Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
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I rumori di fondo della battaglia per la conquista di Mediobanca e Generali si avvertono ancora nelle stanze della finanza italiana ma occorrerà del tempo per capire che esiti avrà la conquista di Piazzetta Cuccia da parte di Francesco Milleri e Francesco Gaetano Caltagirone attraverso la scalata effettuata dal Montepaschi guidato da Luigi Lovaglio. Lo assicura il presidente di Unipol Carlo Cimbri, che in questa intervista a Milano Finanza afferma: «La probabilità di nuovi deal si è ridotta, ma la vita è imprevedibile». Dunque, mai dire mai. Sembra quasi che il banchiere preveda qualche novità, dopo l’apertura della procedura d’infrazione della Commissione Ue sul Golden Power utilizzato dal governo Italiano nella partita Unicredit-Banco Bpm.
La procedura d’infrazione della Commissione Europea sul golden power potrebbe riaprire il risiko bancario. Un accordo tra Bruxelles e il governo italiano resta possibile, ma richiederà una rapida revisione della disciplina dei poteri speciali per soddisfare le richieste della Ue. È proprio questo contesto ad aprire nuove prospettive per il consolidamento nel settore finanziario italiano, rimettendo in gioco soggetti sinora penalizzati o rimasti ai margini del risiko. La legge sul golden power era finita nel mirino della Commissione dopo le prescrizioni imposte dal governo all’ops Unicredit – Banco Bpm. Il caso era stato seguito con forte attenzione a Bruxelles, che aveva chiesto chiarimenti già nelle prime fasi dell’operazione. Lo scorso luglio i vincoli di Palazzo Chigi avevano fatto saltare l’offerta di Andrea Orcel, salvaguardando l’indipendenza di Piazza Meda e aprendo un confronto politico-regolamentare destinato a protrarsi per mesi.
In Italia ci sono, stando ai dati Inps (l’ente di previdenza presieduto da Gabriele Fava), 3,1 milioni di lavoratori pubblici a tempo indeterminato, di cui il 76,6% ha un’età uguale o maggiore di 40 anni. Qual è il loro rapporto con la previdenza complementare? Occorre in primis distinguere i dipendenti pubblici contrattualizzati da quelli non contrattualizzati. I primi sono i lavoratori della pubblica amministrazione il cui rapporto di lavoro è regolato dal diritto privato, principalmente tramite contratti collettivi. Per i dipendenti in regime di diritto pubblico non contrattualizzato il rapporto di lavoro è regolato invece direttamente dalla normativa pubblicistica (è il caso per esempio dei magistrati e delle forze armate). I lavoratori dipendenti del pubblico impiego contrattualizzato possono in primo luogo aderire ai fondi pensione negoziali di riferimento, conferendo il tfr futuro e al tempo stesso beneficiare del contributo del datore di lavoro. I fondi pensione di comparto attualmente operanti sono Espero (scuola) che nel 2023 ha anche ampliato il proprio bacino di riferimento includendo fra i destinatari i dipendenti delle scuole e servizi educativi dell’infanzia relativi al settore privato e Perseo Sirio (pubblica amministrazione, enti locali, sanità).
Il gruppo Intesa Sanpaolo continua nel riassetto organizzativo delle fabbriche prodotto di risparmio gestito con la creazione dell’Investment Center di Fideuram-Intesa Sanpaolo Private Banking, la struttura che coordina attività e processi di investimento dell’intera divisione Private Banking della banca. Guidato da Davide Elli, condirettore generale di Fideuram-Ispb, l’Investment Center è composto da 118 professionisti e al 30 settembre gestiva 135 miliardi di euro di masse. Offre servizi di gestione e consulenza in materia di investimenti, oltre alla gestione in delega di fondi interni assicurativi e dei fondi di Fideuram Am Ireland. La sua creazione, nelle intenzioni della banca, mira a rafforzare il legame tra team di investimento, consulenti e private banker, favorendo l’evoluzione dei modelli di servizio e la vicinanza alla clientela.
- La serenità di Patrimonio Domani Plus
Intesa Patrimonio Domani Plus è un contratto di assicurazione sulla vita, di tipo rivalutabile,
premio unico e con garanzia accessoria e con la possibilità di versamenti aggiuntivi. Questa polizza può essere sottoscritta da clienti con età di almeno 65 anni alla sottoscrizione del contratto e che non abbiano compiuto i 91 anni al momento dell’inizio del contratto. Si tratta di un prodotto assicurativo a vita intera di Ramo I, senza una predefinita data di scadenza, e si ottiene in un unico prodotto un investimento assicurativo garantito al 100% abbinato alla copertura assicurativa accessoria definita “Per i Tuoi Cari”; che consente di preservare il capitale investito al verificarsi del decesso a causa di infortunio. L’importo investito viene ripartito in una combinazione predefinita di due gestioni separate: 60% nel fondo VivaPiù e 40% nel fondo Base Solida. Quest’ultima gestione separata promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali e/o sociali, nel rispetto delle prassi di buona governance, ai sensi dell’Articolo 8 del Regolamento europeo sulla sostenibilità (Sfdr).
