In occasione della “Giornata internazionale per la riduzione del rischio di disastri” (13 ottobre), istituita dall’ONU nel 1989 per evidenziare i rischi connessi alle catastrofi naturali e per sottolineare possibili soluzioni per mitigarne l’impatto, l’Associazione dei Broker AIBA insiste sulla necessità di sviluppare una vera e propria cultura della prevenzione a livello Paese e rafforzare la Partnership Pubblico-Privato per aumentare la resilienza dell’Italia e la sua capacità di affrontare in modo sostenibile le conseguenze di eventi naturali sempre più frequenti ed intensi. «È fondamentale che la prevenzione dei rischi diventi una priorità per tutti, grazie a un lavoro sinergico tra istituzioni pubbliche e aziende private, soprattutto in un continente come l’Europa in cui i cambiamenti climatici stanno già facendo pesantemente sentire i loro effetti», sostiene Flavio Sestilli, presidente di AIBA.
L’orizzonte di applicazione di queste misure potrebbe valicare l’ambito italiano e – secondo l’Associazione – l’Unione Europea nel suo complesso potrebbe valutare di attrezzarsi armonizzando i diversi sistemi assicurativi nazionali per costituire uno schema a livello europeo che si basi su una sinergia pubblico-privato, come proposto anche in un recente paper congiunto EIOPA-BCE.
Secondo l’ultimo studio della Banca Centrale Europea condotto insieme a EIOPA (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali), infatti, dal 1980 al 2023 gli eventi naturali hanno provocato in Europa delle perdite economiche dirette di più di 900 miliardi di euro. Di queste, in media, solo il 25% era coperto da assicurazioni, anche se in alcuni paesi la quota dei danni assicurati era ridotta addirittura sotto il 5%.
Nel nostro paese, ISPRA ha messo in luce la fragilità complessiva del territorio nazionale: ben 7463 comuni (pari al 94,5% del totale) sono a rischio frane, alluvioni, valanghe ed erosione costiera e quasi il 20% del suolo nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. Un quadro preoccupante che porta con sé il rischio di conseguenze importanti anche sulle attività economiche (in Emilia-Romagna nel maggio 2023, per esempio, le piogge hanno provocato danni stimati dall’amministrazione regionale a più di 8 miliardi e mezzo).
AIBA sostiene l’importanza di valutare un sistema di premialità – come previsto anche nella normativa che ha introdotto l’obbligo per le imprese di assicurarsi contro le CatNat – ad esempio introducendo forme di detraibilità fiscale o aliquote Iva ridotte o condizioni migliorative di premi assicurativi o di condizioni contrattuali per coloro che siano in grado di dimostrare di aver operato sulla prevenzione dei rischi, adottando strutture antisismiche, contenimenti per frane e allagamenti, sistemi di deflusso delle acque in eccesso o attività di prevenzione dell’inquinamento derivante da fenomeno climatico.