Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

logo_mf

Anche nel primo trimestre 2025 il credito al consumo delle famiglie italiane conferma la buona crescita del 2024, sostenuto dall’incremento a doppia cifra dei prestiti personali e dalla ripresa della cessione del quinto. Nel frattempo si registra un marcato aumento delle erogazioni di mutui casa e un nuovo boom di surroghe. È in sintesi il quadro delineato dalla 58esima edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio di Assofin-Crif e Prometeia dal quale emerge che l’andamento positivo è legato a un contesto favorevole di rientro dell’inflazione, al ritorno a politiche monetarie più espansive, con occupazione in aumento e recupero dei salari. «Questi fattori alimentano la domanda di finanziamenti, segno della ritrovata progettualità e capacità di spesa delle famiglie. Tendenzialmente al di là degli aspetti noti di geopolitica e dazi c’è un clima di fiducia generalizzato e gli italiani stanno investendo su progetti che avevano congelato negli anni scorsi in particolare in ambito green, mentre nell’immobiliare il recupero è spinto dal ribasso dei tassi», ha spiegato Antonio Deledda, executive director di Crif.
L’ops del Monte su Mediobanca si avvicina ai nastri di partenza. Se non ci saranno colpi di scena, la scalata dovrebbero partire il 7 o il 14 luglio e, in base alla normativa, potrà durare dalle due alle cinque settimane. Tenendo conto che la semestrale di Siena sarà presentata il 5 agosto, per il top management di Siena l’obiettivo è tagliare il traguardo entro la prima o la seconda settimana di agosto. Intanto è in arrivo il via libera definitivo della Bce. Secondo Reuters la Vigilanza avrebbe dato un primo parere favorevole tramite procedura scritta del consiglio di vigilanza. Adesso la decisione dovrà passare al vaglio del consiglio direttivo dell’istituto, che dovrebbe pronunciarsi entro venerdì 27.
Il governo spagnolo concede il via libera all’offerta di Bbva per la rivale Sabadell, ma ad alcune condizioni. L’esecutivo spagnolo chiede, nel dettaglio, che le due banche mantengano asset separati e continuino a operare come entità distinte per un periodo di almeno tre anni, prorogabile a cinque. La conferma è arrivata dal ministro dell’Economia, Carlos Cuerpo, in conferenza stampa. Le condizioni prevedono, inoltre, un’effettiva autonomia decisionale nei finanziamenti alle piccole e medie imprese, nelle decisioni relative alle risorse umane o alla tutela dell’occupazione, nella rete di filiali e nei servizi bancari, nonché nel welfare sociale.
Se il 2024 è stato un anno di ripartenza per il mercato immobiliare residenziale italiano, l’anno in corso sarà quello della vera e propria ripartenza, lasciandosi alle spalle la contrazione del 2023. Dopo le 720 mila compravendite dello scorso anno, le transazioni di case dovrebbero balzare del 7% quest’anno toccando i 770 mila scambi. Un valore che si avvicinerebbe ai livelli record del 2022 quando in un anno si erano compravendute ben 784.486 case. I margini di crescita del mercato sono anche più ampi. In tema di casa, a livello nazionale, «dobbiamo puntare a un milioni di compravendite», secondo Mario Breglia presidente di Scenari Immobiliari che insieme a Abitare.Co ha presentato ieri il terzo osservatorio sull’abitare titolandolo Un successo senza fine. Secondo Breglia «bisogna far girare il patrimonio che c’è visto che è difficile costruirne di nuovo. Una volta che gira, il patrimonio migliora».
La prima assemblea Tim nell’era Poste Italiane si è svolta (quasi) senza intoppi. Se in sede ordinaria tutto è andata come da copione, con un ritorno dell’approvazione anche dei piani di remunerazione dopo due anni di bocciatura vista l’opposizione di Vivendi, in sede straordinaria non tutte le modifiche di statuto proposte dal board guidato dal ceo Pietro Labriola hanno ottenuto il via libera dai soci. Via libera a larghissima maggioranza alla modifica dell’oggetto sociale con ampliamento dei servizi offribili da Tim (articolo 3) come energia e assicurazioni e altre modifiche minori, come la possibilità di nominare un dirigente ad hoc per la rendicontazione di sostenibilità e l’esclusione dell’obbligo di reintegro del vincolo di sospensione d’imposta in relazione agli utilizzi della riserva legale per la copertura delle perdite registrate nei bilanci 2023 e 2024.

