Nel 2023 una lavoratrice del comparto scuola ha raggiunto l’età pensionabile di 67 anni senza avere maturato i contributi minimi per la pensione e quindi ha presentato domanda di trattenimento in servizio fino a 70-71 anni, al fine di riscattare gli anni di studi universitari e l’anno di ruolo giuridico (arrivando così a 20 anni di contributi) o, in alternativa, di accedere al pensionamento di vecchiaia contributiva a 71 anni con soli 5 anni di contribuzione. Nell’agosto 2024 la sua richiesta è stata respinta ed è stata collocata a riposo senza pensione. Nel giustificare la decisione, il Ministero ha evidenziato che la dipendente non aveva presentato domanda di riscatto e non avrebbe raggiunto i 20 anni di contributi nemmeno se avesse continuato a lavorare.