L’UFC-Que Choisir (associazione dei risparmiatori francese) lancia l’allarme su un sistema cat nat sotto pressione e chiede una riforma urgente del modello assicurativo.
Nel 2024, gli eventi meteorologici estremi (tempeste, grandine, inondazioni, siccità, ecc.) sono costati agli assicuratori francesi 5 miliardi di euro, rendendolo il nono anno più costoso dalla creazione del programma CatNat nel 1982. Solo nell’assicurazione abitazione, sono stati registrati quasi 4,6 milioni di sinistri, per un totale di 8 miliardi di euro. Questi sinistri sempre più frequenti stanno mettendo a dura prova il sistema assicurativo e rendendo i consumatori vulnerabili, poiché sono i primi a dover affrontare da una parte l’aumento dei premi e dall’altra la riduzione della copertura.
Il sistema francese di indennizzo delle calamità naturali (regime CatNat), che copre quasi tutte le abitazioni assicurate in Francia (quasi il 98% delle residenze principali ha una polizza assicurativa multirischio per l’abitazione che include la copertura CatNat), si basa sulla solidarietà nazionale. Tuttavia, a fronte del crescente numero di sinistri, il supplemento CatNat è aumentato dal 12% al 20% il 1° gennaio 2025, incidendo automaticamente sul costo dell’assicurazione multirischio per l’abitazione. Questo aumento, destinato a compensare i deficit cronici del sistema, si aggiunge agli aumenti generali dei premi dell’assicurazione multirischio per l’abitazione: +7,2% nel 2024, con un premio medio che passa da 279 a 299 euro IVA esclusa. E un ulteriore aumento previsto tra l’8% e l’11% nel 2025.
Tutto questo senza alcun miglioramento della copertura o maggiore trasparenza per gli assicurati, segnala l’associazione.
Le controversie relative ai rischi climatici sono in forte aumento: sono aumentate di cinque volte tra il 2023 e il 2024, secondo l’associazione dei consumatori. Queste controversie riguardano principalmente: risarcimenti per siccità (ritiro e rigonfiamento dell’argilla); alluvioni non riconosciute come calamità naturali; ritardi nei risarcimenti dovuti a perizie contestate.
Allo stesso tempo stanno aumentando franchigie ed esclusioni: la franchigia legale di 380 euro, aumentata a 1.520 euro in caso di siccità, è aggravata dall’aumento delle franchigie contrattuali per danni causati dall’acqua e tempeste.
Le clausole di esclusione stanno diventando sempre più frequenti, spesso formulate in modo poco chiaro, opposte per “mancata manutenzione” o perché si considerano alcune pertinenze non “chiuse e coperte”, privando gli assicurati dell’indennizzo nonostante danni evidenti
Nelle aree altamente esposte ai rischi climatici, alcune famiglie faticano a trovare una polizza conveniente, o addirittura a stipularne una. Il rischio secondo UFC-Que Choisir è che ci siano aree potenzialmente non assicurabili, dove le compagnie stanno limitando la loro offerta, ignorando il principio di condivisione del rischio.
Di fronte all’emergenza climatica e all’aumento vertiginoso dei costi, UFC-Que Choisir chiede alle autorità pubbliche un’ambiziosa riforma del sistema assicurativo. L’associazione chiede in particolare:
- L’obbligo per le compagnie assicurative operanti a livello nazionale di offrire un’assicurazione sulla casa a tutte le famiglie, indipendentemente da dove vivano;
- Una scheda informativa standardizzata per confrontare facilmente le offerte di assicurazione sulla casa;
- La pubblicazione da parte delle compagnie assicurative del loro tasso di redistribuzione nell’assicurazione casa (ovvero il rapporto tra premi e indennizzi);
- Tempi di elaborazione dei risarcimenti più brevi e valutazioni post-sinistro standardizzate;
- Informazioni sistematiche sui rischi climatici e naturali a tutti gli acquirenti e a tutti gli inquilini.