Banca Generali conferma la politica dei dividendi e archivia il secondo trimestre con un utile di 63 milioni di euro, in crescita del 15,2% rispetto ai 54,7 milioni dello stesso periodo 2021. Ha battuto le previsioni (147,1 milioni) anche il margine di intermediazione risultato pari a 153,7 milioni sceso del 20,3%. Nel trimestre si è registrata una attesa forte contrazione delle commissioni variabili a causa dell’andamento negativo dei mercati (1,9 milioni contro i 54 milioni dello scorso anno) parzialmente compensata dal rialzo del margine d’interesse per l’aumento dei tassi (29,3 milioni, +32,3%) e delle commissioni nette ricorrenti (111,4 milioni, +2,9%). Il risultato operativo ha toccato i 93,7 milioni superando il consenso di 86,2 milioni. Al 30 giugno il Cet1 ratio si è attestato al 15,2% e il total capital ratio al 16,3%, ben oltre i requisiti minimi richiesti dalle autorità. Il primo semestre si è chiuso con un utile netto consolidato di 131,3 milioni, che si raffronta con i 190,1 milioni dello scorso anno (-31%). Le masse totali di Banca Generali a fine semestre sono salite dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente attestandosi a 80,9 miliardi.
Il totale delle masse gestite a fine giugno 2022 di Azimut Holding raggiunge i 52,1 miliardi di euro. Il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 81,2 miliardi (+7%), con un’incidenza del business internazionale pari al 44%. Il patrimonio totale medio è cresciuto del 19% rispetto all’anno precedente e si attesta a 82,6 miliardi di euro. Nel segmento private markets, Azimut ha continuato il suo percorso di forte crescita con gli asset in gestione che hanno superato i 6,0 miliardi a luglio 2022, anche grazie all’ultima acquisizione di una quota di minoranza (il 20% circa) in RoundShield Partners. Il notevole incremento dei ricavi totali di Azimut Holding è principalmente attribuibile all’aumento del +21% delle commissioni di gestione ricorrenti, che ammontano a 552,3 milioni e rappresentano l’83% dei ricavi totali. L’utile operativo è cresciuto del 19% a 276,0 milioni, mentre l’utile netto ammonta a 201,7 milioni nonostante il minor contributo delle commissioni di performance rispetto all’anno precedente.