Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

L’informativa annuale agli aderenti sullo stato dell’arte della loro posizione individuale e sull’andamento della gestione finanziaria rappresenta per le forme pensionistiche complementari un importante momento di comunicazione e di dialogo con i propri iscritti. Al contempo il risparmiatore previdenziale può essere stimolato ad accrescere il proprio bagaglio conoscitivo e ad assumere un atteggiamento attivo e consapevole nei confronti del proprio percorso di integrazione pensionistica.
Il Covid 19 rappresenta un punto di non ritorno avendo inciso in maniera profonda nella struttura stessa del sistema economico e sociale italiano. Tra i diversi profili su cui si determina un forte impatto c’è quello del welfare sia in considerazione dell’incremento esponenziale del debito pubblico, sia per i trend demografici accentuati (si pensi all’ invecchiamento della popolazione e alla bassa natalità), sia, ancora, per i nuovi bisogni emersi soprattutto in termini di protezione e assistenza.
Quanto sono Esg i gestori specializzati sui private market? In un momento in cui l’attenzione è puntata ad analizzare i profili di sostenibilità dei fondi tradizionali, Prometeia ha spostato il focus sul mercato in forte crescita degli operatori alternativi che investono in asset non quotati nei mercati, ovvero immobiliare, private equity, infrastrutture e debito privato, compresi i fondi di fondi.
Le cinque protagoniste del risparmio gestito italiano resteranno single a lungo? Il risiko dell’asset management scalda in piena estate anche le sale operative dopo che diversi analisti sono tornati a puntare l’attenzione sull’M&A sulla scia delle possibili mosse di Mediobanca, decisa a crescere ancora in questo business e con rumors di mercato che la indicano in pole position per DB Financial Advisors (Deutsche Bank), struttura con oltre mille consulenti finanziari, masse per 16 miliardi di euro e una valutazione potenziale di 350-400 milioni.
La situazione molto fluida del risiko bancario che va tenuta in conto, sia per l’accordo strategico con Banca Mps in scadenza a fine 2030, sia per la presenza nel suo capitale del Banco Bpm come primo socio (19,4%), non complica più di tanto questo momento la vita ad Anima Holding.
Sarà un anno d’oro per Azimut. La società del risparmio gestito ha alzato le previsioni di utili ma al presidente e fondatore Pietro Giuliani non basta. «Gli italiani fanno fatica a capirlo, ma è il momento di investire sulla economia reale, anche perché prima o poi le banche centrali suoneranno la fine della ricreazione», spiega in questa intervista a ClassCnbc. In cui torna a ipotizzare alleanze per Azimut in Italia, ma solo se il mercato riconoscerà al titolo una valutazione diversa.
Da qualche anno Google pubblica un «Rapporto sulla Trasparenza» in cui sono raccolte tutte le segnalazioni di presunte violazioni delle norme sul copyright/diritto d’autore e le connesse richieste di rimozioni dei link dai siti e dalle piattaforme sospetti di pirateria informatica. Ebbene l’ultimo Rapporto tali richieste ammontano complessivamente alla cifra spaventosa di oltre 5,2 miliardi, originate a seguito delle rivendicazioni di oltre 262.000 detentori di diritti. Nel Rapporto Google spiega anche come si attiva per processare ogni singola istanza rinviando tra l’altro, con uno specifico link, all’interessantissimo data base Lumen che è un progetto del Berkman Klein Center for Internet e Society di Harvard.
Dopo quasi 20 anni ai vertici di Goldman, Costamagna ha smesso di essere un banker nel 2006 e da allora ha esplorato ben altre latitudini del tessuto produttivo. Come amministratore di società del calibro di Luxottica, Bulgari o Salini Impregilo, come advisor di numerose operazioni di m&a e, più di recente, come investitore tramite la CC Soci la boutique da lui presieduta che conta un team di una decina di persone. Proprio in quest’ultimo ruolo oggi sta giocando l’ultima partita in ordine di tempo, in tandem con Alberto Minali.
