Nel I trimestre 2025 il saldo vita (ovvero tra le entrate rappresentate dai premi e le uscite per riscatti, scadenze, rendite e sinistri) è stato positivo e pari a € 0,3 mld, in miglioramento di € 5 mld rispetto al I trimestre 2023 e di quasi € 6 mld rispetto al I trimestre 2024, quando la raccolta netta era fortemente negativa. Tale risultato – secondo l’ANIA – è stato determinato dall’aumento del volume premi (+16,7%), grazie in particolare alle polizze di ramo III, e dalla contrazione dell’ammontare totale delle uscite (-4,0%) a seguito dei minori importi riscattati e sinistrati afferenti a polizze di ramo I.

C’è tuttavia da segnalare che il flusso netto del I trimestre 2025 rallenta rispetto ai valori osservati nel III e IV trimestre 2024, pari rispettivamente a € 1,6 miliardi e € 3,6 miliardi. Nel dettaglio per ramo di attività, nel I trimestre 2025 il flusso netto positivo registrato dal ramo VI ha pienamente compensato quelli negativi contabilizzati dalle polizze tradizionali e da quelle linked.

Le entrate a 32,1 mld nel I trimestre

Il volume dei premi contabilizzati  nel I trimestre è ammontato a € 32,1 mld, in aumento del 16,7% rispetto all’anno precedente, quando registrava a sua volta un incremento annuo del 9,1%. L’86% dei premi è generato dall’emissione di nuovi contratti o dall’introito di premi unici aggiuntivi relativi a polizze già in essere, in aumento del 18,9% rispetto al I trimestre 2024.

Per l’85% si tratta di premi unici (in aumento del 18,6% rispetto al I trimestre 2024), mentre il restante 15% di premi periodici, di cui il 3% sono premi di prima annualità (+29,5%) e il 12% premi di annualità successive (+3,0%).

Valutando i premi mediante l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti convenzionalmente posta pari a 10 anni – la variazione del volume premi passerebbe da +16,7% a +10,8%.

Su base mensile la raccolta dei primi tre mesi del 2025 risulta superiore a quella registrata nei corrispondenti mesi del biennio precedente.

Uscite in calo del 4%

L’ammontare complessivo delle uscite è risultato pari a € 31,8 mld, in riduzione del 4,0% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La quota prevalente delle uscite è derivata dai riscatti e dagli altri rimborsi, pari al 74% dei pagamenti complessivi, per un ammontare di € 23,5 mld, registrando, per la prima volta dopo 4 anni, un calo rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente (-7,5%). I sinistri per decesso e altri eventi attinenti alla vita umana coperti dalle polizze vita hanno registrato nello stesso periodo importi ancora significativamente alti (€ 4,2 mld) rispetto al periodo pre-pandemia, pari al 13% delle uscite totali, seppur in lieve calo (-3,2%) rispetto al I trimestre 2024. Le scadenze e le rendite maturate, comprensive della variazione delle riserve per somme da pagare, hanno registrato invece un aumento del 20,5%, con un’incidenza sulle uscite totali che si attesta al 13% (€ 4,1 mld).

In merito ai riscatti, ANIA ha rapportato l’importo mensile all’ammontare medio delle riserve matematiche – voce di bilancio meno volatile negli anni rispetto al volume dei premi. Questo indicatore ha evidenziato nel periodo analizzato un progressivo rialzo fino al 2023, passando in termini di valori annui dal 6,7% nel 2022 al 10,5%, per poi registrare nel 2024 un primo, seppur lieve, miglioramento con un tasso di riscatto annuo pari al 10,4%. Nel I trimestre 2025 si evidenzia ancora un andamento altalenante, con una crescita dei valori nei mesi di gennaio e febbraio, seguita da un lieve calo nel mese di marzo, in cui il tasso di riscatto è sceso al di sotto dell’1,00%.

Le riserve tecniche vita, comprensive anche della riserva per somme da pagare, alla fine del I trimestre 2025 sono state pari a € 857,4 mld, in aumento dell’1,8% rispetto all’analogo trimestre del 2024. L’incidenza dei premi contabilizzati sulle riserve è risultata pari al 3,7%. In particolare, quasi i due terzi delle riserve complessive deriva da impegni assunti nel ramo I mentre quasi il 30% è afferente a polizze di ramo III.

Ania nota che il 58% dell’intero ammontare è detenuto dalle prime cinque compagnie e si arriva al 77% considerando le successive cinque. La variazione dello stock delle riserve rispetto alla fine dell’esercizio 2024 è stata dunque negativa per € 4,2 mld, nonostante il saldo tecnico del settore vita positivo e pari a € 0,3 mld, dovuto essenzialmente alla svalutazione degli attivi sottostanti alle polizze unit-linked.

Un’analisi più approfondita dei dati evidenzia che il 51% delle imprese, rappresentative del 57% del mercato in termini di premi contabilizzati 2024, ha registrato nel I trimestre 2025 un flusso netto positivo e che il 49% delle imprese (per una quota premi pari al 53%) ha ottenuto un risultato migliore della media dell’indice (+0,04%) calcolato rapportando il flusso netto totale alla giacenza media delle riserve complessive.

I canali distributivi

Nel I trimestre 2025 la principale forma di intermediazione è rappresentata dal canale degli sportelli bancari e postali, con una raccolta premi pari a € 19,0 mld (+19,4% rispetto al I trimestre 2024) e una quota del 59% sul totale dei premi vita. Nel dettaglio, i rami in cui tale canale registra la maggiore incidenza sono il ramo I (67%) e il ramo III (53%), oltre a commercializzare il 71% delle polizze multiramo pure (escluse quelle previdenziali e PIR) e l’84% dei PIR. Volumi di business più contenuti per gli sportelli bancari e postali si riscontrano invece nel ramo VI (18%), dove è più alta la presenza della vendita diretta con una quota di mercato pari al 63% (il 50% invece per la raccolta premi attinenti a forme pensionistiche individuali e collettive). Nel I trimestre 2025 quest’ultimo canale ha raccolto un ammontare premi complessivo pari a € 3,7 mld, il 12% del totale premi vita (quarto canale di intermediazione per raccolta premi), registrando un incremento del 5,7%
rispetto all’anno precedente; le polizze di ramo I sfiorano il 55% della raccolta totale del canale e costituiscono il 10% del volume premi afferenti a tale ramo.

Il secondo canale di intermediazione risulta essere quello relativo ai consulenti finanziari abilitati, con una quota di mercato pari al 16% e un volume premi di € 5,1 mld (+29,4% rispetto al I trimestre 2024), di cui € 3,3 mld relativi a polizze unit-linked (il 32% dei premi di ramo III). Le polizze di ramo I rappresentano essenzialmente la restante quota di mercato del canale e costituiscono il 9% del volume premi afferenti a tale ramo.

Il terzo canale di intermediazione per raccolta premi è quello relativo agli agenti, con una quota di mercato pari al 12% e un ammontare di € 3,8 mld (+4,3% rispetto al I trimestre 2024), prevalentemente relativi a polizze di ramo I (il 13% dei premi di tale ramo). Le polizze di ramo IV, seppur ancora scarsamente commercializzate in Italia, sono state vendute principalmente da questo canale (il 70%).

La vendita diretta a distanza e Broker nel I trimestre 2025 hanno contabilizzato un volume premi complessivo di € 0,4 mld, di cui € 0,3 mld relativo a polizze di ramo I.