Sulla base dei dati EIOPA per il 2024, ANIA ha effettuato una comparazione dei principali dati dei mercati assicurativi relativi a nove paesi (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Olanda, Spagna e Svezia) che rappresentano quasi il 90% della raccolta totale premi in Europa.

I premi e l’incidenza sul PIL

La raccolta premi complessiva dei principali paesi UE analizzati ha superato i 1.143 miliardi di euro (su un totale di 1.312 miliardi in Europa), registrando una crescita dell’8,8% rispetto all’anno precedente.

Lo scorso anno si è rivelato un anno positivo per tutti i paesi del campione, ad eccezione
della Spagna, dove si è osservata una diminuzione della raccolta dell’1,7% rispetto al 2023.

Le maggiori crescite dei premi sono state osservate in Svezia (+17,6%), Italia (+17,3%) e Francia (13,4%). Come si può vedere dalla figura che segue, il nostro paese ha realizzato la terza migliore raccolta premi tra i paesi campione:

Per quanto riguarda il vita, il volume dei premi nei paesi analizzati ha raggiunto i 668 miliardi (su un totale europeo di 758 miliardi), con un incremento dell’11,4% rispetto al 2023, anno in cui il settore era rimasto sostanzialmente stabile. I maggiori aumenti si sono registrati in Svezia (+23,9%) e in Italia (+21,4%), seguiti da Francia (+17,8%) e Irlanda (+16,4%), mentre la Spagna è l’unico paese del campione che registra una contrazione (-12,0%).

Mentre anche nel comparto vita l’Italia si classifica al terzo posto per raccolta, nei rami danni, il nostro paese, pur registrando una crescita in linea con quella dei principali paesi considerati, quanto a raccolta premi si situa in quinta posizione.

La raccolta totale dei paesi campion nel comparto danni, pari a 475 miliardi (su un totale
di 554 miliardi in Europa), è risultata in crescita (+5,3%) rispetto all’anno precedente, quando aveva registrato una variazione appena positiva. A eccezione dell’Irlanda che registra un forte calo nella raccolta premi (-25,7%), tutti gli altri paesi del campione sono risultati in crescita rispetto all’anno precedente.

Rapporto Premi/PIL

Anche riguardo al rapporto tra il volume dei premi e il PIL – che rappresenta l’indice di penetrazione assicurativa – si notano andamenti diversi tra il settore vita e quello danni.

Nella media del campione europeo il rapporto tra premi vita e PIL, nel triennio analizzato, è rimasto stabile nei primi due anni, registrando poi una crescita nel 2024. In Irlanda, l’indice ha mostrato una crescita costante, passando dal 9,4% nel 2022 al 10,7% nel 2024; anche in Danimarca si è registrato un incremento progressivo, dal 7,9% all’8,9%, così come in Svezia, dove l’indice è salito dal 4,8% nel 2022 al 5,8% nel 2024. In Italia l’indice ha registrato un aumento nel 2024 attestandosi al 5%. In Germania si osserva un calo costante dell’indice,dal 4,0% nel 2022 al 3,6% nel 2024 mentre in Spagna, dopo un aumento nel 2023 (2,4%), il valore è tornato ai livelli del 2022, attestandosi all’1,9%.

Nei rami danni le cose vanno ancora peggio per l’Italia, che si conferma il paese con il rapporto premi/PIL più basso tra quelli analizzati, con un valore pari all’1,9%. Questo dato risulta in lieve aumento rispetto al biennio precedente, ma inferiore di circa 1,4 punti percentuali rispetto alla media del campione europeo considerato nell’intero triennio. L’Olanda, per via degli effetti positivi in termini di raccolta premi derivati dalla privatizzazione del sistema sanitario avvenuta nel 2006, continua a riportare il valore dell’indice più elevato in Europa, che risulta pari a cinque punti percentuali in più rispetto a quello italiano nel 2024 e in lieve aumento rispetto al valore del biennio precedente.

Se si esclude dal totale premi delle assicurazioni danni quelli del settore auto, il divario dell’Italia rispetto agli altri paesi europei risulta ancora più evidente: in Italia, il rapporto tra i premi danni non auto e il PIL si è attestato all’1,1%, evidenziando un lieve incremento
rispetto ai due anni precedenti. Gli indici di Germania, Spagna e Belgio si sono mantenuti sostanzialmente stabili nel corso dell’ultimo biennio, con valori pari rispettivamente all’1,7%, all’1,8% e al 3,5%. In Francia, l’indicatore ha mostrato una moderata crescita, raggiungendo il 3,8% nel 2024, rispetto al 3,6% registrato sia nel 2022 sia nel 2023. L’Olanda si conferma il paese con il valore più elevato dell’indice, pari al 6,2%, anch’esso in lieve aumento rispetto al biennio precedente.

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