Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Costerà 400 milioni il salvataggio di Banca Progetto, la challenger bank milanese commissariata da Bankitalia dopo l’inchiesta su presunti finanziamenti a società riconducibili alla ‘ndrangheta. Ieri è stato annunciato il salvataggio. L’operazione, già approvata dai commissari Lodovico Mazzolin e Livia Casale, vede in campo il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) e le cinque maggiori banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Bpm e Bper) che hanno sottoscritto con i commissari un accordo vincolante per il rilancio dell’istituto.
Mps accelera per imprimere un nuovo corso a Mediobanca. Entro questa settimana il cda dell’istituto dovrebbe nominare l’head hunter che selezionerà i candidati per il consiglio della merchant bank in conseguenza dell’opas arrivata ormai alle battute finali. Ieri Siena ha consegnato i nuovi titoli e i 467 milioni in contanti (90 centesimi per azione) agli azionisti di Piazzetta Cuccia che finora hanno aderito all’offerta. Di conseguenza il gruppo presieduto da Nicola Maione è balzato al 62,29% di Mediobanca, quota destinata a crescere alla riapertura dell’opas, prevista tra oggi e lunedì 22.
Una recente risposta dell’Agenzia delle Entrate all’istanza di consulenza giuridica presentata da Aifi sul funzionamento dei Piani Inviduali di Risparmio alternativi agevola l’applicazione di tale meccanismo nel comparto dei fondi di private capital. Il decreto legge 34 del 19 maggio 2020, noto come decreto Rilancio, che ha previsto la nascita dei Pir cosiddetti alternativi a circa tre anni dall’introduzione dei Pir ribattezzati «ordinari», aveva chiarito come il Pir alternativo dovesse destinare almeno il 70% del valore complessivo a investimenti in strumenti finanziari emessi da imprese italiane oresidenti in Stati dell’Unione Europea non quotate oppure quotate, fatta eccezione per le società incluse nell’indice Ftse Mib o Ftse Mid Cap o indici equivalenti di mercati regolamentati esteri nonché in Oicr, cioè in fondi che a loro volta investissero nelle citate imprese. Questi ultimi sono rappresentati da fondi di private equity e di venture capital, fondi di private debt e fondi di credito ovvero l’intero mondo del private capital che è per sua natura focalizzato sull’investimento in imprese non quotate.
Ieri il cda ha nominato Andrea Casini presidente, Giuseppe Recchi vicepresidente ed Elvio Sonnino – attuale vice dg di Bper – consigliere delegato. Il board ha inoltre deciso di non costituire un comitato esecutivo e di non prevedere la figura del direttore generale.È stato così risolto il rapporto di lavoro con Mario Alberto Pedranzini. Pedranzini lascia la banca dopo 48 anni di carriera, di cui 28 da dg e 13 da consigliere delegato. Con il nuovo management, espressione di Bper, si apre ora una fase di integrazione. Il gruppo modenese sotto la regia di Unipol che ha coltivato questo disegno da tempo, essendo convinto il suo presidente Carlo Cimbri, delle grandi prospettive di banca-assicurazione, sull’esempio di Intesa Sanpaolo.

Le autorità di vigilanza dei mercati finanziari di Italia, Francia e Austria propongono modifiche al regolamento MiCA relativo alle criptovalute. Regole più severe per le piattaforme extra-UE, controlli più stringenti sulla cybersicurezza e maggiore chiarezza sulle informative per gli investitori (c.d. white paper). Queste, in sintesi, sono le indicazioni contenute nel comunicato stampa congiunto del15 settembre di Consob (Italia), Amf (Francia) e Fma (Austria), tre delle principali autorità di vigilanza dei mercati finanziari in Europa.A pochi mesi dall’entrata in vigore del regolamento MiCa, ovvero dal 30 dicembre 2024, le tre autorità di vigilanza hanno avanzato una serie di proposte per rafforzare l’efficacia del nuovo quadro normativo sulle cripto-attività. Le raccomandazioni mirano a migliorare la supervisione dei mercati, tutelare maggiormente gli investitori e consolidare la competitività degli operatori europei in un settore in rapida evoluzione
Dati recenti, diffusi dall’Inapp dicono che nel 2024 più di 2 milioni di cittadini hanno rinunciato a visite o cure per motivi economici, e a questo si aggiungono le rinunce dovute alle liste d’attesa. Il dato si aggrava in percentuale per i malati cronici. Sulla necessità di mettere in campo azioni urgenti per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure e per rafforzare la fiducia nel nostro sistema sanitario si è discusso nel corso del Cnpr forum promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili presieduta da Luigi Pagliuca che ha visto protagonisti: Antonio Misiani (Pd), vicepresidente della Commissione Bilancio a Palazzo Madama; Andrea Mascaretti (FdI), vicepresidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale; Mauro Del Barba (Iv), segretario Commissione Finanze a Montecitorio; Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia nella Commissione parlamentare per le questioni regionali. Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato illustrato da Mario Chiappuella, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Massa Carrara: “Frammentazione tra regioni, disparità di servizi, difficoltà nello scambio dei dati e migrazione sanitaria è questa oggi la fotografia della sanità regionalizzata. E’ necessario ripensare a un sistema più armonico e unitario di gestione delle prestazioni per arginare il costante aumento del numero di italiani che rinunciano alle cure per motivi economici e per le interminabili liste d’attesa”.
Sulla scia del successo riscosso con le due sessioni estive, Allianz Umana Mente, la fondazione del gruppo Allianz nata nel 2001 e operante nell’ambito socioassistenziale, si prepara a lanciare il prossimo appuntamento del format Hol4All (Holiday for all – Una vacanza per tutti), un progetto nato nel 2021 che grazie alla collaborazione di Th resorts offre una vacanza inclusiva e dinamica ai giovani con disabilità complesse. Tenendo conto dell’ultima sessione svoltasi a Madonna di Campiglio (1- 6 settembre) alla quale hanno preso parte 19 famiglie, ammontano a 236 i giovani con disabilità complesse che, sin dall’avvio del progetto, hanno potuto beneficiare di questa iniziativa.

Il presidente di Banco Sabadell ha invitato la rivale Bbva ad aumentare significativamente la sua offerta se desidera che venga presa in considerazione. Insomma, a meno di una settimana dal rifiuto di un’offerta pubblica di acquisto da 18 miliardi di dollari, ritenuta troppo bassa dal consiglio di amministrazione, la chiusura sembra più sul valore che un muro a priori: «Un premio del 30% sarebbe un fattore che ci permetterebbe di considerare seriamente» l’offerta, ha dichiarato il presidente di Sabadell, Josep Oliu, al quotidiano spagnolo Expansion. Insomma si vedrà. Le possibilità di Bbva di portare a termine la sua offerta pubblica di acquisto ostile per Sabadell sono scarse a meno che non venga aumentato il prezzo dell’offerta, afferma JB Capital in una nota.