Dall’emergenza climatica alla pandemia non ancora sconfitta, fino alla tragica guerra nel cuore dell’Europa democratica, la corsa dell’inflazione e le difficoltà di approvvigionamento energetico sono i principali fattori dell’attuale crisi globale.

Ne ha parlato il Ceo di Axa, Thomas Buberl, in una recente intervista radiofonica a France Inter, una delle maggiori radio francesi, parte di Radio France

Buberl ha detto che bisogna fare di tutto per evitare la recessione. “Siamo immersi in un contesto multi-crisi che non abbiamo mai visto prima. C’è una crisi geopolitica, una crisi energetica e una crisi sociale che dipendono tutte l’una dall’altra. Dobbiamo fare di tutto per non cadere in recessione dopo un lungo periodo di prosperità, ma sarà difficile”.

Buberl ha ricordato che “A luglio avevamo un’inflazione che si attestava al 6%. Le tariffe assicurative sono aumentate del 2,4%. Il nostro obiettivo è rimanere al di sotto dell’inflazione, ma l’inflazione non è amica di nessuno, soprattutto non è amica delle persone più vulnerabili”.

Il Ceo di Axa ha anche parlato della questione della tassazione degli extra profitti: “È questo il modo migliore per distribuire il potere d’acquisto dei cittadini?”, si è chiesto, aggiungendo che “le aziende sono importanti nel contesto economico-sociale, ed è quindi nel nostro interesse che siano forti e solide”.

Buberl ha infine parlato della transizione di Axa verso investimenti più sostenibili: “Siamo stati la prima azienda a dire addio al carbone nel 2015. Un anno fa abbiamo detto che stavamo riducendo i nostri investimenti nel petrolio e abbiamo ridotto del 70% la nostra esposizione al gas di scisto, considerandolo un’energia di transizione”.