Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Se le novità contenute nel disegno di legge sulle liste del board presentato dai senatori Luciano D’Alfonso (Pd), con cofirmatario tra gli altri Emiliano Fenu (M5S) divenissero subito operative, l’attuale group ceo di Generali, Philippe Donnet non potrebbe più essere indicato dal consiglio delle Generali come prossimo amministratore delegato del gruppo assicurativo di Trieste, così come pure l’attuale presidente, Gabriele Galateri di Genola non sarebbe più ripresentabile al vertice dalla lista del consiglio.
Assoreti muove un altro passo verso l’obiettivo di 1000 miliardi di euro di patrimonio entro il 2025, annunciato durante l’ultima edizione del Salone del risparmio di Milano. Alla fine del terzo trimestre, ha comunicato l’associazione di categoria delle reti di consulenti in una nota diffusa ieri, il patrimonio totale ha raggiunto quota 756,8 miliardi, con una crescita annua del 20,1% e dell’1,6% rispetto al precedente trimestre.
L’84,3% (+1% anno su anno) delle masse, 638,3 miliardi, è rappresentato dalla componente finanziaria, assicurativa e previdenziale : all’interno di questa quota il 70,5% del portafoglio rientra in prodotti di risparmio gestito (533,5 miliardi), mentre 104,8 miliardi (13,8%) sono riconducibili alla componente amministrata. In lieve aumento annuo la liquidità, che a fine settembre ammontava a 118,5 miliardi (15,7% del portafoglio, con una contrazione nell’incidenza pari all’1%).
Il private equity italiano inizia il quarto trimestre in crescita, così come aveva concluso il terzo. Nel mese di ottobre l’Osservatorio Pem di Liuc Business School, realizzato con il contributo di Deloitte, Eos Im, Fondo Italiano d’Investimento Sgr, Will&Emery, Value Italy Sgr e Unicredit, ha censito 33 nuovi investimenti, che portano il totale da inizio anno a 299 deal, appena uno al di sotto della storica soglia dei 300. Nel periodo gennaio-ottobre 2020, comunque piuttosto positivo per l’industria, le operazioni erano state 195 (incremento annuo vicino al 53%).
Il gruppo Crédit Agricole Italia, guidato da Giampiero Maioli (il perimetro incorpora, fra gli altri banca, leasing, assicurazioni e asset management con Amundi), ha registrato un risultato netto aggregato al 30 settembre scorso di 789 milioni (+43% anno su anno), di cui 603 milioni di pertinenza della holding francese Crédit Agricole. Tale risultato non tiene peraltro conto del badwill da oltre 330 milioni derivante dall’acquisizione del Creval. La sola banca in Italia ha chiuso i primi tre trimestri con un utile netto consolidato di 343 milioni, più che raddoppiato rispetto al 2020 sempre al netto delle componenti straordinarie legate all’opa su Creval. Il livello di liquidità (Liquidity Coverage Ratio, Lcr) era al 249% a fine settembre, con un Total Capital al 16,3%. L’indicatore sui crediti in sofferenza, l’Npe ratio netto, è migliorato al 2,7% con coperture in aumento al 54%. Il costo del credito si è attestato a 47 punti base.
  • Profitti Mediolanum a 375 mln (+50%)
Se ne era parlato mesi fa e ieri, per la prima volta, l’ad di Banca Mediolanum ha confermato di aver avuto in passato contatti per una fusione con Mediobanca. Durante la conference call per presentare i conti, Massimo Doris ha spiegato che «l’ad Alberto Nagel mi aveva fatto questa proposta più di un anno fa e ci eravamo incontrati e sentiti al telefono. L’ho ringraziato e ho apprezzato che ci vedesse come un partner ideale, ma gli ho spiegato che intendevamo stare da soli». Banca Mediolanum ha archiviato i primi nove mesi dell’anno con un utile netto in crescita del 50% su base annua a 375,8 milioni, «grazie all’effetto di mercato e al contributo di tutte le principali linee di ricavo». Nei tre trimestri le commissioni nette hanno toccato un valore di 716,2 milioni (+14%). Anche il margine d’interesse si è incrementato dell’11% a 197 milioni.

