Nel corso dell’ultimo “Climate Finance Day” tenutosi a Parigi alla fine di ottobre, tre ong francesi (Oxfam France, Friends of the Earth France e Notre Affaire à Tours) hanno annunciato un’azione legale contro Bnp Paribas, tra i principali sponsor dell’evento, perché considerato il principale soggetto finanziatore dell’industria dei combustibili fossili in Europa.

Le tre organizzazioni denunciano da oltre dieci anni le pesanti responsabilità della finanza nella crisi climatica.

Bnp Paribas è considerato il primo finanziatore globale delle otto principali multinazionali del petrolio e del gas statunitensi ed europee: Total, Chevron, ExxonMobil, Shell, British Petroleum, Eni, Repsol, Equinor, con 43 miliardi di dollari di finanziamenti erogati a sostegno delle attività di queste aziende tra il 2016 e il 2021.

Inoltre, Bnp Paribas si distingue in alcuni settori critici anche dal punto di vista ambientale, come la trivellazione di petrolio e gas nell’Artico, per la quale è il primo finanziatore globale con quasi 6 miliardi di dollari concessi tra il 2016 e il 2021.

Nonostante i richiami della comunità scientifica, Bnp Paribas avrebbe quindi continuato a finanziare le aziende responsabili dello sviluppo di nuovi giacimenti e infrastrutture di petrolio e gas, con evidenti conseguenze dal punto di vista dei costi ambientali. Per avere un’idea delle proporzioni, l’istituto bancario francese ha registrato nel 2020 un’impronta climatica più grande di quella dell’intero territorio francese.