IVASS pubblica il Bollettino IPER che analizza l’andamento dei prezzi effettivi per la garanzia RCA nel I trimestre

di Leandro Giacobbi

Per le autovetture, nel primo trimestre del 2025, il prezzo medio della garanzia RCA è stato di 410 euro, in diminuzione rispetto a dicembre 2024 (419 euro) e stabile rispetto ai primi mesi del 2025 (408 euro a gennaio e 411 euro a febbraio). Su base annua il premio medio è cresciuto del 4,1% in termini nominali mentre in termini reali, tenendo conto dell’inflazione, l’aumento è del 2,2%.

Possiamo, quindi, concludere che stiamo osservando un’interruzione della tendenza al rialzo che aveva contraddistinto l’ultimo triennio.

Lo stesso Presidente dell’IVASS, Luigi Federico Signorini, nella relazione del 19 giugno 2025 sull’attività 2024 dall’Istituto osservava che nel 2024 “il risultato economico del ramo è stato positivo per 0,4 miliardi, nonostante un saldo tecnico in perdita, grazie al contributo dei redditi da investimenti. La crescita dei prezzi che si era registrata in connessione con l’effetto dell’inflazione sui costi dei sinistri è rallentata nel corso del 2024 e si è sostanzialmente fermata alla fine dell’anno”.

Pertanto, buone notizie per i consumatori, ma la situazione, poi, nel dettaglio è più complessa. Nella comunicazione statistica, IVASS riporta sempre un istogramma a barre dove sono riportate, tra le imprese assicurative, le variazioni nominali annue dei premi R.C.Auto.

Le barre in rosso rappresentano le “prime cinque imprese” in termini di premi lordi contabilizzati. Riprendendo il Bollettino IVASS sul comparto Auto 2018-2023, nel 2023 il 55% dei contratti in vigore è riconducibile alle prime 5 imprese del mercato. Quindi, più della metà del mercato.

Ebbene, tre fra le maggiori cinque imprese, hanno una variazione annuale del premio medio superiore alla media del mercato che abbiamo visto attestarsi sul 4,1%, un risultato sicuramente attribuibile alle altre due maggiori imprese che presentano delle variazioni intorno al 3%.

Nel quarto trimestre 2024, il medesimo istogramma presentava una “fotografia” differente con la distribuzione delle prime cinque imprese più distribuita verso le variazioni più basse, anche se effettivamente le variazioni del primo trimestre 2025 sono decisamente più ridotte.

Da questi dati, sembra che la competizione sul prezzo si stia modificando e che qualche impresa stia cercando un posizionamento intermedio tra le prime cinque imprese.

Ne prova il fatto che nell’annualità 2024 tutte le province registravano un incremento dei prezzi su base annua con aumenti tra il +3,0% e il +10,3%, mentre nel primo trimestre 2025 le variazioni annue del premio medio nelle singole provincie variano il –0,2% e il +6,9%. In particolare, se si confrontano i premi delle autovetture in classe di bonus/malus “1” per singola provincia al primo trimestre 2024 e al primo trimestre 2025 si ha un premio medio in aumento dell’11,8 euro pari al 3,2% sul 2024.

Vedremo, con la statistica IPER di metà anno, se effettivamente la competizione sulla miglior classe determinerà una variazione negativa, anche se su questo risultato peserà l’andamento inflattivo sul costo dei sinistri, mano d’opera e pezzi di ricambio.

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