Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


Il 2024 doveva rappresentare un anno di svolta nel sistema di gestione del rischio in agricoltura, con l’introduzione di un approccio integrato, snello e veloce nella fase di erogazione degli aiuti pubblici che è stato individuato con specifiche linee guida pubblicate da Agea il 28 settembre del 2023. Il processo però sta andando avanti con difficoltà. La novità principale consiste nell’introduzione della domanda di aiuto automatica: un nuovo strumento previsto con il decreto Masaf 4 agosto 2023 n. 410739 (Gazzetta Ufficiale del 28 settembre 2024, n. 227). La caratteristica fondamentale è di consentire all’amministrazione il versamento ai beneficiari dei contributi pubblici, sulla base delle informazioni disponibili nelle banche dati ufficiali informatizzate (il Sian, la BDN, etc.), senza passare attraverso la procedura dei controlli ex post.
«Siamo a fine campagna 2024 e il sistema non è ancora operativo. In particolare il Piano di gestione individuale del rischio (Pgir), estratto dal fascicolo dell’agricoltore, che doveva essere attribuito a inizio di anno». È quanto spiega a ItaliaOggi Marco Castelli, direttore tecnico nazionale di Coordifesa Italia, sul funzionamento de piano di gestione del rischio. «Dopo un rinvio senza data, i Pgir erano annunciato per inizio settembre, ma ancora non sono operativi». Insomma, conclude Castelli: «Siamo in una empasse notevole».
Banca Generali è fiduciosa sul successo dell’opa su Intermonte, che sarà al centro del nuovo piano triennale dell’istituto: lo ha spiegato l’a.d. Gian Maria Mossa, intervistato dall’emittente Class Cnbc all’indomani dell’annuncio dell’offerta volontaria su Intermonte. Quest’ultima, ha riferito Mossa, «è una boutique che è stata capace di crearsi una nicchia sul mercato rispetto a grandi conglomerati bancari. Tra professionisti ci siamo capiti subito che, mettendo al centro le relazioni con i clienti, si potevano creare grandi sinergie. Ci sono diverse sinergie sul fronte ricavi. Il ritorno degli investimenti sarà importante e significativamente superiore al costo del capitale della banca».
![]()
La trentenne di Padova, professionista del settore della moda e residente a Parigi, era stata colpita alla testa domenica pomeriggio da una statuina di pietra precipitata per dieci metri da un palazzo. Arrivata in condizioni disperate all’Ospedale del Mare, è morta alle 10,45 di ieri dopo due giorni di agonia, nonostante un delicato intervento chirurgico. Si pensa a un tragico incidente domestico, una pista che esclude un lancio volontario o un cedimento della finestra.
![]()