Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Telecamere per beccare e punire chi insozza strade e marciapiedi. L’ok al dispiegamento dei sistemi di videosorveglianza arriva dal decreto legge n. 116/2025, che ha dettato disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti (il cosiddetto decreto Terra dei fuochi). Il provvedimento ha consegnato alle autorità, amministrative e penali, una serie di strumenti giuridici per acquisire le informazioni necessarie a infliggere le sanzioni previste dal Testo unico per l’ambiente (Tua, dlgs 152/2006) e dal codice della strada (dlgs 285/1992). Tra questi strumenti spicca proprio la videosorveglianza, che è da sempre al centro di un contenzioso relativo al rispetto della privacy. Le riprese con la videosorveglianza, in effetti, costituiscono mezzi sicuri di accertamento, ma anche molto invasivi e, perciò, le leggi europee e italiane stabiliscono alcune condizioni alla loro installazione e al loro utilizzo. In sostanza, il decreto legge è importante perché chiarisce in maniera definitiva che le telecamere possono essere usate anche per scoprire chi butta cartacce sul marciapiede. Lo stesso decreto legge, tuttavia, da solo non basta. Le amministrazioni devono poggiare sul lascia-passare delle norme del decreto legge tutti gli adempimenti enumerati dal Gdpr (regolamento Ue n. 2016/679) e dal codice della privacy (dlgs 196/2003).
Giro di vite sulla concessione dei finanziamenti agevolati della Nuova Marcora per le piccole e medie cooperative. Contrariamente a quanto previsto in passato, anche quelle formate da dipendenti provenienti da imprese in crisi potranno presentare solamente una domanda per accedere al prestito nell’arco di 36 mesi. Inoltre, per finanziare il capitale circolante occorrerà presentare un dettagliato piano aziendale che giustifichi le esigenze di liquidità. In aggiunta, secondo quanto stabilito dal decreto direttoriale 30 luglio 2025 del ministero delle imprese e del made in Italy che modifica, in parte, il decreto 31 marzo 2021, le spese per l’acquisto del suolo su cui edificare il fabbricato aziendale e per i relativi lavori preparatori saranno considerate “avvio” del programma di investimenti (il che “accorcia” la tempistica per il completamento dell’investimento agevolabile che deve avvenire entro 36 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento). Inoltre, per accedere a tutte le agevolazioni previste dalla Nuova Marcora è necessario aver adempiuto all’obbligo di sottoscrizione delle polizze catastrofali. Pertanto, le società cooperative di medie dimensioni dovranno essere in regola con gli obblighi previsti dall’art. 1 del dl 39/2025 a far data dal 2 ottobre 2025, mentre alle cooperative di micro e piccola dimensione il requisito si applicherà alle domande presentate a far data dal 1° gennaio 2026.
Si possono occasionalmente usare droni per sorvolare il terreno del vicino e raccogliere prove da usare in una causa. Non c’è violazione della privacy, perché è un trattamento di dati per scopi “domestici” (e cioè esclusivamente personali) esonerato dall’applicazione del Gdpr (regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679). Così ha stabilito il Garante della privacy della Lituania con provvedimento 3R-753 del 23/6/2025 (reso noto dalla newsletter “Gdprtoday” del 17/7/2025), ma bisogna andarci cauti e analizzare attentamente limiti e condizioni dell’uso a scopo difensivo nuove tecnologie
La decarbonizzazione entra, vigorosamente, nei piani di crescita e di cambiamento delle imprese europee. L’85% delle Pmi considera, infatti, la decarbonizzazione un’opportunità di sviluppo, l’88% include la transizione ecologica tra le priorità strategiche per la propria competitività mentre il 48% ha già attivato progetti concreti verso il passaggio al green. Tutto ciò nonostante le incertezze macroeconomiche e gli ostacoli legati al ruolo degli investitori e alle forti barriere finanziarie. A delineare lo scenario sono i dati contenuti nella terza edizione del “Climate Transition Barometer”, realizzato da Boston Consulting Group (Bcg) in collaborazione con Argos Wityu, che ha coinvolto 700 medie imprese attive in cinque paesi europei: Francia, Germania, Italia, Benelux e, per la prima volta, il Regno Unito. Numeri del report alla mano, in un contesto continentale in cui le istituzioni stanno premendo il piede sull’acceleratore per favorire la transizione verde, le medie imprese si fanno trovare pronte, con il clima sempre più al centro delle loro strategie di crescita
I Paperoni dell’Inps sono gli ex lavoratori pubblici. Con 2.221 euro di pensione mensile, infatti, superano la rendita media dei pensionati d’Italia: 1.444 euro, nell’anno 2024. Al top i sanitari con un assegno mensile di 5.117 euro, seguiti dagli statali con 2.298 euro al mese e, più poveri tra i più ricchi, gli insegnanti con 1.689 euro mensili. Va male agli ex lavoratori privati con una pensione media mensile di 1.408 euro. Peggio gli ex artigiani (1.138 euro), gli ex commercianti (1.090 euro), gli ex agricoltori (792 euro) e gli ex parasubordinati (289 euro). I dati arrivano dal XXIV Rapporto annuale Inps, come immagine riflessa allo specchio: il pieno di diritti, che il settore del lavoro pubblico riserva ai dipendenti durante la vita lavorativa, si trasforma in una vita di agiatezza anche nella vecchiaia. A pagare il conto è il sistema fiscale generale. Infatti, a differenza del settore privato, che deve preoccuparsi di produrre il “reddito” da trasformare in contributi da versare all’Inps per le pensioni, i lavoratori pubblici non “accumulano” soldi per la pensione: contributi e pensioni sono mere partite di giro, a carico del Fisco. Sempre il Rapporto dell’Inps certifica una spesa per le pensioni, nell’anno 2024, di 320.593 mln di euro, di cui 227.065 per le pensioni del settore privato (il 70%) e 93.528 per le pensioni del settore pubblico (il 30%): un pensionato privato costa 1, quello pubblico 1,71.