Nel 2024, le compagnie assicurative hanno sborsato in Spagna 561,6 milioni di euro per coprire i danni causati da oltre 721.000 sinistri provocati da fenomeni meteorologici, secondo le informazioni raccolte da Estamos Seguros – l’iniziativa di divulgazione della cultura assicurativa di Unespa – e appena diffuse dall’associazione degli assicuratori spagnoli. Come sottolineato da Estamos Seguros, ciò equivale a un sinistro ogni 43 secondi, con un costo medio per incidente di 779 euro.
Nell’ultima Relazione sociale sull’assicurazione 2024, redatta anch’essa da “Estamos Seguros” e presentata da Unespa, è stato rivelato che, solo nel settore delle assicurazioni multirischio, nel 2024 le compagnie assicurative hanno dovuto far fronte a eventi naturali per un totale di 480 milioni di euro. Ora, con gli ultimi dati raccolti, “Estamos Seguros” aggiorna i risarcimenti pagati unendo anche quelli relativi al ramo auto.
Dei oltre 721.000 sinistri causati da fenomeni meteorologici e gestiti dalle compagnie assicurative nel 2024, 481.294 casi hanno riguardato abitazioni; 128.903, condomini; 40.725 le industrie; 34.247 le automobili; 25.038 i negozi e 11.178 altri beni coperti da altre polizze multirischio.
Oltre ad essere i più numerosi, i sinistri nelle abitazioni comportano anche i costi più elevati per le compagnie assicurative. Nel 2024, questo comparto ha dovuto far fronte a quasi 257,3 milioni di euro di risarcimenti. Seguono l’industria (161,3 milioni di euro), i condomini (52,8 milioni di euro), le automobili (50,9 milioni di euro), il commercio (23,6 milioni) e altri multirischi (15,8 milioni di euro).
Tuttavia, i sinistri meteorologici più costosi in media sono quelli che si verificano nell’industria, con un costo medio per sinistro di 3.962 euro nel 2024. Nel settore casa, il costo medio è di 535 euro. I sinistri meno onerosi sono quelli che si verificano nei condomini (409 euro).
A livello di fenomeno metereologico, la grandine è quella che causa i danni maggiori, con un costo medio per sinistro di 2.425 euro. Seguono il vento (765 euro), la neve (578 euro) e la pioggia (528 euro). In termini assoluti, tuttavia, spicca l’impatto della pioggia, che rappresenta oltre il 59% del totale dei sinistri e oltre il 40% dei pagamenti totali (225,7 milioni di euro). Significativi sono anche i danni causati dal vento, con il 31% dei sinistri e dei pagamenti (171,7 milioni). La grandine ha rappresentato meno di 1 sinistro su 10, ma ha assorbito il 29% dei costi generati dall’assicurazione (163 milioni di euro). Il numero di sinistri causati dalla neve è stato molto residuale nel 2024, con un costo vicino a 1,2 milioni di euro.
Nelo 2024, l’evento climatico maggiore è stato la DANA, che in ottobre ha colpito la Comunità Valenciana e il sud-est della penisola. La maggior parte dei danni è stata causata dalle inondazioni e, pertanto, è stata risarcita dal Consorzio CCS. Le compagnie di assicurazione hanno collaborato alla gestione dei sinistri con questa istituzione pubblica in virtù della Procedura Operativa Speciale (POE) sottoscritta tra il settore e il Governo. Pertanto, questi sinistri non sono inclusi in queste statistiche, ad eccezione di quelli derivanti da pioggia e grandine, che sono stati risarciti dalle compagnie di assicurazione. In totale, tra il 28 ottobre e il 4 novembre 2024, le compagnie di assicurazione hanno gestito 138.454 sinistri climatici che hanno generato pagamenti per oltre 180,2 milioni di euro.