Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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A fine giugno il patrimonio affidato alle reti di consulenza è salito a 943 miliardi, in crescita del 2,8% rispetto a marzo: un numero che, a detta del presidente di Assoreti Massimo Doris, conferma la solidità dell’industria italiana. Il dato record evidenzia anche un equilibrio tra il contributo derivante dalla raccolta netta (+1,5%) realizzata nel secondo trimestre e l’effetto-mercato nello stesso periodo (+1,3%). Secondo Assoreti, la valorizzazione complessiva della componente finanziaria, assicurativa e previdenziale del portafoglio si attesta a 811 miliardi di euro (+3,5% trimestrale), pari all’86% del patrimonio totale. Nello specifico, 582 miliardi si riferiscono ai prodotti del risparmio gestito (62% delle masse, +0,2%), mentre il 24,3% (+0,3 punti), pari a 229 miliardi, è investito in strumenti finanziari amministrati. La liquidità scende a poco meno di 132 miliardi, con un’incidenza che si attesta al 14% (-0,5 punti).La quota del portafoglio coperta dal servizio di consulenza con commissioni specifiche aumenta del 5% su base trimestrale superando i 141 miliardi di euro (15% del patrimonio totale).
La merchant bank guidata da Alberto Nagel riunirà questa mattina il board per valutare, in vista della parte finale dell’opas, il rilancio in contanti da 90 centesimi per azione annunciato martedì da Rocca Salimbeni e inviare un messaggio in extremis a chi ancora non ha aderito ed è indeciso sul da farsi. Con la riapertura dei termini tra il 16 e il 22 settembre, mancano otto giorni di borsa alla fine dell’offerta. Raggiunta la soglia minima irrinunciabile del 35% che secondo Siena permetterebbe il controllo di fatto di Mediobanca ci sono ancora in gioco le soglie del 50% più un’azione per i benefici fiscali delle dta e il 66,7% per blindare il controllo dell’assemblea straordinaria e per assicurare la fusione fra i due istituti.
Sono tre i motivi che ieri hanno convinto gli analisti di Deutsche Bank ad assegnare un giudizio buy (acquisto) e un prezzo obiettivo di 61 euro a Banca Generali, ben più alto dei 49 euro di chiusura di borsa della banca (+0,95%). Nonostante la recente incertezza legata al fallito tentativo di Mediobanca di acquisire la società, Banca Generali appare pronta a beneficiare del trend di calo dei tassi d’interesse, sottolineano gli analisti «ben posizionata per un’accelerazione degli afflussi, poiché i tassi sono diminuiti rispetto agli ultimi anni». A questo si sommano le nuove iniziative strategiche che prevedono una collaborazione più stretta con l’azionista Assicurazioni Generali.
Generali assicurerà oltre 25 mila parrocchie italiane contro i rischi catastrofali tramite polizze parametriche. La firma dell’accordo tra Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale italiana (Cei) e il country manager e ceo di Generali Italia, Giancarlo Fancel è stata apposta ieri a Roma. Grazie all’intesa gli enti parrocchiali presenti nelle 226 diocesi italiane potranno fruire di servizi dedicati in caso di sinistri da terremoti, inondazioni, alluvioni e precipitazioni intense, con la partnership destinata a durare tre anni.

Il giudice del merito nel liquidare il risarcimento per la responsabilità civile da fatto illecito non è obbligato ad applicare le tabelle del tribunale di Milano, di Roma o di qualunque altro foro. E ciò perché esse «non hanno alcun valore normativo», «nonostante una giurisprudenza l’abbia affermato, ma senza alcuna oggettiva base»: il tutto in quanto provengono dagli uffici giudiziari che non hanno alcuna «potestà legislativa o regolamentare». Risultato: se decide di applicarle, il giudice può anche farlo non in toto, perché si tratta soltanto di «uno degli strumenti potenzialmente utili per operare un’adeguata valutazione di merito» sulla somma del risarcimento. Così la Corte di cassazione civile, sez. terza, nell’ordinanza n. 24349 del 02/09/2025.
La sanità peggiora in Basilicata, Lombardia, Sicilia, Lazio, Liguria, Emilia-Romagna, provincia autonoma di Bolzano e Abruzzo. Migliora in tutte le altre regioni, con la Calabria che recupera più posizioni. Ma nel complesso solo 13 le regioni che risultano totalmente adempienti ai Lea, i Livelli essenziali di assistenza nelle prestazioni sanitarie. Ad aver raggiunto la sufficienza (60 punti su 100) in tutte e tre le macroaree prese in considerazione dal ministero della salute (prevenzione collettiva, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera) sono state Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, provincia autonoma di Trento, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto. Tra queste però Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna, pur restando adempienti ai Lea, hanno registrato un deciso peggioramento nella qualità dei servizi sanitari che ha raggiunto l’apice in Lombardia (-14 punti). E’ quanto emerge dai dati del ministero della salute che ha messo in fila 88 indicatori utili per stilare una pagella delle regioni adempienti e inadempienti nel garantire un trattamento sanitario uniforme a tutti i cittadini dello Stivale
Bastonata due volte l’associazione non profit vittima di una truffa: se il raggiro è realizzato da un delinquente, che ruba identità altrui per ottenere un beneficio economico, oltre al pregiudizio derivante dal raggiro, a carico dell’ente c’è anche lo spettro della sanzione per violazione della privacy (per abusivo trattamento dei dati delle persone, i cui dati identificativi sono stati abusivamente utilizzati). È quel che è successo a un ente non lucrativo romeno, che eroga prestiti agevolati e che è stato raggirato da un delinquente, il quale ha carpito e usato copia dei documenti di 17 persone, riuscendo a farsi dare consistenti somme di denaro. Tutto ciò all’insaputa dei 17 malcapitati, coinvolti loro malgrado nella vicenda. Proprio per questo il Garante romeno, con un provvedimento pubblicato il 12 agosto 2025, ha inflitto 3 mila euro circa di sanzione a una associazione di mutuo soccorso.

