Nel terzo trimestre 2025, l’export cresce del 2,0%, l’import è pressoché stazionario (+0,1%), secondo quanto riporta l’ISTAT. A settembre, l’export torna infatti a crescere su base mensile, trainato dalle maggiori vendite verso i mercati extra Ue, mentre quelle verso l’area Ue sono in contenuta riduzione. La dinamica congiunturale è in parte influenzata da vendite ad elevato impatto di mezzi di navigazione marittima, al netto delle quali si stima un aumento congiunturale meno ampio (da +2,6% a +0,7%). Su base annua, la forte crescita dell’export, – determinata dall’aumento delle vendite verso entrambe le aree, Ue ed extra Ue – è diffusa a quasi tutti i settori (più sostenuta per farmaceutica, altri mezzi di trasporto e metalli) e coinvolge quasi tutti i principali paesi partner.
A settembre 2025 l’export cresce su base annua del 10,5% in termini monetari e del 7,9% in volume. La crescita tendenziale dell’export riguarda entrambe le aree, Ue (+10,2%) ed extra Ue (+10,9%). L’import registra un incremento tendenziale del 9,9% in valore, che coinvolge in misura più marcata i mercati extra Ue (+13,7%) rispetto a quelli Ue (+7,2%); in volume, le importazioni crescono dell’11,9%.
Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export gli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+39,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+19,0%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+29,6%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a) (+7,1%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+6,9%). Si riduce su base annua soltanto l’export di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a (-7,5%) e sostanze e prodotti chimici (-1,5%).
I paesi che forniscono i contributi maggiori alla crescita dell’export nazionale sono Stati Uniti (+34,7%), Francia (+19,5%), Spagna (+14,7%), paesi OPEC (+24,2%), Svizzera (+10,4%), Germania (+4,2%) e Polonia (+15,0%). Soltanto Turchia (-32,8%), paesi MERCOSUR (-3,1%) e Belgio (-0,6%) forniscono contributi negativi.
Nei primi nove mesi del 2025, l’export registra una crescita tendenziale del 3,5%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+35,0%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+14,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+6,7%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5,0%). Stazionarie le vendite di articoli in gomma e materie plastiche mentre per tutti gli altri settori si rilevano riduzioni: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-13,5%) e autoveicoli (-9,9%).