SONDAGGIO EY: PER IL 61% DEI RISK OFFICER EUROPEI È DIFFICILE TRATTENERE LE COMPETENZEdi Anna Messia
L’incertezza finanziaria legata all’aumento repentino dei tassi d’interesse, dopo anni di rendimenti pari a zero, è una novità che i risk manager delle principali compagnie di assicurazione europee dovranno imparare a gestire nei prossimi mesi, insieme alla volatilità che sta caratterizzando i mercati azionari da mesi e alla ripresa dell’inflazione. In cima alle loro preoccupazioni, come emerso dal sondaggio realizzato da EY tra circa 120 chief risk manager delle più grandi compagnie Vita e Danni europee, ci sono però anche questione che agitano i loro sonni. E non si tratta solo dei rischi climatici e della sostenibilità in generale, che secondo il 25% degli intervistati è la priorità numero uno di cui dovranno occuparsi nei prossimi 12 mesi. O ancora dell’aumento della digitalizzazione del settore (19%), dell’attenzione alla strategia (16%) o più genericamente della resilienza operativa (15%).

C’è anche un’altra emergenza che il comparto sembra essere chiamato ad affrontare in questi mesi dopo aver superato la fase più acuta della pandemia. Si tratta della difficoltà a reperire, e soprattutto a trattenere, talenti in aree che sono diventate sempre più strategiche per le compagnie di assicurazione. Secondo il 61% degli intervistati è infatti diventato più difficile rispetto al passato trattenere i talenti, soprattutto in ambito rischio cyber, data analytics, rischi climatici e data security. Figure sempre più richieste non solo in ambito assicurativo e non sempre è facile battere la concorrenza che arriva anche da altre industrie nell’accaparrarsi i migliori professionisti in questi ambiti.

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Fonte: logo_mf