Per evitare di creare nei consumatori l’“illusione di essere assicurati” per le coperture contro le catastrofi naturali, sono necessarie informazioni più chiare e più semplici 

EIOPA ha pubblicato un nuovo studio che evidenzia l’importanza di un’informativa più chiara e più agevole per i consumatori in merito alla copertura contro le catastrofi naturali nell’ambito delle polizze di assicurazione sulla casa. L’analisi dell’EIOPA dei documenti informativi sui prodotti assicurativi (IPID) mostra che, sebbene molti assicuratori utilizzino buone pratiche nel divulgare informazioni essenziali, c’è ancora margine di miglioramento per garantire che i consumatori possano prendere decisioni più informate. A causa di alcuni dei problemi individuati, i consumatori possono essere lasciati all’oscuro sul fatto che siano o meno coperti contro alcune catastrofi naturali, come inondazioni, incendi o frane.

Le catastrofi naturali in Europa stanno diventando sempre più frequenti e dannose a causa dei cambiamenti climatici, mettendo le famiglie non assicurate a rischio di perdite significative dovute a eventi meteorologici estremi. Allo stesso tempo, le statistiche dell’EIOPA mostrano che negli ultimi decenni solo circa un quarto delle perdite derivanti da catastrofi naturali è stato assicurato nel continente.

Questo ampio gap di protezione è in parte dovuto al fatto che alcune imprese e famiglie scelgono di non sottoscrivere un’assicurazione contro le catastrofi naturali, anche se disponibile, come illustrato nel documento dei servizi dell’EIOPA sui fattori legati alla domanda. E’ anche vero tuttavia che anche informazioni poco chiare e vaghe contribuiscono a questa lacuna, inducendo i consumatori a ritenere erroneamente di essere coperti contro i rischi cat nat – un fenomeno noto come “illusione assicurativa”.

In questo contesto e data l’importanza di un’informazione accurata sulla portata della copertura, l’EIOPA ha deciso di analizzare gli IPID e i termini e le condizioni delle polizze di assicurazione sulla casa in otto Paesi europei.

Nonostante ci siano buone pratiche, rimangono margini di miglioramento per quanto riguarda il linguaggio e le esclusioni

I risultati confermano che gli IPID ben implementati possono essere utili per aiutare i consumatori a comprendere meglio le caratteristiche delle polizze assicurative. In particolare, sono state osservate alcune buone pratiche che garantiscono ai consumatori informazioni sufficienti e accurate, senza sovraccaricarli. Tra queste, le imprese hanno fornito una tassonomia dettagliata dei rischi cat nat nei termini e nelle condizioni per facilitare la comprensione dei consumatori.

Tuttavia, l’EIOPA ha anche riscontrato che alcuni degli IPID analizzati utilizzavano un linguaggio poco chiaro, vago e incoerente o si basavano troppo su documenti di polizza separati, rendendo difficile per i consumatori comprendere l’intera portata della copertura e le esclusioni applicabili.

Anche le definizioni di eventi tra gli assicuratori variano notevolmente o sono spiegate solo parzialmente. Alcuni IPID, ad esempio, indicavano una copertura generale per le “inondazioni”, ma escludevano tutte le inondazioni dovute alle precipitazioni senza indicarlo esplicitamente. Le opzioni di copertura aggiuntiva – che è il modo in cui la copertura dei rischi cat nat viene spesso commercializzata – a volte non erano chiaramente presentate come opzionali, dando ai consumatori la falsa impressione che tali fossero automaticamente inclusi.

Anche le limitazioni della copertura – siano esse di tipo geografico, legate alla frequenza o al tipo di pericolo o all’entità del danno – non sono sempre state comunicate in modo chiaro. Ad esempio, alcune polizze offrivano rimborsi per i danni da grandine solo una volta ogni cinque anni, senza specificare questa condizione negli IPID.

“Il crescente numero di catastrofi naturali verificatosi nell’UE negli ultimi anni sottolinea quanto sia importante per i consumatori capire se dispongono di un’adeguata copertura assicurativa. La nostra analisi conferma che gli IPID, se concepiti correttamente, possono essere uno strumento utile per spiegare gli elementi fondamentali di prodotti e servizi. Sono lieto che abbiamo trovato prove di buone pratiche. Tuttavia, c’è ancora spazio per i miglioramenti. Quando i consumatori faticano a capire cosa è e cosa non è incluso nelle polizze di assicurazione sulla casa che acquistano, nel migliore dei casi creiamo ostacoli inutili. Nel peggiore dei casi, rischiamo di alimentare false aspettative che possono portare a danni finanziari potenzialmente significativi in caso di catastrofi. Credo che gli esempi positivi contenuti nel nostro rapporto incoraggeranno gli assicuratori a fare un uso ancora migliore degli IPID e metteranno i consumatori in condizione di prendere decisioni ben informate”, ha commentato Petra Hielkema, presidente dell’EIOPA.