Tempeste e nubifragi in aumento: sono evidenti anche in Italia gli effetti dei cambiamenti climatici al centro della conferenza Onu di Glasgow Cop26.

Secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), in riferimento all’allerta arancione su parte di Lazio, Campania, Molise, Abruzzo e Sardegna a causa del ciclone Poppea, nell’ultimo mese fenomeni naturali come tempeste di vento, nubifragi, grandinate e tornado sono più che raddoppiati (+107%), facendo salire il conto dei danni in città e in campagna. Dall’inizio dell’autunno si contano lungo tutta la Penisola quasi 7 eventi estremi al giorno.

A pagare un conto salato in questa stagione è l’agricoltura dove sta per concludersi la vendemmia ma è iniziata la raccolta delle olive e nei terreni bisogna effettuare le tradizionali semine primaverile ostacolate dal maltempo.

Eventi atmosferici come tempeste e nubigragi diventano più frequenti e violenti

La Coldiretti sottolinea come l’eccezionalità degli eventi atmosferici sia ormai diventata la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi. Tra perdite della produzione agricola nazionale e danneggiamenti a strutture e infrastrutture nelle campagne, Coldiretti stima per il comparto danni a oltre 2 miliardi di euro a fine 2021.

Alla perdita del raccolto stagionale infatti si aggiungono in molti casi danni destinati a durare nel tempo come per le piantagioni di agrumi spazzate via dalla furia delle acque in Sicilia per le quali occorreranno anni prima che possano tornare a produrre.

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