Continua a migliorare il saldo tra entrate e uscite del comparto vita: nei nove mesi, secondo quanto riporta ANIA, è stato infatti positivo e pari a € 5,3 mld. Tale risultato è stato determinato dall’aumento del volume premi (+9,4% rispetto a tutto il III trimestre 2024), dovuto essenzialmente alle polizze di ramo III, e dalla contrazione dell’ammontare totale delle uscite (-5,3%), a seguito dei minori importi riscattati di ramo I e III.
Nel III trimestre il flusso netto risulta positivo e pari a € 2,5 mld, sostanzialmente in linea rispetto al trimestre precedente e superiore di quasi un miliardo rispetto all’analogo trimestre del 2024.

Per quanto riguarda le entrate, i premi contabilizzati sono saliti nel periodo in esame a € 88,3 mld, in aumento del 9,4% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente,
quando registrava a sua volta un incremento annuo del 19,8%.

L’ammontare complessivo delle uscite è risultato pari a € 82,9 mld, in riduzione del 5,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 76% dei pagamenti complessivi, per un ammontare di € 62,9 mld, registrando, per il terzo trimestre consecutivo, un calo rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (-7,6%). I sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita hanno registrato nello stesso periodo importi ancora significativamente alti (€ 11,6 mld) rispetto al periodo pre-pandemia, pari al 14% delle uscite totali, seppur in lieve calo (-2,1%) rispetto all’analogo periodo del 2024. Le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, hanno registrato invece un aumento del 10,2%, con un’incidenza sulle uscite totali che si attesta al 10% (€ 8,4 mld).

In merito ai riscatti, nei primi nove mesi del 2025 si evidenzia ancora un andamento altalenante dell’indice mensile di riscatto, con una crescita repentina dei valori nei mesi di febbraio e marzo per poi tornare su valori prossimi allo 0,8% nei mesi successivi (sfiorando lo 0,9% nel mese di luglio).

Le riserve tecniche vita, comprensive anche della riserva per somme da pagare, alla fine di settembre 2025 sono state pari a € 877,8 mld, in aumento del 3,1% rispetto
all’analogo trimestre del 2024. L’incidenza dei premi contabilizzati sulle riserve è risultata pari al 10,1%. In particolare, il 64% delle riserve complessive deriva da impegni assunti nel ramo I mentre il 30% è afferente a polizze di ramo III. L’analisi rileva che il 58% dell’intero ammontare è detenuto dalle prime cinque compagnie e si arriva al 77% considerando le successive cinque.

La variazione dello stock delle riserve rispetto alla fine dell’esercizio 2024 è stata positiva per € 16,5 mld, oltre € 11 mld in più rispetto al saldo tecnico del settore vita (€ 5,3 mld), grazie principalmente al rendimento delle polizze di ramo III e, in parte, di ramo I attribuito agli assicurati.