di Riccardo Fioramonti
Sempre più italiani hanno un finanziamento in corso. Dall’analisi dei dati disponibili in Eurisc, il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif, emerge un allargamento della platea di italiani che risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, pari al 46% della popolazione maggiorenne, il 7,6% in più rispetto a un anno fa. Una dinamica favorita anche da un costo del denaro ancora contenuto, che ha contribuito a garantire l’elevata sostenibilità del debito, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio che, nell’ultima rilevazione di Crif, si è attestato all’1,1%, stabile sui livelli più contenuti degli ultimi anni. Per i mutui immobiliari il tasso di default si è attestato allo 0,7% contro lo 0,8% dei prestiti personali e l’1,8% dei prestiti finalizzati. A livello pro-capite, nel primo semestre dell’anno in corso la rata media rimborsata ogni mese è risultata pari a 305 euro (-4,5% rispetto a un anno fa e ben lontana dai 356 euro del 2017), mentre l’esposizione residua -intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere- è stata pari a 31.893 euro, in leggera flessione rispetto alla precedente rilevazione, ma in netto calo rispetto ai 34.114 euro di cinque anni fa. «In questa prima parte dell’anno sia l’importo della rata mensile sia l’esposizione residua risultano in contrazione non solo per la tendenza degli italiani a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minor incidenza dei contratti di mutuo all’interno del portafoglio delle famiglie a vantaggio dei prestiti di piccolo importo», ha commentato Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di Crif.

L’incidenza dei mutui, in costante calo, oggi rappresenta il 20,2% del totale dei finanziamenti attivi, mentre sono i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, a risultare la forma di finanziamento più diffusa, con una quota superiore al 50% del totale.(riproduzione riservata)
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