Cardif Vita InvestiPir Bnl Crescita Italia è un piano individuale di risparmio a lungo termine costituito attraverso una assicurazione sulla vita. Quest’ultimo elemento presenta la caratteristica della partecipazione agli utili e di una componente unit linked, a vita intera e premio unico. La soluzione presa in esame si basa sul destinare il premio versato per il 10% nella gestione separata CapitalVita mentre il restante 90% sarà convogliato nel fondo interno Bnpp Moderate Focus Italia (in alternativa è a disposizione anche il fondo Bnpp Paribas Equity – Focus Italia). Il prodotto, come dice il nome stesso, offre l’opportunità di beneficiare dell’esenzione fiscale riconosciuto ai Piani di Risparmio (Pir) a lungo termine.
Axa Mps Personal Life è un contratto di assicurazione sulla vita a prestazioni rivalutabili che, mediante il versamento di un premio unico e degli eventuali premi aggiuntivi, consente a ciascuna ricorrenza annuale di polizza, se l’assicurato è in vita, la liquidazione periodica delle rivalutazioni maturate nell’anno precedente. Si tratta quindi di un prodotto molto semplice, dove il punto di forza è rappresentato dallo stacco annuo della cedola, in base a quanto ha restituito al netto dei costi il motore finanziario sottostante. Che a sua volta non prevede elementi di complessità, in quanto la performance è totalmente imputabile all’andamento della gestione separata Mpv12.
- Allianz si allarga in Cina
Allianz Insurance Asset Management ha ottenuto la licenza in Cina, ricevendo l’autorizzazione a operare dalla China Banking and Insurance Regulatory Commission e diventando così la prima società di asset management assicurativo ad azionariato interamente straniero a essere autorizzata nel paese.

Al decollo gli incentivi ecobonus anche per le autousate. Dal 2 agosto si potrà prenotare l’incentivo per acquistare veicoli con basse emissioni. Lo ricorda in una nota il ministero dello sviluppo economico.
Il programma prende il via dopo il rifinanziamento con 350 milioni del fondo automotive.
Le nuove risorse sono state approvate con la legge di conversione del decreto Sostegni bis (legge 105/21) che, come detto in precedenza ha riattivato il fondo automotive per l’acquisto di veicoli a basse emissioni di CO2. Rispetto al passato la novità principale riguarda lo stanziamento di 40 milioni euro dedicato alle auto usate, benzina o diesel, di classe Euro non inferiore a 6 ed emissioni fino a 160 g/km di CO2.
Un primato per Allianz: conta la prima società di asset management assicurativo ad azionariato totalmente straniero ad operare in Cina. Senza un partner locale. Allianz Insurance Asset Management (Allianz China Iamc) ha ricevuto la licenza per operare nell’ex Impero di Mezzo rilasciata dalla China Banking and Insurance Regulatory Commission (Cbirc). Ha un capitale registrato di 100 milioni di renminbi (Rmb). Il quartier generale è nella capitale cinese, a Pechino.

- Ora brucia anche la Sicilia Cento roghi paura a Catania
Nella Sicilia assediata dalle fiamme, con temperature fino a 40 gradi, ottocento ettari in fumo e roghi da Palermo a Ragusa, da Messina a Trapani, Catania ha avuto la sorte peggiore, travolta da una trentina di incendi che hanno ridotto in cenere interi lidi, con ombrelloni e sdraio in fiamme e bagnanti che si sono riversati in strada. Oltre 70 gli sfollati dalle case, 540 i focolai in tutta la provincia. Sospesi per due ore i voli all’aeroporto internazionale di Fontanarossa. Nei prossimi giorni potrebbe andare ancora peggio: la Protezione civile regionale ha diffuso un avviso di allerta rossa per rischio incendi e ondate di calore di livello massimo oggi e domani, con temperature fino a 39 gradi.

- Istat: il Pil accelera a giugno +4,8 la crescita acquisita nel 2021
Crescita molto sopra le attese del pil nel secondo trimestre 2021: +2,7% rispetto al trimestre precedente e +17,3% sullo stesso trimestre del 2020. Il dato – molto sopra le ultime stime di due settimane fa – si confronta con il modesto rialzo dello 0,1% del primo trimestre e sul drammatico -12,8% del 2020 (con una giornata di lavoro in più), il trimestre peggiore da 70 anni per il lockdown duro. L’Istat rileva che nel trimestre è rimasto stazionario il valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, mentre c’è stato un aumento sia in quello dell’industria che dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita del pil (che significa il valore di crescita che si registrerebbe anche in caso di crescita nulla nella seconda metà dell’anno) per il 2021 è pari a +4,8%.
