Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Unicredit preme sull’acceleratore per l’ops su Banco Bpm. Ieri il consiglio di amministrazione della banca ha deciso di anticipare la data dell’assemblea che, oltre ad approvare i numeri del bilancio 2024, dovrà varare l’aumento di capitale a servizio dell’operazione. Inizialmente l’assise era prevista per il 10 aprile, ma il board ha scelto di spostare l’appuntamento al prossimo 27 marzo. La decisione di accelerare viene motivata con la fiducia degli amministratori e del ceo Andrea Orcel sul deal. L’iter autorizzativo, si osserva in Piazza Gae Aulenti, procede speditamente al punto che l’ok della Bce è atteso prima del previsto. Sull’operazione Unicredit-Banco Bpm dovranno esprimersi anche Consob, l’Antitrust europeo, l’Ivass e il comitato Golden Power. Quest’ultimo, dopo la notifica dello scorso 4 febbraio, avrà tempo sino a fine marzo per decidere.
Niente riordino per l’estinzione anticipata dei finanziamenti con cessione del quinto dello stipendio. L’emendamento alla legge di Delegazione europea 2024, firmato da Massimo Garavaglia (Lega), è stato ritirato.
- Prevenzione e controlli regolari solo per il 42% degli over 65 anni
L’indagine Nomisma sulle scelte della popolazione più anziana
Fare controlli regolari e adottare uno stile di vita sano è fondamentale per mantenere una buona qualità della vita anche in età avanzata, ma in Italia sono in tanti gli over 65 che trascurano la prevenzione e le abitudini che favoriscono il benessere fisico e mentale.
Lo dicono i dati raccolti dall’Osservatorio Sanità di UniSalute, svolto in collaborazione con Nomisma, che ha indagato le scelte di salute nella fascia di popolazione più anziana.
Dalla ricerca, condotta interrogando un campione di over 65 e familiari di persone over 65, emerge come solo il 42% faccia prevenzione e controlli regolari per tenere sotto controllo il
proprio stato di salute, nonostante più di uno su tre (37%) dichiari di aver prestato maggiore attenzione.

Sono 4.593 le società benefit esistenti in Italia, con una forte crescita del 27% tra il 2023 e il 2024, anno in cui raggiungono l’1,57 per mille sul totale delle società registrare e il 2% sulle grandi aziende. A livello occupazionale, si contano 217 mila addetti, per un valore della produzione di 62 miliardi di euro. Questi i principali risultati della ricerca di Nativa, il research department il research department di Intesa Sanpaolo, insieme a InfoCamere, l’università di Padova, la Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit, che è stata presentata ieri a Roma davanti al ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso.
Avanza in Parlamento la riforma della magistratura onoraria: al Senato il disegno di legge si prepara a sbarcare in aula dopo l’approvazione in commissione Giustizia nello stesso testo licenziato dalla Camera nel dicembre scorso, con l’astensione delle opposizioni. Atteso da anni, l’intervento normativo prevede stabilizzazione fino all’età pensionabile, tutele previdenziali e assistenziali, malattia, ferie, trattamento di fine rapporto e un inquadramento retributivo aggiornato. L’assemblea di Palazzo Madama sarà presto «chiamata a completare questo percorso di dignità e stabilità», nota il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove (FdI). Resta intanto il nodo previdenziale dei magistrati non esclusivisti, vale a dire dei professionisti che continueranno a svolgere l’attività di avvocato insieme a quella di toga onoraria: c’è un problema di frammentazione dei contributi, a meno di una ricongiunzione molto onerosa di quelli maturati presso la Cassa forense. Il tutto mentre a ottobre entrerà in vigore una norma che aumenterà le competenze dei giudici di pace, ciò che rende ancora più urgente il problema dalla scopertura degli organici riconosciuto da tutte le forze politiche.
![]()