Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La liquidità non investita non è mai la scelta ottimale. Ma se anche Warren Buffett va in pensione con 350 miliardi di dollari di denaro liquido vuol dire che avere il cash in portafoglio un senso ce l’ha. Potenzialmente è una buona notizia per gli italiani, che secondo gli ultimi dati Abi aggiornati a marzo hanno 1.803 miliardi di euro di depositi liquidi. Ma è anche vero che c’è liquidità e liquidità. C’è quella lasciata improduttiva nei conti correnti che, salvo le ovvie necessità per le spese di ogni giorno, è la più ghiotta preda dell’inflazione. E poi c’è la liquidità usata in modo intelligente: un parcheggio remunerato e pronto per essere impiegato in altri investimenti alla prima occasione utile.
In Italia l’allarme è già scattato. L’ultimo alert arriva dalla Cgia Mestre che ha lanciato un vero e proprio Sos occupazione. Le proiezioni demografiche indicano che, entro i prossimi dieci anni, la popolazione in età lavorativa presente nel Paese, ovvero quella che rientra nella fascia tra 15 e 64 anni, diminuirà di quasi 3 milioni pari al -7,8%. All’inizio del 2025 questa platea contava 37,3 milioni di persone e si prevede che nel 2035 scenderà fino a 34,4 milioni. Un calo attribuibile alla crisi delle nascite che, se abbinata al prossimo arrivo della pensione per raggiunti limiti di età di un consistente gruppo di baby boomer (ovvero i nati negli anni 60 del secolo scorso), rischia di creare una forte riduzione del numero di lavoratori. Per analizzare il fenomeno MF-Milano Finanza ha chiesto alla società di consulenza Smileconomy una simulazione sui tassi di sostituzione attesi età per età: da chi si affaccia oggi al mondo del lavoro fino a chi è prossimo alla pensione, sia per dipendenti che per i lavoratori autonomi.
Due ricette per la previdenza complementare. Da una parte l’iscrizione automatica dei lavoratori tramite nuove finestre di silenzio assenso. Dall’altra la possibilità per i lavoratori di scegliere liberamente dove destinare il trattamento di fine rapporto (tfr) e il contributo datoriale: ai fondi di categoria oppure a quelli aperti disponibili sul mercato. «Solo così si crea vera concorrenza tra gestori e si stimola un miglioramento della qualità e dei costi dei prodotti», spiega a MF-Milano Finanza Ugo Loeser, amministratore delegato di Arca Fondi Sgr. La società, che gestisce il maggior fondo pensione aperto in Italia per patrimonio netto con 5,4 miliardi di euro di masse a fine aprile, è arrivata a fine 2024 a 47 miliardi di masse (con obiettivo 50 miliardi) e punta al milione di clienti.
A giudicare da cure veterinarie, accessori, cibi gourmet e servizi innovativi come wellness, pet-sitting e toelettatura, il modo di dire «vita da cani» merita di finire in soffitta. Negli ultimi quattro anni, secondo l’ultima fotografia del settore condotta da Unioncamere e InfoCamere, il numero di imprese che operano in Italia nei servizi di cura per animali è cresciuto del 32%, con quasi 1.400 nuove attività. Anche le cure veterinarie sono segnalate in forte aumento (+39,4%), a testimonianza di come anche la diagnostica per gli amici a quattro zampe, con costi tutt’altro che risibili, si stia gradualmente affermando. L’ottimo stato di salute del settore è testimoniato dall’edizione 2025 del rapporto Assalco-Zoomark, che prova a quantificare il fenomeno: il valore della pet economy in Italia – 65 milioni di animali domestici in tutto – viene stimato tra 6,8 e 7 miliardi, trainato dal comparto food che da solo vale 3,1 miliardi e che nel 2024 avrebbe registrato un aumento di valore del 3,7%. La progressione è peraltro avvenuta a fronte di un calo dell’1,4% dei volumi: un trend che conferma il progressivo orientamento dei consumatori verso prodotti premium e di qualità elevata.
È in fase di avvio la nuova stagione delle dichiarazioni dei redditi. Quali sono le previsioni per il risparmio previdenziale? MF Milano Finanza ha incontrato Flavio De Benedictis, consulente del Mefop ed esperto di fiscalità della previdenza complementare.
Trenta pagine per mettere nero su bianco risultati, strategie e obiettivi di sostenibilità: è il primo «Sustainability Handbook», firmato Allianz Trade. Non solo un rapporto che rendiconta i traguardi Esg 2024 della compagnia, ma un vero e proprio manifesto che ne racconta la svolta green.