I trattamenti pensionistici integrativi, corrisposti dalla Cassa per le pensioni ai dipendenti degli enti locali (CDPEL) ai soggetti confluiti in detta gestione a seguito dello scioglimento del Fondo di pensione e previdenza delle Camere di Commercio, non rappresentando forme complementari, agli effetti tributari si qualificano come redditi di lavoro dipendente, ex art. 49, comma 2, lett. a) del Tuir. Ne consegue l’applicabilità della detrazione prevista dal comma 3 dell’art. 13 del medesimo Testo unico. In questi termini si è espressa l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 169, riscontrando una istanza di interpello priva di soluzione interpretativa. La questione era stata sollevato da un ente in relazione ai trattamenti dei dipendenti delle Camere di Commercio il cui Fondo, istituito in base a leggi regionali, era preposto all’erogazione di una serie di prestazioni quali pensione di anzianità (con un minimo di 15 anni di effettivo servizio) e relativa reversibilità, indennità una tantum/di anzianità/di licenziamento. In forza di una previsione statutaria, oltre che della legislazione regionale, la CDPEL ha preso in carico gli iscritti al disciolto Fondo, in piena continuità rispetto alle menzionate prestazioni e salvo l’obbligo in capo agli iscritti medesimi di versare una contribuzione aggiuntiva (2,70% della retribuzione complessiva)
La segretaria dell’artigiano rischia più di quella del centro commerciale. Ai fini dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, infatti, per la prima si paga un premio Inail del 6 per mille (cioè 6 euro per ogni 1.000 euro di retribuzione); per la seconda del 4 per mille (4 euro per 1.000 di retribuzione). Lo spiega l’Inail nella circolare n. 38/2025 con cui fornisce ulteriori precisazioni sulla voce di tariffa 0722 «attività d’ufficio» (quest’anno spegne 44 candeline). La voce include attualmente anche le attività dei giudici onorari di pace e vice procuratori onorari; le attività amministrativo-gestionali dello sport dilettante (dal 1° luglio 2023); le attività dei giornalisti professionisti, dei pubblicisti e dei praticanti (dal 1° gennaio 2024)
Iprofessionisti come avvocati e commercialisti che utilizzano l’intelligenza artificiale nelle loro prestazioni devono informare in modo chiaro semplice ed esaustivo i clienti sui sistemi che impiegano. I datori di lavoro non possono ricorrere all’IA per controllare a distanza i dipendenti, mentre scatta lo stop alla giustizia predittiva: l’hi-tech può essere utilizzato nelle attività di supporto alla decisione del magistrato ma spetta sempre al giudice interpretare e applicare la legge, valutare i fatti e le prove e naturalmente adottare i provvedimenti. Lo prevede il disegno di legge che delega il Governo a regolare l’IA, alle battute finali alla Camera, che dovrà però tornare al Senato in terza lettura: con l’ok al ddl si prevede che i dati delle pubbliche amministrazioni italiane possano essere conservati anche sui server stranieri.
Nell’ipotesi in cui, in adempimento dell’obbligo imposto dal regolamento di un Trust, il trustee istituisca tre ulteriori trust (“successivi”) facendovi confluire beni facenti parte del Trust originario medesimo, si realizzano gli scopi di quest’ultimo. Per l’effetto i trust successivi, operando in soluzione di continuità, si atteggiano come beneficiari, con conseguente applicabilità della tassazione indiretta proporzionale sugli apporti ricevuti. In questi termini si è espressa l’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 170 del 24 giugno 2025, non condividendo la soluzione interpretativa proposta dall’istante.

Un’esperienza «non solo formativa, ma anche cruciale per guidare i giovani nelle loro scelte per gli studi universitari e la carriera professionale». La responsabile delle risorse umane di Allianz spa Letizia Barbi racconta così lo spirito del progetto Dualità Scuola-Lavoro, fortemente sostenuto dal direttore generale Maurizio Devescovi. Dalla sua nascita, nel 2016, ha consentito di formare «circa 250 studenti e studentesse: il programma offre un’esperienza lavorativa biennale altamente formativa, certificata dalla Camera di Commercio Italo-Germanica», spiega Barbi.
«L’insieme degli strumenti di welfare defiscalizzati consente a una piccola azienda di avere, potenzialmente, 2.700 euro da dare ai lavoratori tra buoni pasto e fringe benefit. Visto che la fascia di reddito più interessata da questi strumenti è quella tra i 25 e i 50mila euro di reddito, stiamo parlando di un importo che va da una a due mensilità, a seconda che prendiamo la parte alta o bassa della forchetta». L’amministratore delegato di Edenred Italia, Fabrizio Ruggiero, partendo da un calcolo puramente monetario arriva a fare una considerazione molto più ampia sulla possibilità che hanno le imprese, soprattutto piccole, di rendersi più attrattive utilizzando strumenti che oggi riguardano 4,5 milioni di lavoratori, concentrati soprattutto nelle medie e grandi imprese e molto meno nelle piccole.
«Ogni persona, anche se disabile, ha il dovere ex articolo 4 della Costituzione di attivarsi per trovare un’occupazione. Pertanto nella liquidazione del danno patrimoniale da perdita del reddito da lavoro, provocata da lesioni personali, è doveroso tenere conto della possibilità per il danneggiato di reimpiegare le residue forze industri in altro lavoro confacente alle sue attitudini. Chi ha perduto il lavoro in conseguenza d’un infortunio, ma non si attivi per cercarne un altro confacente e compatibile con le sue condizioni di salute, tiene una condotta aggravativa del danno, ai sensi dell’articolo 1227, secondo comma, del Codice civile, della quale il giudice deve tenere conto, se ricorrano tutti i presupposti…

Il gruppo assicurativo di Düsseldorf Ergo intende espandere la propria presenza sul mercato del Nord Europa e vede un ulteriore potenziale di crescita, in particolare in Danimarca, Norvegia e Svezia. Pertanto, l’azienda sta fondendo le sue due controllate locali: l’assicuratore di viaggi danese Europæiske Rejseforsikring e l’assicuratore sanitario norvegese Ergo Forsikring. Da questo martedì, le due società continueranno con il nome di Ergo Forsikring, ha annunciato l’assicuratore.