Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Ivass torna alla carica sulle polizze dormienti chiedendo alle compagnie di assicurazione, entro il prossimo 16 dicembre, di inviarle i codici fiscali degli assicurati di polizze Vita e infortuni. L’intenzione è di incrociare quelle informazioni con i dati dell’anagrafe tributaria e verificare l’esistenza in vita degli assicurati. In caso contrario le compagnie dovranno attivarsi velocemente per contattare gli eredi e fare in modo che quelle somme vadano ai beneficiari indicati.
È iniziato ieri a Monaco il processo sul caso Wirecard, la società di pagamenti fallita poco più di due anni dopo essere stata colpita dal più grande scandalo finanziario dovuto a una frode in Germania dal 1945.
Markus Braun, l’ex ceo cinquantatreenne che venne arrestato nel 2020, e altri due manager della società sono accusati di frode e manipolazione del mercato. Braun si è presentato in aula insieme ai suoi quattro avvocati difensori, in quella che è stata la sua prima apparizione pubblica dopo oltre due anni, durante i quali ha sempre respinto le accuse, sostenendo di non aver partecipato alla frode e di essere a sua volta vittima di una banda criminale.

Annullato. Addio al contratto d’opera professionale fra l’avvocato e il cliente se il professionista non avvisa l’assistito che può avvalersi della mediazione civile. E ciò benché si tratti della mediazione facoltativa e dunque l’inadempimento del legale non ha conseguenze sulla procedibilità della domanda giudiziale. L’obbligo d’informazione, infatti, risulta in vigore fin dal 20 marzo 2010, data in cui è divenuto operativo il decreto legislativo 28/2010: non è stato toccato dalla sentenza costituzionale 272/12 né dal decreto legge 69/2013 che ha reintrodotto la conciliazione obbligatoria per una serie di controversie.
Patteggiamento per le violazioni privacy. Alcune società belghe (settore media) hanno raggiunto un accordo con il locale Garante della privacy e, senza riconoscimento della loro responsabilità, hanno accettato di pagare 10 mila euro per alcune violazioni della privacy.

corsera

  • Addio Invag, Mediobanca sale in Generali
Si scioglie Invag, la olding nata nel 2007, anche su iniziativa di Mediobanca e che controllava inizialmente l’1,34% delle Assicurazioni Generali (dal 2019 la quota è scesa a circa lo 0,77%). Tra i suoi soci Ferrero, Arvedi, Gavio, Minozzi e Lavazza, oltre alla stessa Piazzetta Cuccia. La cassaforte è arrivata alla scadenza del 31 dicembre 2022 e — come ricostruito da Radiocor — nelle scorse settimane i suoi principali soci hanno definito in un’assemblea straordinaria le modalità di scissione. Mediobanca avrà diritto allo 0,1% delle Generali e porterà così la partecipazione complessiva nel Leone al 12,87%.

  • Adeguamento alla Mifid, il Governo recepisce le semplificazioni Covid
  • Generali, al capolinea il salottino Invag
  • Riforma pensioni, partenza da incentivi e fondi integrativi
Arrivare a Quota 41 secca entro il 2026 al termine di un breve percorso segnato da Quote flessibili. Alleggerire la tassazione sui fondi pensione ed, eventualmente, ricorrere a una nuova fase di “silenzio-assenso” per la destinazione del Tfr alle forme integrative. Innescare un processo graduale per giungere a una separazione delle voci pensionistiche da quelle assistenziali. Calibrare alcuni incentivi per rinviare le uscite. E garantire una “copertura previdenziale” dei giovani, anche attraverso il riscatto agevolato della laurea, e bonus per le lavoratrici madri. Ancora non è uno schema stabile, ma, seppure ancora per grandi linee, per il governo sembrano essere questi i punti di partenza del confronto con le parti per sociali sulla nuova riforma delle pensioni, che scatterà il 19 gennaio. La data è stata fissata mercoledì a Palazzo Chigi al termine dell’incontro tra Giorgia Meloni e i sindacati. L’obiettivo del governo è quello di definire un piano per superare la legge Fornero entro il prossimo autunno, in tempo utile per inserire le prime misure nella prossima manovra e avviare nel 2024 la riforma per giungere al suo completamento prima della fine della legislatura.