- Le peculiarità di Obiettivo Plus 2032
Zurich ha appena lanciato una nuova proposta, Zurich Obiettivo Plus 2032, soluzione d’investimento che si inserisce nella Linea multiramo Zurich Multinvest. Zurich MultInvest prevede alcune Linee Guidate, ovvero una combinazione predefinita di fondi obbligazionari e azionari o alternativi che si differenziano per la loro composizione, e Obiettivo Plus 2032
va a completare tale gamma. Il cliente potrà investire il proprio capitale mantenendo un elevato livello di protezione, grazie all’investimento in titoli obbligazionari a basso rischio per una durata di 7 anni, a cui si aggiunge l’esposizione ai tre mercati azionari di Stati Uniti, Europa e Giappone, al fine di puntare ai rendimenti attraenti dei mercati sviluppati.
Conti superiori alle attese per Unipol, che ha ribadito la volontà di non superare il 20% del capitale di Bper in seguito all’eventuale esito dell’ops sulla Popolare di Sondrio. La compagnia assicurativa ha chiuso il primo trimestre con un risultato, comprensivo del contributo delle partecipazioni in Bper e Bp Sondrio, pari a 407 milioni di euro (363 mln il dato omogeneo a 2024). L’utile netto consolidato contabile, che non tiene conto dei risultati dei due istituti bancari, è cresciuto del 17,8% a 285 milioni. La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 4,988 miliardi, segnando un miglioramento del 18,8% su base annua. Nel comparto Vita la raccolta diretta ha raggiunto 2,6 miliardi, in miglioramento del 35,5% grazie soprattutto al canale bancassicurativo e alla raccolta apportata da contratti collettivi previdenziali di nuova acquisizione. L’indice di solvibilità consolidato si è posizionato al 218% dal 212% dello scorso dicembre. L’indice di solvibilità era al 277%.
Doppio bonus fiscale sulle misure di welfare aziendale. L’esenzione dall’Irpef dei rimborsi del datore di lavoro ai dipendenti dei canoni di locazione (5mila euro in due anni) è cumulabile ed autonoma con l’esenzione fiscale dei fringe benefit possibile quest’anno per 1.000 euro (2.000 se ci sono figli a carico), potendo riguardare la stessa spesa (canoni di locazione). Lo precisa, tra l’altro, l’agenzia delle entrate nella circolare n. 4/2025 in cui detta le istruzioni sulle novità fiscali della legge n. 207/2024 (legge bilancio 2025) e del dlgs n. 192/2024, sulla tassazione dei redditi di lavoro dipendente.
In caso di malattia e/o infortunio i tributaristi Lapet e naturalmente anche i propri clienti sono tutelati. Un obiettivo che, se da un lato la Lapet continua a voler perseguire per legge, dall’altro e nel frattempo è riuscita a raggiungere grazie alla disponibilità della propria compagnia assicurativa che ha positivamente accolto le istanze dell’associazione. Pertanto, come già aveva preannunciato il presidente nazionale Roberto Falcone nel corso dell’assemblea nazionale dell’8 maggio scorso a Roma: “la compagnia ha garantito che anche in caso di malattia o infortunio del tributarista Lapet eventuali sanzioni saranno coperte dalla nostra polizza assicurativa collettiva, i cui costi sono a carico dell’associazione”. Il sistema di copertura assicurativa Lapet è infatti automatico e gratuito all’atto dell’iscrizione o del rinnovo all’associazione fin dal 2008. Non solo, sottoscritta con primaria compagnia assicurativa a livello mondiale, ha una copertura ad ampio raggio, con un massimale iniziale di un milione di euro. A questo punto dunque, per meglio comprendere le motivazioni che hanno spinto il presidente a cercare questa soluzione “alternativa”, occorre fare un po’ di storia.
Sono giornate intense di incontri e scambi per la prima linea di Mediobanca e per il ceo Alberto Nagel, arrivati a buon punto in vista dell’assemblea del 16 giugno in cui gli azionisti dovranno esprimersi sull’Ops lanciata su Banca Generali. La prossima settimana Nagel sarà a Londra per un nuovo round di incontri con gli investitori istituzionali. E quella successiva sarà a New York, la piazza finanziaria di fondi come Blackrock che dell’istituto ha il 3,5%. Dopo l’incontro con Francesco Milleri come presidente di Delfin (19,8% di Mediobanca), Nagel avrebbe già presentato il progetto di un grande polo italiano del risparmio anche a Francesco Gaetano Caltagirone (7,5%), il giorno successivo all’annuncio dell’Ops del 28 aprile. Qualche interlocuzione ci sarebbe stata anche con Edizione che ha in portafoglio il 2,2%. Non si sarebbe espressa ma è chiaro che guarda con interesse all’Ops perché è anche azionista di Generali, al pari di Delfin (9,9% del Leone) e di Caltagirone (7% circa).
