Le proposte iniziali di livello 2 avanzate dalla Commissione Europea per Solvency II non sono sufficienti a generare una crescita sostenuta e competitività nell’UE, secondo la valutazione di Insurance Europe nella sua risposta alla consultazione della Commissione, ribadendo il suo “fermo sostegno a un quadro normativo solido che protegga gli assicurati e salvaguardi la stabilità finanziaria”, ma, allo stesso tempo, ritiene che la bozza di proposte tecniche “non sia all’altezza delle ambizioni politiche in una serie di settori e non riuscirà a soddisfare le aspirazioni politiche dell’UE di migliorare la competitività e sbloccare gli investimenti urgentemente necessari”.

In particolare, l’associazione europea concentra le sue principali preoccupazioni su tre aspetti:

  1. Il primo riguarda l’incapacità di affrontare la volatilità artificiale: “un aggiustamento errato della correzione del rischio per volatilità (VA) e un nuovo modello conservativo e poco trasparente per i tassi di interesse a lungo termine rendono i bilanci delle compagnie di assicurazione eccessivamente sensibili alle fluttuazioni del mercato a breve termine”;
  2. In secondo luogo, è un’occasione persa per liberare il capitale immobilizzato. Secondo Insurance Europe, le proposte eccessivamente restrittive in materia di capitale a lungo termine “limitano la capacità del settore di liberare capitale per investimenti a lungo termine. Sebbene i miglioramenti proposti per il margine di rischio siano ben accetti, essi continuano a non essere in linea con altri regimi mondiali, il che pone le imprese dell’UE in una situazione di svantaggio competitivo a livello internazionale”.
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    In terzo luogo, la complessità e gli oneri aggiuntivi. Ritiene che, nonostante la semplificazione promessa, siano state perse opportunità per rendere più proporzionati gli ampi requisiti di solvibilità. Di conseguenza, la revisione comporterà nuovi requisiti aggiuntivi e “nuovi oneri operativi significativi”.
     

Per Angus Scorgie, direttore della regolamentazione prudenziale di Insurance Europe, “dopo molti anni di dibattiti, è giunto il momento che la revisione di Solvency II mantenga la sua promessa: combinare la protezione degli assicurati e la stabilità finanziaria con la crescita e la resilienza dell’economia europea e la riduzione della burocrazia per gli assicuratori”. Aggiunge che le proposte tecniche della Commissione “non sono all’altezza delle ambizioni dell’accordo politico dello scorso anno sui cambiamenti necessari. Se i progetti di proposta non saranno migliorati, la revisione non riuscirà a rafforzare il contributo degli assicuratori europei al finanziamento delle priorità dell’UE in materia di competitività e crescita”.