- Migliorano i tempi di pagamento ai fornitori: -2,3% i ritardi gravi
I tempi di pagamento dei fornitori da parte delle imprese sono un interessante cartina di tornasole dello stato di salute della nostra economia. Ebbene, a confermare la ripresa rilevata dall’Istat nel secondo trimestre dell’anno ci sono anche i dati dello studio di Cribis aggiornato al 30 giugno scorso, che registra nel secondo semestre dell’anno un miglioramento nei tempi di pagamento. Il parametro più significativo per valutare la salute delle aziende, spiegano dalla società, è quello sui ritardi cosiddetti «gravi», ovvero superiori ai 30 giorni. Anche se il dato di giugno rimane superiore ai livelli pre-Covid (+21,9% rispetto a fine 2019), è comunque in miglioramento rispetto al primo semestre 2021 (-2,3%) ed è il primo segnale concreto di una inversione di tendenza dopo quattro trimestri di progressiva crescita. Inoltre, osserva l’amministratore delegato di Cribis Marco Preti, «un segnale positivo arriva dal numero di imprese che pagano puntualmente i fornitori: al 30 giugno sono il 36,5% del totale, in aumento del 2,2% rispetto alla fine 2020 e del 5,2% rispetto alla fine del 2019».
- La vendemmia posticipata limita i danni del maltempo
Gelate primaverili e grandinate estive hanno in qualche caso lasciato il segno e fatto temere il peggio, ma i vigneti italiani, in vista della vendemmia 2021, dovrebbero aver limitato i danni. È questa la principale indicazione che emerge dal Report regionale di Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini presentato ieri e che ha rimandato alla prima decade di settembre per le prime stime quantitative. Con tutte le precauzioni del caso, quindi, il settore può al momento tirare un sospiro di sollievo. D’altro canto dopo 18 mesi di incertezze e difficoltà e – soprattutto – pesanti ricadute economiche, legate alla pandemia e alla chiusura di una fetta rilevante dei canali commerciali, nella prima metà di quest’anno anche per il vino italiano si sta affermando una fase di decisa ripresa sia sul mercato interno (come certificato dagli ultimi dati di Wine Monitor sugli acquisti domestici che parlano di un +10% con ulteriore rafforzamento delle-commerce) che su quello estero.
- Multa Antitrust da 5 milioni per Intesa Sanpaolo Rbm
Ammonta a 5 milioni di euro la sanzione che l’Autorità garante per la concorrenza ha comminato a Intesa Sanpaolo Rbm Salute. Di un milione è invece la multa destinata a Previmedical, provider di servizi a cui il gruppo assicurativo, operativo nel ramo salute, ha affidato la gestione e la liquidazione delle pratiche di sinistro. Secondo l’Agcm le due società sanzionate hanno violato gli articoli 20, comma 2, 24 e 25, comma 1, lett. d), del Codice del Consumo, avendo reso onerosa e difficile per i consumatori la fruizione delle prestazioni assicurative.
- Amazon, maxi multa da 746 milioni: violate le regole Ue sulla privacy
Tutto era iniziato nel 2018, con un’indagine avviata dopo una denuncia presentata dal gruppo francese per i diritti alla privacy “La Quadrature du Net”. Ora, tre anni dopo, per Amazon è arrivata una multa salatissima: 746 milioni di euro per aver violato le regole vigenti nell’Unione Europea in materia di protezione dei dati personali. Quella che di fatto è la più grande multa della storia dell’Ue per vicende legate alla privacy è stata comminata dall’autorità lussemburghese per la protezione dei dati, la CNDP, che ha ritenuto colpevole il gigante dell’eCommerce di aver violato la GDPR. E la notizia è stata diffusa dalla stessa Amazon, che in una breve nota si è detta «fortemente in disaccordo con la sentenza dell’Autorità lussemburghese» annunciando ricorso.

