Il Gruppo Unipol ha chiuso il 2022 un utile netto consolidato di 866 milioni di euro, in aumento rispetto ai 796 mln dell’anno precedente e in linea con gli obiettivi del piano al 2024.

La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, è salita del 2,4% a 13,645 miliardi.

La raccolta diretta Danni è migliorata del 4,5% a 8,304 miliardi rispetto ai 7.943 milioni di euro raggiunti al 31 dicembre 2021, grazie ai buoni risultati sia del comparto Auto, che registra premi per 3.888 milioni di euro in aumento dell’1,3% rispetto all’esercizio precedente, sia di quello Non Auto, con una raccolta di 4.416 milioni di euro e una crescita del 7,6% rispetto al 31 dicembre 2021.

Il combined ratio lavoro diretto, al 31 dicembre 2022, è pari al 91,0% (93,8% netto riassicurazione), rispetto al 92,5% realizzato al 31 dicembre 2021 (95,0% netto riassicurazione). Il loss ratio lavoro diretto è pari al 62,2% (64,0% al 31 dicembre 2021), mentre l’expense ratio lavoro diretto si attesta al 28,8% (28,5% al 31 dicembre 2021), risentendo di un mix produttivo maggiormente orientato verso prodotti a più elevata aliquota provvigionale, ma anche a più alta marginalità.

Nel settore Vita, il Gruppo ha realizzato una raccolta diretta pari a 5.341 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-0,8%) con i 5.386 milioni di euro registrati nell’esercizio 2021, in un contesto di mercato non favorevole, caratterizzato da alti livelli di inflazione, elevata volatilità dei mercati finanziari e dall’innalzamento dei tassi di interesse. Il mix della raccolta è stato orientato principalmente verso prodotti multiramo coerentemente con una strategia volta alla riduzione dell’assorbimento di capitale e al contenimento del tasso minimo garantito (a fine 2022 il 47% delle riserve ha tasso garantito pari a zero).

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 ammonta a 7.662 milioni di euro (9.722 milioni di euro al 31 dicembre 2021), di cui 6.130 milioni di euro di pertinenza del Gruppo. L’indice di solvibilità è pari a 2 volte i minimi regolamentari, attestandosi al 200% (214% al 31 dicembre 2021),

Unipol Gruppo ha chiuso il 2022 con un utile civilistico di 363 milioni di euro. Sulla base di questo risultato, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta all’Assemblea dei Soci di distribuzione di un dividendo per l’esercizio 2022, in conformità al vigente statuto sociale, pari a 0,37 euro per ogni azione, rispetto ai 0,30 euro per azione del 2021 (+23,3%), per un ammontare complessivo pari a circa 265 milioni di euro, superiore alle previsioni del Piano Strategico.

Sono stati confermati i target assicurativi e finanziari del Piano Strategico 2022-2024 «Opening New Ways» . Il gruppo ha rafforzato l’integrazione dei fattori Esg nel business e l’impegno per la sostenibilità. Inoltre 7,8 milioni di italiani si avvalgono della protezione Welfare (Vita e Salute) del Gruppo Unipol, il 97,7% degli investimenti sottoposti a monitoraggio è Esg compliant (pari a 42,2 miliardi), gli investimenti a sostegno dell’Agenda 2030 sono 1,16 miliardi, in incremento del 34%. Il gruppo comunica l’impegno a ridurre del 46,2% entro il 2030 le emissioni di Scope 1 e 2 legate a consumi elettrici, di gas e delle altre fonti energetiche per tutti gli edifici a controllo diretto e quello a completare il disinvestimento dal carbone entro il 2030.

Per quanto riguarda UnipolSai, l’utile netto consolidato è stato di 651 milioni, in calo dai 723 mln del 2021. La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, si è attestata a 13.645 milioni di euro, in crescita (+2,4%) rispetto ai 13.329 milioni di euro al 31 dicembre 2021. La raccolta diretta Danni, 8.304 milioni di euro, ha registrato una significativa crescita (+4,5%) rispetto ai 7.943 milioni di euro raggiunti al 31 dicembre 2021, grazie ai buoni risultati sia del comparto Auto, che registra premi per 3.888 milioni di euro in aumento dell’1,3% rispetto all’esercizio precedente, sia di quello Non Auto, con una raccolta di 4.416 milioni di euro e una crescita del 7,6% rispetto al 31 dicembre 2021.

Nel settore Vita, il Gruppo ha realizzato una raccolta diretta pari a 5.341 milioni di euro, sostanzialmente in linea (-0,8%) con i 5.386 milioni di euro registrati nell’esercizio 2021, in un contesto di mercato non favorevole, caratterizzato da alti livelli di inflazione, elevata volatilità dei mercati finanziari e dall’innalzamento dei tassi di interesse. In questo scenario, le famiglie italiane si sono concentrate maggiormente sul sostenimento delle crescenti spese correnti riducendo la domanda di polizze vita.