Clienti che presentano rischi simili e comportano costi simili per gli assicuratori, ma pagano comunque premi diversi? Queste pratiche esistono e non sono una novità, scrive l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa) in un “parere di vigilanza” pubblicato venerdì.

Tuttavia, si legge anche che gli strumenti analitici e l’automazione dei processi stanno diventando sempre più sofisticati, le nuove tecnologie come la (cosiddetta) intelligenza artificiale si stanno diffondendo e la disponibilità di dati sta aumentando.

Tutto ciò rende possibile una crescente personalizzazione dei premi assicurativi in base al comportamento e alle caratteristiche delle singole persone, anche al di là del loro “rischio assicurativo”.

In fondo, si legge nel documento, il crescente ricorso a pratiche di differenziazione dei prezzi nel settore assicurativo ha già portato a “attività o studi di vigilanza e regolamentazione” in diversi Paesi. Tra questi, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi e Svezia.

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