Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

L’Ivass annuncia modifiche al Preventivass, lo strumento voluto dalla legge e gestito da Ivass che serve per confrontare le offerte Rc Auto delle compagnie. In 12 mesi il sistema ha risposto a 40 milioni di interrogazioni, restituendo 85 milioni di preventivi, con un milione di interrogazioni dei consumatori e le altre degli agenti, come previsto dalla legge. «I prezzi effettivamente applicati ai contratti sono però spesso significativamente inferiori a quelli esposti su Preventivass dalla compagnia riguardo lo stesso cliente perché non tengono conto degli sconti applicati dagli intermediari», hanno riconosciuto da Ivass sottolineando che «mancano le garanzie accessorie, come furto o incendio».

La situazione patrimoniale delle assicurazioni è «solida», anche se «non bisogna abbassare la guardia»: lo ha affermato Luigi Federico Signorini, presidente dell’Ivass, durante la relazione annuale sull’attività dell’authority. Sul miglioramento dei dati del settore ha influito la ripresa del comparto Vita, tornato a un utile «significativo», portando a un risultato d’esercizio di 8 miliardi di euro e a un Roe del 10,5%, entrambi sui livelli pre-Covid. Intanto prosegue il buon andamento del comparto Danni: la raccolta è aumentata per il terzo anno consecutivo, mentre crescono le coperture per i rischi diversi dall’Rc auto. Il calo dell’inflazione ha cominciato a produrre effetti sui premi Rca: dall’inizio dell’anno c’è una tendenza al rallentamento, che dovrebbe continuare nei prossimi mesi.

Milano Non nei campi di pomodoro dell’agro di Latina, ma nell’edilizia quasi in centro a Milano. Non tra i braccianti indiani, ma tra gli operai slovacchi. Non nella filiera di «caporali» al servizio di un qualche «padroncino» italiano, ma nella filiera di appalti e subappalti ufficiali di grandi imprese internazionali. Eppure il punto di caduta — letteralmente di caduta l’11 febbraio 2022 per due operai slovacchi precipitati per 18 metri dal tetto dell’ascensore che senza imbragature stavano montando in un edificio in ristrutturazione in viale Monza 2 — è ugualmente spiazzante una volta emerso che lavoravano per una ditta (la slovacca Craft Elevator Sro) sprovvista di valida assicurazione privata per infortuni dei propri dipendenti. Sicché ancora oggi, a due anni dall’incidente nel quale il 56enne Jaroslav Martinka perse la vita e il 28enne Milan Lahky rimase paralizzato con danni cerebrali tali da regredire alla condizione mentale di un bambino di 8 anni, le due famiglie (assistite dagli avvocati Marco Bolchini, Fabrizio Manganiello e Elena Carlini) non hanno visto un euro. Sinora nemmeno dalla comune assicurazione (Zurich) delle altre due grandi società citate quali responsabili civili nel giudizio per omicidio e lesioni colposi: la bergamasca Percassi spa (della famiglia comproprietaria della squadra di calcio dell’Atalanta), che ristrutturava l’edificio appartenente al fondo immobiliare Kryalos sgr, e che è anche indagata come responsabilità amministrativa in base alla legge 231/2001; e la Schindler spa, divisione italiana del colosso svizzero n.2 mondiale degli ascensori, incaricata dalla Percassi di montarli nel palazzo e a sua volta subappaltante in esclusiva dal 2011 tutti i montaggi dei propri ascensori alla slovacca Craft Elevator.
Un quadro «complessivamente sereno», dove la dotazione patrimoniale delle imprese del settore «si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa». A tratteggiare lo stato di salute del comparto assicurativo è il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, illustrando la relazione annuale dell’autorità per le assicurazioni. Sul fronte del ramo Rc auto Signorini constata che, dopo anni di calo, dal 2022 l’inflazione ha spinto verso l’alto i premi della Rc auto e «alla fine del 2023 i prezzi delle polizze erano cresciuti del 7,9% rispetto a un anno prima. La crescita è proseguita nei primi mesi del 2024, ma sta ora rallentando. A maggio — sottolinea — il premio medio è stato pari a 400 euro, un valore, seppure di poco, inferiore a quello del 2019». Una dinamica, secondo il Codacons, del tutto «insufficiente», con i prezzi delle polizze ancora immotivatamente in rialzo
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