Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
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Le nuove tecnologie stanno potenziando la capacità commerciale di assicurazioni e banche che, grazie in particolare all’intelligenza artificiale generativa, sono oggi in grado di fare molto di più e meglio, ottimizzando i processi e aumentando la qualità dei servizi forniti ai clienti. I canali fisici, che restano centrali nella distribuzione assicurativa, grazie all’AI generativa, sono pronti a trasformarsi in «super agenti», protagonisti di una nuova rivoluzione che promette di trasformare il settore assicurativo più di altre industrie.
Il 7 ottobre si apre l’evento tra i più importanti per il mondo assicurativo e previdenziale italiano. A inaugurare i lavori sarà l’Insurance Day, giunto ormai alla XXV edizione, in collaborazione con Accenture, che da un quarto di secolo rappresenta il barometro delle trasformazioni del settore. Subito dopo, l’8 e il 9 ottobre, spazio alla VII edizione del MF Festival delle Assicurazioni e della Previdenza, con un programma che approfondisce le nuove sfide tecnologiche, sanitarie e previdenziali.
Secondo il rapporto Edufin 2024 oltre tre quarti dei nati tra il 1997 e il 2012, ovvero la cosiddetta generazione Z, hanno cominciato a gestire autonomamente i propri soldi prima dei 18 anni, mentre la percentuale è decisamente più bassa tra i Baby Boomer (tra il 1946 e il 1964): soltanto il 50% ha avuto la stessa possibilità. Questo anche soprattutto perché stanno arrivando sul mercato modelli di intelligenza artificiale (AI) sempre più evoluti, assistenti virtuali (e non, ovviamente, surrogati di consulenti finanziari) per l’educazione finanziaria.
L’educazione finanziaria come strumento di «empowerment» dei risparmiatori e la promozione dei conti di risparmio e di investimento rientrano tra le priorità della Commissione europea. Due documenti pubblicati il 30 settembre scorso si occupano di questi temi che fanno parte di una strategia unitaria. L’obiettivo principale è quello di accrescere la partecipazione anche dei piccoli risparmiatori al mercato dei capitali e di migliorare i rendimenti dei loro investimenti. Inoltre una maggior diffusione dei conti di risparmio e di investimento potrebbe accrescere il livello di concorrenza tra i fornitori di servizi finanziari, stimolando l’innovazione.
Sinergie, servizi alla clientela e innovazione tecnologica. Sono i tre capisaldi su cui si basa il polo Wealth management di Intesa Sanpaolo, che ha realizzato a fine giugno, a livello aggregato, un utile netto consolidato di 1,6 miliardi di euro, ai vertici del settore, gestendo 909 miliardi della clientela e a fronte di 3,1 miliardi di proventi operativi netti. La gestione efficace dei costi è del resto sintetizzata da un cost/income ratio intorno al 25%, che rappresenta il miglior risultato di sempre. Assicurazione, consulenza e gestione del risparmio contribuiscono per il 42% al risultato corrente lordo di Intesa Sanpaolo, considerando anche la quota di Banca dei territori.