Una bassa adesione, dovuta prevalentemente «alla minore partecipazione al mercato del lavoro». Ma anche quando lavorano «hanno una minore probabilità di iscriversi alla previdenza complementare». A evidenziare le cause dello scarso “appeal” dei fondi pensione tra le donne è il nuovo presidente della Covip, Mario Pepe, in quella che di fatto è la sua prima uscita alla guida dell’Authority: l’audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio. Pepe si è concentrato «sul ruolo della previdenza complementare nell’accrescere la resilienza finanziaria personale come mezzo di contrasto al rischio di violenza economica» fornendo alcuni dati sull’adesione delle donne alle forme “integrative”. Complessivamente a fine 2024 gli iscritti ai fondi pensione hanno sfiorato i 10 milioni, con una netta prevalenza maschile: 61,7% contro il 38,3% di quella femminile.
«Un buon trimestre sia per il Vita che per il Danni dal punto di vista della redditività» con un contributo positivo della bancassurance. È la sintesi fatta dall’amministratore delegato di Unipol, Matteo Laterza, dei risultati dei primi tre mesi della compagnia presentati alla vigilia e che hanno ricevuto il giudizio positivo di diverse case d’affari, spingendo il titolo ancora al rialzo e a nuovi record: ieri ha chiuso in progresso dello 0,44% a 17,26 euro. Tra gli aspetti a cui guarda con interesse Piazza Affari c’è il capitale in eccesso che a fine primo trimestre ammontava a 1 miliardo. Somma che è evidentemente a disposizione per il futuro, ma con quali ambizioni? Per Laterza le opzioni al vaglio sono tre. La prima è «tenerlo come cuscinetto per far fronte a eventuali oscillazioni dei mercati» e al loro impatto sui requisiti di capitale; la seconda possibilità è «finanziare opportunità di crescita organica» per accelerare il piano; infine, nel caso non si perseguisse nessuna di queste alternative, c’è sempre l’ipotesi di distribuire il capitale ai soci
Nuovo attacco informatico ad una piattaforma di crypto valute. Certo, nella lunga lista di aziende crypto vittime di attacchi informatici, ci sono stati casi con perdite finanziarie ben peggiori di quelle subite da Coinbase Global, ma comunque la cifra non è irrilevante. L’azienda stima un impatto economico di circa 400 milioni di dollari, ma la cosa più rilevante è che la vittima è probabilmente la società più influente del settore crypto negli Stati Uniti. Vale a dire: gli hacker sono arrivati all’apice.
La nuova Tabella unica nazionale (Tun, Dpr 12/2025) sulle macrolesioni può di fatto essere retroattiva e applicabile anche fuori dalle materie per le quali è prevista dalla legge (Rc auto e responsabilità sanitaria). Con una recente sentenza (la 11319/2025, del 29 aprile) la Cassazione ha voluto “dire la sua” sul delicato tema del perimetro della Tun, che fissa i valori pecuniari dei danni non patrimoniali da lesioni gravi (tra 10 e 100 punti di invalidità).
«Ci attendiamo ora che inizi la propria attività l’Arbitro assicurativo», ha affermato Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, il 15 maggio scorso nel corso dell’audizione in Senato. Un auspicio che gli italiani titolari di una polizza assicurativa non possono che condividere. A sette anni dalla sua istituzione per legge, l’Arbitro assicurativo non ha ancora visto la luce. L’articolato iter dovrebbe essere ormai agli sgoccioli e non può subire ulteriori ritardi. Il decreto del Mimit n.215 del 6 novembre 2024, con gli attesi criteri di svolgimento dell’attività dell’Arbitro, è entrato in vigore il 24 gennaio scorso. Adesso l’Ivass entro il 24 maggio dovrà emanare le disposizioni tecniche-attuative ed entro il prossimo 9 ottobre un ultimo provvedimento per dichiarare ufficialmente operativo l’Arbitro. Il rispetto dei tempi è quindi nelle mani della stessa Authority presieduta da Signorini.