Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Il riciclaggio in Italia vale fino al 2% del pil. Il dato arriva dall’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) di Bankitalia. Analizzando i dati del quinquennio 2018-2022, aggiornati a maggio 2024, nel Quaderno «Il valore dell’antiriciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia» l’Uif spiega che il valore del fenomeno (definito «prociclico», ossia «crescente nelle fasi di espansione e decrescente nella fasi di recessione») ammonta nel periodo di riferimento a 25-35 miliardi, ossia all’1,5%-2% del pil. A livello mondiale, ricorda l’Uif, una stima formulata dal Fmi nel 1998 ipotizzava un valore annuale del riciclaggio compreso tra il 2% e il 5% del pil globale.
Il 2025 si apre all’insegna di una nuova ondata di fermento nel settore del brokeraggio assicurativo con una doppia operazione siglata da GbSapri. La società, che dallo scorso marzo è partecipata al 70% dal fondo di private equity elvetico Brera Partners, ha rilevato lo storico broker Ernesto Solari Assicurazioni, specializzato nel settore del turismo e del comparto siderurgico, cui si è aggiunta l’acquisizione di Seabridge Insurance, broker di Lugano con focus su marine e arte. Arrivano così a tre le operazioni di aggregazione realizzate in pochi mesi da GbSapri che grazie a Ernesto Solari Assicurazioni (gestisce 90 milioni di premi con 13 milioni di ricavi, ovvero di commissioni incassare) e a Seabridge (14 milioni di premi intermediati e 3 milioni di ricavi) raggiungerà un totale di 350 milioni di premi intermerdiati e ricavi complessivi di circa 40 milioni.
Da un po’ di tempo si sosteneva che tutto era stato predisposto per la piena aggregazione con la Banca d’Italia e si lasciava intendere che l’operazione sarebbe stata varata con la Legge di Bilancio, dimenticando però che una normativa ordinamentale mal si concilierebbe con la natura e i vincoli per materia della predetta legge. È stata una manifestazione di leggerezza dare indicazioni di rapida attuazione della concentrazione. I problemi giuridico-istituzionali di una tale operazione d’altro canto non sono semplici e in ogni caso, insieme con il vaglio del governo e quindi del Parlamento, va acquisito anche il parere della Bce, trattandosi dell’ampliamento delle funzioni di una banca centrale nazionale componente dell’Eurosistema. Data la complessità della concentrazione, era quasi scontato che non si sarebbe arrivati all’approdo desiderato in tempi molto brevi, ammesso che tutte le parti coinvolte condividano il disegno. È stato quindi commesso un errore, quantomeno sul piano della comunicazione, dando per imminente l’incorporazione. Ciò ha comportato, per la disillusione, l’accennata dura reazione dei sindacati dell’authority, ai quali verosimilmente sarebbero state date in precedenza indicazioni che prospettavano una tempestiva confluenza nell’istituto di Palazzo Koch.

Dal 2025 gli agricoltori italiani avranno a disposizione un nuovo strumento assicurativo per coprire i rischi conseguenti agli eventi meteorologici avversi che colpiscono le colture agrarie. La bozza di Piano di gestione dei rischi in agricoltura (PGRA) preparata dal ministero dell’agricoltura (Masaf) e attualmente all’esame delle regioni e delle province autonome, introduce le polizze semplificate che indennizzano i danni causati dalle avversità catastrofali (alluvione, siccità, gelo e brina) ed una o più degli altri eventi climatici dannosi, come ad esempio la grandine. L’introduzione delle polizze semplificate, a favore delle quali è prevista una contribuzione pubblica che può arrivare fino al 70% della spesa ammessa, ha richiesto la modifica dei termini di sottoscrizione dei contratti assicurativi per l’anno 2025.
L’impresa affidataria di un appalto ha il dovere di redigere il piano operativo di sicurezza (Pos) nonché di vigilare sulla sua esecuzione in termini antinfortunistici. Così la sentenza 45405/2024 della Cassazione. La Corte di appello di l’Aquila aveva confermato la responsabilità penale in capo al delegato alla sicurezza per il reato di omicidio colposo in concorso con il rappresentante legale, per un infortunio sul lavoro occorso al dipendente di una s.r.l. L’infortunio avveniva durante l’installazione di un ponteggio metallico per il rifacimento di un condominio che aveva appaltato alla s.r.l. l’attività di ristrutturazione. Al delegato alla sicurezza si contestava di aver redatto un piano operativo di sicurezza non adeguato, nonché carente in relazione alle specifiche attività ed alle singole lavorazioni svolte dalla ditta. Avverso la sentenza veniva proposto ricorso per cassazione, con il quale si sottolineava il fatto che il Pos fosse stato correttamente adottato, ma che non fosse stato esaminato dai giudici di merito.
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