Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Il deficit di conoscenza sull’educazione finanziaria e assicurativa rende l’Italia più fragile e meno protetta a shock improvvisi. Lo ha affermato ieri Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, alla Giornata dell’Educazione Finanziaria 2021, sottolineando le poche sottoscrizioni di assicurazioni Danni in Italia, a partire dalle polizze contro i rischi climatici.
L’accordo bancassicurativo con Cattolica Assicurazioni va molto bene. Nell’ultimo anno c’è stata una forte accelerazione sull’impulso di nuovi prodotti creati su misura per le banche di credito cooperativo di Iccrea. L’intenzione del gruppo bancario, se si troveranno le condizioni, è quindi di rinnovare per altri 5 anni l’alleanza con la compagnia di Verona che, nel frattempo, è entrata nell’orbita delle Generali. La partnership scade a dicembre 2022 e c’è tutto il tempo di muoversi con calma per valutare altre eventuali opzioni. Per questo il gruppo Icrrea ha dato mandato a Kpmg di tracciare una stima puntuale del valore delle società assicurative partecipate con Cattolica.
L’Italia entra ai vertici dell’associazione Europea degli Attuari. Giampaolo Crenca, presidente Isoa e past president del Consiglio Nazionale degli Attuari, siederà per il prossimo triennio nel Board dell’Actuarial Association of Europe (Aae). Un’associazione che, in questi mesi, si trova ad avere un ruolo importante in diverse partite che coinvolgono il settore assicurativo, dalla revisione di Solvency II ai nuovi principi contabili Ifrs17, come pure sulla necessità di riuscire a gestire i crescenti rischi catastrofali e sistemici.
Assiteca accelera sulla digitalizzazione. Il più grande broker assicurativo italiano quotato a piazza Affari presenterà il nuovo business plan a gennaio 2022. In preparazione del prossimo appuntamento con gli investitori il gruppo, presieduto da Luciano Lucca, nelle scorse settimane ha chiamato al lavoro i consulenti di EY.
Mediobanca convoca l’assemblea che il 28 ottobre dovrà decidere sulle modifiche statutarie presentate da Delfin e sulla controproposta formulata dal cda. Il vertice è stato convocato ieri e per il deposito delle azioni ci sarà tempo fino al prossimo 22 ottobre. Altro fronte che si conferma molto caldo nella Galassia è quello di Generali. Ieri è stato annunciato un nuovo acquisto da parte di Francesco Gaetano Caltagirone che, tra il 6 e il 7 ottobre scorsi, si è portato al 6,56% grazie all’acquisto di 1,5 milioni di azioni pari allo 0,09% del capitale sociale della compagnia triestina
Secondo le rilevazioni di Bankitalia, in agosto i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dell’1,8% su base annua, a fronte del +2,1% di luglio. I prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,7%, in linea con il +3,8% del mese precedente, mentre quelli alle imprese sono saliti dell’1,2% (+1,8% a luglio).

Per beneficiare del sismabonus acquisti l’asseverazione con cui il tecnico attesta la riduzione delle classi di rischio sismico può essere presentata al più tardi entro la data di stipula del rogito dell’immobile oggetto degli interventi. L’attestazione di conformità degli interventi non deve necessariamente essere depositata entro il rogito notarile.
Cala il reddito delle famiglie italiane: insieme alle spese crollano anche le richieste di rimborso. Una diminuzione che interessa sport, scuola e salute, con visite mediche e interventi non urgenti rimandati, toccando complessivamente i quasi 2.700 euro in meno per ogni unità familiare. Questi alcuni dei dati estrapolati dalle dichiarazioni dei redditi 2021 e resi noti dalla Consulta Nazionale dei Caf nella giornata di ieri.

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  • Generali, Caltagirone al 6,56%
Francesco Gaetano Caltagirone, tramite Fincal ha acquistato 1,5 milioni di azioni il 6 e il 7 ottobre scorsi, pari a circa lo 0,09% del capitale sociale, salendo così al 6,56% del gruppo triestino.

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  • Le proposte di Cimbri per Bper-Pop Sondrio ancora senza risposta
A un mese e mezzo dalla scadenza dei tempi di legge perché la Popolare di Sondrio diventi una spa, i 160 mila soci locali si agitano, ma il primo azionista (da maggio Unipol, ormai al 9,5%) è una sfinge. Per ora, tuttavia, le offerte dei bolognesi, che paiono disposti a fare di Sondrio la capitale del polo lombardo di Bper e garantire una governance relativamente autonoma alla futura spa bancaria, sarebbero cadute nel vuoto. L’incontro per rompere il ghiaccio, a fine primavera, l’hanno avuto l’ad di Unipol, Carlo Cimbri, e l’ad di Bps, Mario Alberto Pedranzini. Nell’occasione il leader dei bolognesi, che punta all’integrazione tra Bper e Bps, avrebbe proposto di insediare a Sondrio una futura direzione generale lombarda del polo unito, e di mantenere il cda locale, per il possibile rinnovamento dei vertici di Bps. A questo punto Unipol rimane alla finestra, in attesa dell’assemblea straordinaria, che il cda a Sondrio potrà convocare solo dopo l’ok Bce al nuovo statuto da spa. Il 30 settembre è stata inviata a Francoforte l’ultima bozza, in cui Bps ha espunto l’assegnazione del voto maggiorato a chiunque tenesse le azioni nei prossimi due anni.

  • Cattolica, Opa Generali ferma al 37% ma i grandi soci valutano l’adesione