- Salute. Le Bcc rilanciano con il mutuo soccorso
L’offerta sanitaria entra in banca. E lo fa, non solo tramite la vendita agli sportelli di polizze a copertura delle spese mediche, ma anche con iniziative mutualistiche dedicate a clienti e soci che possono usufruire, oltre ad attività culturali e sportive e ricreative, anche di rimborsi (di solito parziali) delle spese mediche realizzate presso strutture convenzionate. «Fino a qualche tempo fa le banche del credito cooperativo si differenziavano grazie alla capacità di offrire condizioni agevolate sui tassi. Nelle attuali condizioni di mercato e di concorrenza, con gruppi bancari sempre più grandi e diffusi sul territorio, le Bcc cercano di distinguersi anche grazie all’offerta di soluzioni sanitarie integrative, che sono sempre più apprezzate dai clienti, soprattutto in tempo di pandemia, con l’accesso più difficile al Ssn», spiega Stefano Mecocci, presidente di ChiantiMutua, che motiva così la rapida diffusione delle società di mutuo soccorso (Sms) promosse dalle Bcc. I numeri parlano chiaro: partiranno entro fine anno 8 nuove iniziative in Lombardia, 9 in Puglia e Basilicata e quattro in Veneto.
- Immobili. Le Rsa sempre più nel mirino dei grandi capitali
Un settore embrionale che attira l’interesse dei grandi capitali. Il segmento Rsa, residenze sanitarie assistite, in Italia ha ancora molta strada da fare, ma potrebbe diventare quello che è oggi la logistica, un settore che richiama investimenti che puntano al “core”, oggetti a reddito. Oggi in Italia il settore conta 7.493 case di cura, nei dati di JLL, l’83% delle quali in mano a società private. La maggioranza di queste strutture (46%) è dedicata all’assistenza agli anziani, con un numero di ospiti che è aumentato del 35% negli ultimi 10 anni ed è costituito per il 79% da persone non autosufficienti. Per raggiungere una copertura in grado di rispondere a una domanda target del 5% entro il 2035 si stima che siano necessari più di 600mila posti letto aggiuntivi. Anche perché entro il 2050 gli over 65 saranno il 34% della popolazione.
- Intermediari Ivass incontra i broker di Aiba: dialogo riaperto sulle norme contestate
Dalle parole ai fatti. Dopo le dichiarazioni del presidente dell’Ivass Luigi Federico Signorini che, nelle considerazioni sull’attività svolta nel 2020 dall’authority, si è detto favorevole a riconsiderare le nuove regole fissate per gli intermediari «per ridurre al minimo, anche con maggior coraggio che in passato, gli adempimenti burocratici non strettamente necessari», i vertici dell’Authority riallacciano il dialogo con i professionisti della distribuzione assicurativa. Lo fanno cominciando proprio dai broker di Aiba che, come anticipato da Plus24, avevano scritto un’accorata lettera proprio al presidente dell’Authority, lo scorso maggio, in cui si richiedeva di essere ascoltati sui punti più caldi per la categoria di intermediari indipendenti (che rappresentano il 36% dei premi danni).
- Educazione finanziaria In Italia sono i giovanissimi i più propensi a risparmiare
Più attenzione al futuro e dunque al risparmio da parte dei più giovani. È l’evidenza principale dell’ultimo rapporto Schroders Global Investor Study 2021, una ricerca condotta su oltre 23.000 investitori in 32 paesi. In Italia quasi la metà (45%) degli investitori con età compresa tra i 18 e i 37 anni vuole risparmiare di più una volta che verranno meno le restrizioni legate all’emergenza sanitaria: un’apertura che avvicina maggiormente i nostri giovani al 52% rilevato tra quelli della stessa età nel mondo. Restringendo l’osservazione ai soli investitori italiani della Generazione Z (età tra i 18/22 anni), la propensione al risparmio sale al 57%, superiore alla media mondiale (52%) nella stessa fascia di età. Dati confortanti in termini di crescita della consapevolezza tra i giovani sull’importanza di programmare il proprio benessere futuro, che però contrastano con il profilo che riguarda gli investitori italiani e globali over 38 anni: solo il 32% degli italiani e il 43% a livello globale risparmierà di più dopo la pandemia. Eliminando le distinzioni per fasce di età, risulta quindi che in media gli investitori italiani intenzionati ad aumentare i risparmi dopo la fine della crisi sono il 32% contro il 46% di quelli globali. Di riflesso, il 54% degli investitori italiani con più di 38 anni manterrà costante la porzione di risparmi dedicata agli investimenti, contro il 31% nella fascia 18-37 e il 14% in quella 18-22.