- IL RISPARMIO CHE FA CRESCERE
La Siu-Savings and Investment Union, al centro del Forum Aipb-Associazione italiana private banking, non riguarda solo la capacità di mobilitare la liquidità accumulata dalle famiglie europee. L’Unione europea dev’essere in grado di creare un ecosistema competitivo, per stare al passo con i principali mercati globali. Per rendere questo processo più rapido ed efficace, Aipb ha individuato delle priorità d’intervento sul piano normativo e fiscale e lanciato una proposta: «l’euro cashback», un sistema pensato per indirizzare la liquidità delle famiglie europee verso investimenti strategici e produttivi. L’iniziativa è stata presenta
ta in occasione della ventunesima edizione del Forum dell’Aipb, svoltosi nella sede di Borsa Italiana, che ha riunito i vertici dell’industria finanziaria, assicurativa e del risparmio gestito per discutere del ruolo del risparmio privato nella costruzione della Siu-Savings and Investment Union. Il progetto europeo punta a trasformare la liquidità dei cittadini in risorse a sostegno della crescita e dell’economia reale, in un momento in cui l’Europa è chiamata a finanziare le tre grandi transizioni: energetica, tecnologica e difesa comune.

Nei primi nove mesi dell’anno, con un giro d’affari cumulativo di 208,3 miliardi di euro, il mercato del factoring in Italia ha registrato un incremento del 3,75% su base annua. In netta crescita anche gli anticipi e corrispettivi erogati (+6,31%). Settembre, in particolare, si è distinto per un risultato significativo: il volume delle operazioni è aumentato del 16,4%, un ritmo che non si vedeva dal 2022. I dati sono stati resi noti dall’Osservatorio sul mercato del factoring, evento organizzato a Milano presso la sede di Bnp Paribas da Assifact, Associazione italiana per il factoring. Secondo le previsioni il settore chiuderà l’anno in positivo (circa +4%) e crescerà anche nel 2026 intorno al 3%.
Auto-iscrizione alla previdenza complementare dei lavoratori, che verranno inclusi automaticamente a meno di espressa rinuncia degli stessi. Questa una delle proposte avanzate dalla Commissione europea, che ieri ha adottato un pacchetto di misure per «aiutare i cittadini a ottenere un reddito adeguato durante la pensione migliorando l’accesso a pensioni complementari migliori e più efficaci». Tra le proposte principali, quindi, c’è quella di «attuare, in linea con le circostanze nazionali e nel pieno rispetto del ruolo e dell’autonomia delle parti sociali e delle prerogative della contrattazione collettiva, l’autoiscrizione, vale a dire l’inclusione automatica dei lavoratori nelle pensioni complementari, con la piena libertà per le persone di rinunciare». Secondo la Commissione, si tratta di «un modo per aumentare la partecipazione e sbloccare una maggiore scala dei mercati delle pensioni complementari». A questo si aggiunge la necessità di migliorare i sistemi di monitoraggio e di sviluppare quadri operativi nazionali, in modo da avere una visione migliore della copertura.
Da una parte lo scudo penale dei medici, dall’altra l’aumento delle loro responsabilità civili. È questo il paradosso che si realizzerebbe nel caso venisse approvato l’emendamento alla manovra avanzato da Michaela Biancofiore (Noi moderati), rientrato tra quelli segnalati. La proposta, infatti, prevede che l’esercente la professione sanitaria risponda in via principale del proprio operato a titolo di responsabilità contrattuale, superando la ormai famosa legge Gelli-Bianco, mentre solo pochi mesi fa è stata approvata la norma sullo scudo penale per la categoria. Un cortocircuito messo in evidenza dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici e dei chirurghi (Fnomceo), apertamente contraria alla proposta: «l’emendamento, oltre a essere evidentemente inconferente con la manovra, cancellerebbe con un colpo di spugna tutta la legislazione degli ultimi dieci anni, riportando le lancette indietro, a prima della legge Gelli-Bianco, che risale al 2017», le parole di Filippo Anelli, presidente della Fnomceo.
La ricongiunzione dei contributi arruola i professionisti (con cassa e senza cassa). Pagando di tasca propria, infatti, possono ora trasferire i contributi versati alla gestione separata dell’Inps nella cassa professionale che dovrà erogargli la pensione o viceversa (dalla cassa alla gestione separata Inps). E può anche traslocare i contributi versati in altri fondi e gestioni (per esempio da dipendente, artigiano, agricoltore, etc.) nella gestione separata Inps o viceversa. La novità è operativa da ieri, come annuncia un comunicato stampa del ministero del lavoro (tuttavia è dall’anno 2019 che la giurisprudenza dà torto all’Inps che da sempre nega la possibilità della ricongiunzione ai professionisti). La ricongiunzione amplia il ventaglio di opportunità per valorizzare i contributi versati in più gestioni ai fini della maturazione di una pensione, affiancandosi al cumulo, alla totalizzazione e al computo (tutte gratuite).
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