Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Business degli ecocriminali sotto assedio. Colpita, con tutte le armi a disposizione (penali e amministrative), tutta la filiera degli illeciti relativi ai rifiuti: tolta la patente agli autisti alla guida dei mezzi usati per andare a sversare l’immondizia; cancellate dagli albi le imprese di trasporto abusive dedite alle attività illegittime; pugno di ferro sulle ecoimprese delinquenziali (aggravate le sanzioni previste dal dlgs 231/2001; possibile l’amministrazione giudiziaria di aziende) e sugli autori dei reati (ristrutturati, aggravati e privati della scappatoia della causa di non punibilità relativa alla “tenuità” del fatto); scivoli operativi per accertatori e investigatori (sdoganata, in alcuni casi, la videosorveglianza, utile anche per l’arresto in flagranza differito; via libera agli infiltrati sotto copertura; ricorso, per la rilevazione dello stato dei luoghi, alla Carta Agea, oltre alle mappe di Google Earth). Sono questi i punti più significativi dell’offensiva “green” lanciata dal governo con il dl intitolato anche alla “Terra dei fuochi” (n. 116/2025, in Gu dell’8 agosto e in vigore dal 9) e cioè la zona della regione Campania, nota per una altissima presenza di rifiuti abbandonati sul suolo e nel sottosuolo, per la cui rimozione il dl stanzia 15 milioni di euro per il 2025
La polizza rende usurario il prestito nel credito al consumo: gli interessi da pagare sul finanziamento superano la soglia di legge vigente al momento della stipula. Nel calcolo, oltre che il tasso corrispettivo, bisogna infatti considerare gli oneri connessi all’erogazione del credito, compresi i costi per l’assicurazione e la mediazione: il fatto che le spese per la polizza siano contestuali alla concessione del prestito fa presumere che il costo sia collegato all’erogazione e che serva a remunerare l’operazione complessa di credito assicurato. Secondo l’articolo 644 Cp, che punisce l’usura, per determinare il tasso si considerano “commissioni, remunerazioni e spese collegate all’erogazione del credito”. Così la Corte di cassazione civile, sez. prima, nell’ordinanza n. 15114 del 06/06/2025
Risarcimento per occupazione abusiva solo se il danno è provato concretamente. Con
l’ordinanza n. 21607, depositata il 28/07/25, la Terza Sezione Civile della Corte di cassazione
è tornata a pronunciarsi in materia di risarcimento del danno derivante da occupazione abusi
va di immobili. In tale occasione, la Suprema Corte ha ribadito che la liquidazione equitativa del danno non può prescinde re dalla prova, quantomeno indiziaria, dell’effettivo pregiudi
zio subito. In particolare, è stata censurata la sentenza della Corte d’Appello di Firenze per
aver applicato in modo non corretto l’art. 1226 c.c., in assenza di una motivazione congrua e
verificabile
Al via gli incentivi 2025 a privati e microimprese per l’acquisto di veicoli elettrici quattro ruote. Da settembre 2025 al 30 giugno 2026 la dotazione finanziaria della misura sarà di 597 milioni di euro a valere su risorse del Pnrr. I fondi saranno gestiti dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase), il quale ha comunicato di aver adottato il decreto attuativo che regola la concessione degli incentivi a fondo perduto per chi acquista il veicolo a zero emissioni e rottama il vecchio automezzo.Secondo il provvedimento Mase per l’acquisto di auto di categoria M1 ai privati andrà un incentivo (che non è in denaro ma consiste in uno sconto sull’acquisto del mezzo) di 9.000 o 11.000 euro a seconda dell’Isee dell’acquirente, mentre per i veicoli commerciali delle categorie N1 e N2 le micro imprese potranno ottenere un incentivo di 20 mila euro massimo per veicolo, nel limite del 30% del prezzo di acquisto.
