Gli italiani danno sempre più importanza alle pratiche salutari e al benessere fisico: lo dimostra anche il fatto che nel tempo è cresciuta la tendenza a praticare uno sport: se  nel 1995 la quota di sportivi tra le persone di oltre 3 anni era pari al 26,6%, nel 2024 questa percentuale sale al 37,5%: sono infatti  più di 21 milioni 500mila le persone di oltre 3 anni che nel nostro Paese praticano uno o più sport nel tempo libero. Tra questi il 28,7% pratica uno sport con continuità e l’8,7% saltuariamente. Lo rileva l’Istat in un recente report.

Si tratta comunque di una percentuale ancora bassa, se si considera che il 62,5% della popolazione di 3 anni e più non pratica nessuno sport. Anche se va precisato che il 29,7% (poco più di 17 milioni di persone) svolge regolarmente qualche forma di attività fisica, all’aperto o al chiuso, come ad esempio fare passeggiate di almeno 2 chilometri, andare in bicicletta o esercitarsi in casa. Il restante 32,8% (pari a 18 milione 850mila persone) è invece completamente sedentario, cioè non svolge alcun tipo di attività fisico sportiva né all’aperto né al chiuso.

Un altro dato da non sottovalutare è l’aumento di persone che hanno dichiarato di aver abbandonato la pratica sportiva nel 2024: oltre 14 milioni e 600mila persone di 3 anni e più (il 25,4%) dichiarano di aver abbandonato la pratica sportiva (i cosiddetti dropout) in un certo momento della loro vita. Il fenomeno è più diffuso tra gli uomini (27,5%) rispetto alle donne (23,4%) e si concentra soprattutto nelle fasce di età centrali, chiaramente a causa dei maggiori impegni legati a famiglia e lavoro tipici di questa fase della vita.

Rispetto al 2015, quando i dropout erano il 20,2%, si registra un netto aumento. L’interruzione della pratica sportiva è un fenomeno da monitorare, soprattutto tra i più giovani. Già a partire dai 10 anni, infatti, cresce il numero di chi dichiara di aver smesso di fare sport. Nel 2024 sono circa 1 milione e 560mila i giovani tra i 10 e i 24 anni che affermano di aver praticato sport in passato, ma di averlo poi abbandonato (18,3% in questa fascia d’età). Per quanto riguarda le motivazioni, più di un giovane ex-sportivo su due ha smesso per mancanza di tempo (41,9%) o per perdita di interesse verso lo sport (39,1%). Altri motivi frequenti includono gli impegni scolastici (16,2%), l’emergere di nuovi interessi (10,6%), la stanchezza o la pigrizia (8,4%). Il 7,6% segnala le difficoltà economiche, mentre per il 5,9% la decisione è stata influenzata dalla mancanza di strutture adeguate o dalla difficoltà a raggiungerle.

Ma vediamo chi sono le persone che praticano sport.

 

I livelli di pratica sportiva sono più elevati tra gli uomini. Nel 2024 il 43,4% degli uomini pratica sport, mentre fra le donne la percentuale scende al 31,8%. Nel tempo, il graduale aumento della pratica sportiva ha però riguardato di più le donne, al punto che il divario di genere tra i praticanti si riduce da circa 17 punti percentuali nel 1995 a 11,6 punti percentuali nel 2024.

Lo sport è un’attività del tempo libero fortemente legata all’età: la passione per lo sport è un tratto distintivo dei più giovani e raggiunge le quote più elevate tra i ragazzi di 11-14 anni (nel 2024 il 75,6%, di cui il 66,7% in modo continuativo e l’8,9% in modo saltuario). A partire dai 15 anni l’interesse per la pratica sportiva inizia a diminuire, anche se la quota di praticanti rimane comunque elevata fino ai 24 anni (rispettivamente il 66,1%
tra i 15 e i 17 anni e il 53,9% tra i 18 e i 24 anni), per poi diminuire progressivamente nelle età successive.

La pratica sportiva scende al 23,3% tra i 65-74enni ed è pari all’8,1% tra la popolazione di 75 anni e più. ISTAT segnala, tuttavia, il forte aumento proprio nella terza età: nel 1995 praticava sport solo il 5,3% dei 65-74enni e appena l’1,4% degli ultra-settantaquattrenni.

A livello di differenze territoriali il Nord-est registra la quota più elevata di praticanti (43,9%), seguito dal Nord-ovest e dal Centro (rispettivamente il 41,7% e il 41,5%). Nelle regioni meridionali e insulari, invece, la pratica sportiva si attesta generalmente su livelli mediamente più bassi (27,9%).

Considerando l’ampiezza demografica dei comuni, i livelli di pratica sportiva sono più alti nei comuni centro dell’area metropolitana (42,7%) e in quelli delle zone limitrofe alle aree metropolitane (40,1%). Quote meno elevate interessano, invece, i piccoli comuni fino a 2mila abitanti (29,7%).

La frequenza

Nel 2024 il 13,0% degli sportivi di 3 anni e più ha dichiarato di praticare sport meno di una volta a settimana, quasi la metà (48,8%) di allenarsi una o due volte a settimana, mentre più di uno su tre (il 37,1%) di praticare tre o più volte a settimana. Sono specialmente gli uomini a praticare sport con maggiore frequenza: è pari al 40,3% la quota di uomini che si allena con una frequenza di tre o più volte a settimana, mentre si scende al 32,8% tra le donne (Figura 2).

I bambini di 3-5 anni fanno sport meno frequentemente ma, crescendo, lo sport diventa sempre più assiduo fino a toccare il livello più alto tra i giovani di 15-24 anni che, nel 47,6% dei casi, praticano sport in media per tre o più giorni a settimana.

A causa dell’età e soprattutto degli impegni quotidiani di tipo lavorativo o familiare, la frequenza della pratica sportiva si riduce nelle classi di età centrali (in particolare tra i 45 e i 64 anni) e recupera un po’ tra gli over sessantaquattrenni: in questa fascia d’età più di uno sportivo su tre pratica sport in media tre o più giorni a settimana (36,2%).

Il 66,6% degli sportivi fa sport durante tutto l’anno, il 32,3% solo stagionalmente. La quota di chi pratica con maggiore continuità nell’anno è più elevata tra gli uomini che tra le donne (68,7% contro 63,8%).

Negli ultimi 10 anni la quota di sportivi che pratica sport durante tutto l’anno è aumentata in modo significativo (era pari al 59% nel 2015), parallelamente si riduce, di 7,3 punti percentuali rispetto al 2015, la quota di chi pratica sport solo stagionalmente.

L’utilizzo delle nuove tecnologie nella pratica sportiva

Un dato interessante della rilevazione è l’utilizzo delle nuove tecnologie nello sport. Il 18,7% degli sportivi (più donne che uomini, 20,9% contro 17,1%) ha dichiarato di praticare sport tramite l’ausilio di applicazioni su Internet dedicate al fitness, tramite social network o siti web specializzati di palestre o centri sportivi. L’uso delle nuove
tecnologie per la pratica sportiva è poco diffuso tra i giovanissimi fino 14 anni (5,1%), cresce nelle età successive e raggiunge i livelli più elevati tra i giovani adulti di 25-44 anni (29,1%). Non mancano comunque quote di utilizzatori anche tra gli sportivi ultra-sessantaquattrenni (quasi uno sportivo su 10).

Il 45,6% degli sportivi è seguito da un allenatore o istruttore in presenza o da remoto (55,2% donne e 38,2% uomini); tale quota diminuisce al crescere dell’età passando da oltre il 78% fra i 3 e i 14 anni a meno di un terzo dai 45 anni in poi.