Il mercato globale dell’intelligenza artificiale applicata al settore assicurativo crescerà fortemente nei prossimi anni, secondo un rapporto di SNS Insider. Secondo le previsioni, il volume d’affari passerà da 8,63 miliardi di dollari nel 2025 a 59,5 miliardi nel 2033, con un tasso annuo composto del 27,3% nel periodo 2026-2033.

Lo studio identifica gli Stati Uniti come il mercato più avanzato, con una stima di 3,15 miliardi di dollari nel 2025 che potrebbe salire a 21,23 miliardi nel 2033. L’Asia-Pacifico si consolida come la regione con la maggiore crescita relativa, trainata dalla rapida digitalizzazione delle compagnie assicurative e dall’adozione di modelli basati sui dati. Nel 2025, l’Europa ha registrato oltre 2.480 progetti di IA nel settore assicurativo, guidati da Germania, Regno Unito e Francia. Anche le soluzioni di analisi predittiva, automazione dei sinistri e rilevamento delle frodi stanno contribuendo alla diffusione di questa tecnologia. Più di 310 assicuratori hanno adottato piattaforme basate sull’IA, grazie a una buona collaborazione tra il mondo accademico e quello industriale e agli sforzi di facilitazione normativa. La crescita sarà moderata in tutta l’area APEJ nei prossimi 14 anni, con un numero maggiore di programmi pilota incentrati sull’IA, idee di assicurazione digitale e partnership di ricerca e sviluppo che stimoleranno l’espansione del mercato.

Tra i campi di applicazione, l’individuazione delle frodi e la gestione dei rischi concentrano attualmente più di un terzo del mercato, seguite dalla sottoscrizione automatizzata e dalla gestione dei sinistri. Tuttavia, il rapporto sottolinea che il segmento del servizio clienti e dei chatbot sarà quello che registrerà la crescita più rapida nei prossimi anni, man mano che le compagnie rafforzeranno i loro canali digitali e gli assistenti conversazionali.

Per quanto riguarda le tecnologie utilizzate, il machine learning è attualmente in testa, rappresentando circa il 45% del totale, mentre l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) emerge come il motore di crescita più dinamico, parallelamente allo sviluppo di soluzioni generative. Si evidenzia anche il peso crescente delle piattaforme cloud, che già concentrano la metà delle implementazioni di IA nel settore assicurativo, rispetto ai modelli locali (on premise).

Per quanto riguarda i rami, il settore Non Vita (P&C) continua ad essere il principale obiettivo degli investimenti nell’intelligenza artificiale, anche se il settore Sanità si profila come quello con la maggiore crescita percentuale. Inoltre, lo studio sottolinea che le compagnie di assicurazione rappresentano circa il 70% dell’adozione attuale, anche se sono i fornitori di servizi esterni, come le società di consulenza, le società tecnologiche o le insurtech, a mostrare un ritmo di espansione più elevato.

Considerando la tipologia di  utente, le compagnie assicurative sono in testa mentre i fornitori terzi si espandono: nel 2025 le compagnie assicurative hanno utilizzato l’IA in oltre 5.110 programmi, principalmente per la gestione dei sinistri, la sottoscrizione e l’individuazione delle frodi. Hanno assistito a una rapida espansione dei servizi di terze parti, passati da 2.050 progetti di IA nel 2025 a oltre 4.520 nel 2033, che forniscono consulenza, integrazione e analisi. Questa espansione è guidata dall’outsourcing di soluzioni di IA e dalla trasformazione digitale in Nord America, Europa e Asia-Pacifico.

Per canale di distribuzione, le vendite dirette sono state il canale principale per l’adozione dell’IA, con oltre 4.430 implementazioni entro il 2025 attraverso contratti aziendali e acquisti di software all’ingrosso. Il canale online è cresciuto rapidamente fino a raggiungere 2.120 programmi nel 2025 e una previsione di 4.710 entro il 2033, trainato dall’adozione del digitale, dai punti vendita e-commerce e dai sistemi self-service per le piccole e medie compagnie assicurative. Nord America, Europa e APAC guidano la crescita attraverso la digitalizzazione della distribuzione assicurativa e il coinvolgimento basato sull’intelligenza artificiale.

Le preoccupazioni relative alla privacy dei dati e le rigide normative di conformità rimangono i principali ostacoli alla crescita dell’IA nel mercato assicurativo. Nel 2025, circa il 33% dei programmi pilota di IA ha fallito la sfida della scalabilità a causa di preoccupazioni normative e di sicurezza, rispetto al solo 9% delle compagnie assicurative consolidate. Anche la mancanza di specialisti qualificati in materia di dati, di sistemi cloud sicuri e di standard di conformità sta ostacolando l’adozione. Le leggi nazionali di ampia portata, le severe leggi sulla protezione dei dati e la mancanza di trasparenza negli algoritmi stanno impedendo l’adozione di massa dell’IA, nonostante la crescente domanda di automazione e prevenzione delle frodi.

Nel complesso, il rapporto riflette che l’IA smetterà di essere un supporto operativo per diventare un elemento strutturale nella strategia e nella competitività del settore assicurativo, promuovendo sia l’efficienza interna che la personalizzazione di prodotti e servizi.