Per le imprese, accettare covenants finanziari è ormai un passaggio quasi inevitabile per ottenere finanziamenti a condizioni competitive. Ciò richiede un’attenta pianificazione per mantenere gli indici entro le soglie, una gestione prudente della leva e la capacità di negoziare in anticipo eventuali modifiche in caso di scenari avversi. Per le banche, i covenants restano un presidio essenziale, ma il loro utilizzo deve essere calibrato: un’applicazione rigida rischia di far precipitare l’impresa in difficoltà, mentre un approccio collaborativo può salvaguardare il recupero del credito e la continuità aziendale. In questo equilibrio sottile, la Pfn continua a svolgere il ruolo di indicatore di sintesi, in quanto vero “barometro” dello stato di salute finanziaria su cui si gioca gran parte della relazione tra finanziatore e impresa. Negli ultimi anni difatti, la Posizione finanziaria netta è diventata uno degli strumenti principali utilizzati per fissare i covenants finanziari nei contratti di prestito bancario, soprattutto a medio e lungo termine. La sua capacità di rappresentare in modo sintetico la leva finanziaria aziendale la rende un parametro naturale per misurare e controllare la sostenibilità del debito nel tempo
Contro i pericoli dell’Intelligenza Artificiale (IA) difese fai-da-te. Ma sono strutturalmente inefficaci. Meglio, quindi, evitare di caricare dati personali, propri o di terzi, sulle piattaforme dei servizi di IA. È questa la sostanza dell’allarme lanciato dal Garante della privacy, che il 29 luglio 2025, ha avvisato dei gravi rischi che si corrono una volta consegnati alle IA informazioni sul conto di esseri umani. Gli allarmi a go-go. Non è la prima volta che il Garante della privacy alza un grido contro i danni causati dall’IA. Già a maggio 2024, l’autorità italiana di riferimento per la protezione dei dati aveva puntato il dito contro il web scraping e cioè contro la raccolta massiva di dati personali dal web per finalità di addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa. A fine aprile 2025, poi, il Garante ha diffuso l’avviso relativo all’iniziativa aggressiva di Meta consistente nell’uso, al fine di addestrare i suoi sistemi di IA, dei dati pubblicati sulle piattaforme di Facebook e Instagram. Nel mese di luglio 2025 il Garante ha sollevato preoccupazioni a proposito della prassi di caricare analisi cliniche, radiografie e altri referti medici sulle piattaforme di intelligenza artificiale generativa, chiedendo interpretazioni e diagnosi: c’è il rischio di errori da parte dell’IA tanto grossolani quanto dannosi per la salute di chi si fida del robot e non va dal medico.
Dalla vendita alla gestione degli immobili, dalle analisi di mercato (che incrociano flussi di dati su prezzi, affitti, compravendite e identikit di chi vi abita) alla manutenzione predittiva, l’intelligenza artificiale (Ia) sta trasformando da tempo un settore, sino a pochi anni fa analogico, come quello immobiliare. Secondo le stime di Scenari Immobiliari – presentate all’ultimo Innovation Forum, in collaborazione con Dils – grazie al fattore innovazione, nel 2035 l’insieme di attività di costruzione, sviluppo, gestione e valorizzazione degli asset immobiliari potrà generare circa 535 miliardi di euro di ricchezza del Paese, di cui oltre il 5% per il comparto delle costruzioni, quasi il 2,5% per quello dello sviluppo e più del 14% per le attività immobiliari. Valori che possono raggiungere gli 800 miliardi di euro al 2050, con una forbice tra l’8 e il 10% dalle costruzioni, tra il 3 e il 3,5% dallo sviluppo e tra il 17 e il 19% dalle attività immobiliari
La categoria ha alti tassi di investimento nel digitale ma deve sfruttare meglio la mole di dati gestiti. Imprenditori da assistere nella pianificazione previdenziale e nel benessere dei dipendenti. «La pianificazione previdenziale – commenta Fabrizio Bontempo, che è anche presidente dell’Ordine di Torino – è un servizio che offriamo e che i datori di lavoro possono dare ai propri dipendenti. Anche sulla sicurezza c’è molto da fare in termini, ad esempio, di formazione dei dipendenti per cui abbiamo creato un team di lavoro dedicato. Noi consulenti possiamo essere figure strategiche per l’impresa ma non è semplice: occorre rivedere il modello organizzativo dello studio».