La più recente versione del disegno di legge di bilancio per il 2022 contiene una misura che va incontro alle esigenze degli allevatori di bovini da carne e di suini: potranno beneficiare per tutto il 2022 dell’aumento della percentuale di compensazione dell’iva zootecnica applicata alle operazioni di vendita degli animali vivi. Si utilizzerà l’aliquota del 7,7% per i bovini e dell’8% per i suini che assicurerà un gettito interamente trattenuto dalle imprese zootecniche, in virtù del regime speciale Iva. In base a quanto dichiarato dal ministro Stefano Patuanelli durante una recente informativa al Senato del 4 novembre scorso, la manovra sulla percentuale di compensazione vale 74,5 milioni di euro per le imprese beneficiarie.
L’equo compenso è un diritto del professionista e non è accettabile che la Pubblica amministrazione possa emettere bandi senza prevedere un corrispettivo per l’incaricato. Con queste parole si apre la nota diffusa ieri da ProfessionItaliane. Proteste dal consiglio dell’ordine degli avvocati di Roma, che ha vinto il ricorso contro il bando del Mef ma non per tutte le motivazioni che lo stesso Coa aveva avanzato: «Un conto», le parole del presidente dell’ordine di Roma Antonino Galletti, «è riconoscere la facoltà dell’avvocato di difendere anche pro bono in ossequio anche alla funzione sociale che riveste l’avvocatura, altro è riconoscere che i cosiddetti contraenti forti come amministrazioni, banche ed assicurazioni possano imporre, come nei fatti avviene, le proprie condizioni ai professionisti più fragili, in concreto “costringendoli” a lavorare gratis col miraggio di qualche futuro beneficio».
L’approvazione dell’emendamento al decreto crisi d’impresa (dl 118/2021) ha nuovamente prorogato l’obbligo di nomina degli organi di controllo nelle società a responsabilità limitata, prevedendo l’applicazione dei nuovi parametri economico patrimoniali solo a decorrere dall’approvazione dei bilanci relativi al 2022, ovvero con approvazione degli stessi da parte delle assemblee che si terranno nel 2023. Si tratta dell’ennesimo rinvio, in considerazione che il primo slittamento risale addirittura al 2019.
Una platea di circa 245.000 avvocati iscritti alla Cassa forense, che presumibilmente calerà, a causa del maggior numero di cancellazioni dagli Albi, frutto (anche) della migrazione di molti legali nella pubblica amministrazione, circostanza, questa, che renderà, perciò, ineludibile, dopo che gli attuari avranno tracciato i nuovi scenari della professione e le conseguenti linee reddituali e di speranza di vita (soprattutto con riferimento al panorama post-pandemico), intavolare, «in tempi relativamente brevi», una riforma strutturale del sistema previdenziale della categoria.
Partite Iva in crescita del 180% grazie al commercio online dei soggetti non residenti nel terzo trimestre 2021. È questo il trend delineato per le aperture di nuove partite Iva, che tra luglio e settembre di quest’anno si attestano complessivamente a 107024. Stando all’aggiornamento delle stime pubblicate ieri dall’Osservatorio sulle partite Iva del Ministero dell’economia e delle finanze, i numeri sarebbero in crescita con un +1,4% complessivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I professionisti dello studio associato non sono tenuti a versare il premio Inail. Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 33203 del 10 novembre 2021, ha respinto il ricorso dell’istituto. L’Inail ha presentato ricorso al Palazzaccio insistendo sull’esistenza dell’obbligo assicurativo.
Dietrofront dell’Agenzia delle entrate sulle soglie di spesa delle unifamiliari. Per l’edificio posseduto da un unico proprietario, composto da più unità abitative e da pertinenze, il limite di spesa, per i lavori che fruiscono del 110%, resta quantificabile per la sola unità residenziale. Con risposta 765/2021 l’Agenzia ha corretto quanto affermato con risposta 568/2021 dello scorso 30 agosto, avente il medesimo oggetto, eliminata dal sito delle Entrate, concernente i tetti di spesa detraibili per edifici unifamiliari ai fini della fruizione del 110%, di cui all’art. 119 del dl 34/2020.

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  • Opzione donna, l’età resta a 58 anni
Confermata la proroga di un altro anno di «opzione donna», l’anticipo pensionistico rivolto alle lavoratrici dipendenti e autonome. E viene confermata con le regole attuali, cioè 58 anni (e almeno 35 di contributi) per le dipendenti e 59 per le autonome. Salta quindi la prima versione della manovra firmata Draghi-Franco che innalzava l’età pensionabile a 60 anni per le prime e 61 per le seconde. Spostato invece al 2023 l’incremento di 52 milioni di euro annui delle risorse per il Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere. Prorogato di altri due anni anche il contratto di espansione, lo scivolo pensionistico fino a 5 anni per le aziende con minimo 50 dipendenti che prevede un turn over con un’assunzione ogni tre uscite di lavoratori. Confermata anche quota 102 (64 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi) ma solo per il 2022. Prorogato a fine 2022 anche l’Ape sociale per alcune categorie di lavoratori e per i lavori gravosi vengono aggiunti anche maestre e maestri di asilo e scuola primaria, portantini, estetiste. Infine, ci sono anche 20 milioni di euro in più dal 2022 per le retribuzioni dei dirigenti scolastici, i presidi, vista «la complessità e la gravosità delle attività che sono chiamati a svolgere».

  • Clima e post Covid nuove sfide per gli Attuari
Il post-pandemia, il rischio climatico e la transizione demografica nell’era della globalizzazione. Così come per la politica e il sistema economico, sono queste le nuove sfide con cui contano di mettersi alla prova gli Attuari. Che ieri a Roma si sono confrontati nella prima tappa della tre giorni di lavori del loro XIII congresso nazionale straordinario dal titolo «Innovazione tecnologica e rischi sistemici: l’Attuario valutatore globale dell’incertezza». Un evento che ha visto oltre 1.170 partecipanti, provenienti dal mondo delle professioni, dai principali enti pubblici e dalla politica. «L’attuario guarda ai nuovi rischi, anche sistemici, non più limitati ad una singola entità, società, fondo o compagnia, ma estesi a gruppi, collettività, Paesi, Continenti», come ad esempio «il rischio climatico», ha detto la presidente del Consiglio nazionale degli Attuari, Tiziana Tafaro.
  • Il governo ai sindaci: arriva la riforma delle responsabilità e dell’abuso d’ufficio

Handelsblatt

 

  • Allianz aumenta l’utile nonostante i danni delle inondazioni – utile operativo record in vista
L’assicuratore supera le aspettative degli analisti grazie alla sua divisione fondi. Tuttavia, c’è ancora la minaccia di miliardi di euro di spese negli Stati Uniti.