Con l’aumento dei costi dovuti a fenomeni meteorologici estremi e catastrofi naturali secondo un report di Zurich Insurance diviene urgente un’azione da parte di governi, assicuratori e comunità per costruire in modo collaborativo la resilienza climatica.

Secondo il rapporto, nell’ultimo decennio si sono registrate perdite economiche per 2.000 miliardi di dollari a causa di eventi atmosferici estremi e catastrofi naturali, con un netto aumento negli ultimi anni.

“I devastanti costi umani ed economici inflitti da incendi, tempeste di vento, inondazioni, ondate di calore, siccità e altri eventi meteorologici estremi continueranno ad aumentare, a causa dei cambiamenti a lungo termine dei modelli climatici, della crescente urbanizzazione e della maggiore densità di popolazione nelle aree vulnerabili”, spiega Zurich.

In quest’ottica, la società ha sottolineato il ruolo cruciale dell’assicurazione nell’offrire protezione a famiglie, imprese e governi, aiutandoli a riprendersi finanziariamente dagli effetti delle catastrofi naturali.

“Tuttavia, se la frequenza degli eventi meteorologici estremi continuerà ad aumentare, i premi delle assicurazioni contro le catastrofi naturali dovranno aumentare per riflettere il rischio aggiuntivo. Questo, a sua volta, inciderà sul livello di protezione che i privati e le imprese sono disposti e in grado di acquistare, con potenziali conseguenze sul funzionamento complessivo del mercato”, ha puntualizzato.

Pertanto, per tutelarsi dagli impatti dei crescenti rischi climatici, lo studio suggerisce ai governi e ai responsabili politici di dare priorità alla resilienza climatica attraverso tre azioni complementari:

  1. investire in strategie di prevenzione e riduzione del rischio integrando la resilienza climatica nella pianificazione nazionale, creando centri di competenza e sfruttando la tecnologia e le conoscenze del settore assicurativo per una migliore valutazione del rischio.
  2. migliorare l’accessibilità, l’economicità e la trasparenza del mercato assicurativo sostenendo la consapevolezza del rischio, creando un ambiente normativo che favorisca la concorrenza e l’innovazione e consentendo una tariffazione basata sul rischio per guidare lo sviluppo sostenibile.
  3. sviluppare soluzioni collaborative di condivisione del rischio attraverso partenariati pubblico-privati e modelli di finanza mista per sbloccare gli investimenti privati e condividere l’onere finanziario dei rischi climatici.

Secondo Zurich, ciò può includere la creazione di pool di riassicurazione per distribuire il rischio e migliorare l’accessibilità economica, in particolare nelle aree a più alto rischio, con i mercati privati che fissano il prezzo dei rischi mentre i governi stabiliscono come condividere le perdite dovute alle catastrofi.

Zurich ha concluso il suo rapporto affermando che affrontare ora queste sfide aiuterà a garantire che le società siano meglio equipaggiate per resistere e riprendersi dalle crescenti minacce poste dalle condizioni meteorologiche estreme e dalle catastrofi naturali in futuro.