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Nei primi sette mesi del 2025 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail sono state (al netto degli studenti) 244.495, in calo dell’1,2% sul 2024 e del 14,1% rispetto al 2019, in rapporto agli occupati. I morti sono stati 432, tre in meno dell’anno scorso.
La società assicurativa svizzera Helvetia ha visto crescere l’utile nel primo semestre del 24%, fino a quota 320 milioni di franchi. Il volume d’affari è invece salito dello 0,4% a 7 miliardi.

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Il medico che sbaglia verrà punito solo in caso di colpa grave, se avrà rispettato le linee guida previste per la cura della patologia del suo paziente. Arriva oggi in Consiglio dei ministri la norma che rende definitivo il cosiddetto scudo penale per i camici bianchi. Dopo il rinvio, con polemiche, nei giorni precedenti alla pausa estiva, il ministro alla Salute Orazio Schillaci porterà al resto del governo una legge richiesta da tempo dai rappresentanti dei medici. Nel disegno di legge delega “professioni sanitarie” si prevede di approvare definitivamente un testo che dovrebbe essere destinato a ridurre le cause penali, mantenendo comunque intatto il diritto per il paziente che ritiene di aver ricevuto un danno di chiedere il risarcimento in sede civile.

La crisi del clima si fa sentire in Europa con le ondate di calore e i mega-incendi che hanno devastato i Paesi del Nord a giugno e quelli del Sud in agosto. In questo contesto, un gruppo crescente di scienziati si sta focalizzando sulle dinamiche in corso capaci di portare a un punto di non ritorno alcuni ecosistemi essenziali per la stabilità del clima, dall’Amazzonia alla Groenlandia, che fino a oggi sono state sottovalutate. Gli organizzatori del convegno (oltre al Global Systems Institute di Exeter, anche il Potsdam Institute for Climate Impact Research e il Max Planck Institute of Geoanthropology) hanno lanciato un appello alla comunità scientifica, ai decisori politici e alle aziende per sensibilizzarli sull’importanza dei “tipping points” e accelerare le azioni di contrasto.
Contratti di sviluppo, aiuti per le fonti rinnovabili e incentivi per le start up innovative sono solo alcuni degli aiuti a rischio, se l’impresa non si mette in regola con la stipula di una polizza catastrofale. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha approvato il decreto ministeriale 18 giugno 2025 relativo all’adeguamento della disciplina degli incentivi, gestita dalla direzione competente, all’obbligo di stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali. Il decreto attua le previsioni della legge di Bilancio per il 2024 e introduce il requisito connesso all’adempimento degli obblighi assicurativi tra quelli da valutare per l’accesso agli incentivi assegnabili nell’ambito degli strumenti agevolativi di competenza ministeriale.
l’agenzia Ansa ha reso pubblico il caso di una sentenza in cui il Tribunale di Bologna ha ritenuto valida una multa per eccesso di velocità anche se basata sulla rilevazione di un autovelox semplicemente «approvato» e non «omologato». Ciò va letto alla luce del fatto che da oltre un anno (18 aprile 2024) la Cassazione ritiene invece necessaria l’omologazione. Il Tribunale di Bologna ha rigettato l’appello di un cittadino che contestava una multa ricevuta – perché andava a 67 chilometri orari su un tratto con limite di 50 – sostenendo l’invalidità del verbale perché l’autovelox non era omologato, ma solo approvato.
L’accesso alla posta elettronica personale dei lavoratori non è consentito al datore di lavoro per finalità difensive, neppure se le email sono state rinvenute sul server aziendale e sul personal computer assegnato ai dipendenti. È da respingere la tesi per cui, essendo il datore titolare dei sistemi informatici aziendali sui quali erano confluite le comunicazioni personali degli account privati dei lavoratori, si trattava di corrispondenza “aperta” che, come tale, il datore poteva utilizzare in sede giudiziale. Al contrario, si deve ritenere che gli account privati dei dipendenti conservino il carattere di corrispondenza “chiusa” anche se i lavoratori hanno utilizzato il personal computer in dotazione per la posta elettronica personale e le loro comunicazioni sono confluite sul server aziendale. Per la Cassazione (sentenza 24204/2025), è dirimente che le comunicazioni acquisite dal datore provenissero da account di posta elettronica personali dei lavoratori protetti da una password, perché, sebbene essi fossero inseriti sul server aziendale, si tratta comunque di espressione della vita privata e di diritto di corrispondenza tutelati, tra l’altro, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (articolo 8).