Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
È salito a 434 milioni di euro il contributo che l’Italia ha dato al maxi dividendo da 5,9 miliardi pagato dalla tedesca Allianz ai suoi azionisti nel 2024. Allianz spa, la compagnia italiana guidata dall’amministratore delegato Giacomo Campora, è riuscita a pagare quest’anno una cedola doppia dell’anno prima (quando il dividendo era stato 216 milioni), nonostante l’utile sia stato di 110 milioni rispetto ai 548 milioni del 2023. La politica sui dividendi decisa da Monaco non è variata: la controllata italiana è chiamata a distribuire tutto quello che può alla luce della sua redditività, ricevendo dalla capogruppo il sostegno economico che serve quando in ballo ci sono operazioni straordinarie, come è stato prima con l’acquisto del business Danni da Aviva e poi, nel 2023, con Tua Assicurazioni presa da Generali. Lo scorso anno (a valere sul bilancio 2023) la cedola era però stata più magra. Allianz spa aveva scelto di sterilizzare le minusvalenze applicando il regolamento 52 dell’Ivass ma congelando, come chiesto dal regolatore, anche il dividendo derivante dalla gestione vita. Di fatto nel 2023 i dividendi sono arrivati quindi dal Danni fermandosi a 216 milioni. Ora il raddoppio della cedola dovuto sia ai buoni risultati delle scorso anno sia al rilascio di quanto accumulato nel 2023.
Francesco Gaetano Caltagirone vuole bloccare l’assemblea di Mediobanca su Banca Generali. Punta l’indice sulla «incompletezza dell’informazione disponibile» e sulla «indeterminatezza anche economica degli elementi strutturali dell’offerta» e chiede al board di Piazzetta Cuccia di rinviare l’assemblea che il 16 giugno deciderà sull’operazione «al momento in cui gli accordi di partnership» tra Mediobanca e il Leone «saranno definiti».
Un racconto ironico sull’imprevedibilità della vita. È on air la nuova campagna tv di Allianz Direct spa, ideata e realizzata dal gruppo Dentsu. Nei tre soggetti («La serratura, storia di una polizza casa», «La scintilla, storia di una polizza auto» e «I sottaceti, storia di una polizza moto») i due protagonisti si trovano in situazioni ironiche a commentare le coperture assicurative, concludendo sempre con la massima: «Direct è chi Direct fa». Sui social, la campagna punta fortemente su TikTok, con contenuti pensati per il linguaggio nativo della piattaforma
Migliorare la cultura della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nello sport, attraverso iniziative di formazione e informazione, per tutelare la salute e la sicurezza di calciatori e calciatrici. Queste le finalità del protocollo d’intesa di durata quinquennale sottoscritto ieri da Fabrizio D’Ascenzo, presidente dell’Inail, e Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione italiana calciatori (Aic), sindacato di categoria attivo dal 1968. Tra le attività previste dal protocollo, i cui ambiti di collaborazione saranno regolati attraverso la stipula di specifici accordi attuativi, rientrano quindi azioni di informazione e sensibilizzazione sui rischi per la salute specifici del settore calcistico e lo studio delle patologie professionali legate all’attività sportiva, al fine di favorirne l’emersione e la tutela assicurativa. Inail e Aic si impegnano, inoltre, a fornire una corretta informazione sulle modalità di accesso alle prestazioni dell’Istituto in caso di infortunio o malattia professionale, semplificando le procedure e garantendo il supporto necessario nella presentazione delle domande per rendere più efficiente il sistema di presa in carico.
Il ceo di Generali: “Nessun pericolo per i titoli di Stato ma non andrò al muro contro muro sull’accordo con i francesi Se non è public company a rischio l’indipendenza del Leone”. Philippe Donnet è convinto che si dicano «bugie» per generare preoccupazioni strumentali sul risparmio italiano, che veramente l’indipendenza delle Generali sia a rischio e che, se il governo dirà di “no”, l’operazione con Natixis non si farà. Perché non giova a nessuno un muro contro muro.