Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Al termine del primo giorno di rastrellamento Unipol si è già posizionata al 6,9% della Popolare di Sondrio, diventandone così il primo socio davanti al fondo Amber. La compagnia guidata da Carlo Cimbri non intende comunque fermarsi ma anzi raggiungere speditamente l’obiettivo del reverse accelerated book building annunciato al mercato martedì 25. Nel mirino c’è la quota del 9,5% che, una volta avvenuta la trasformazione della Sondrio in spa, consentirebbe a Unipol di esercitare una notevole influenza non solo sulla governance ma anche sulla strategia della banca valtellinese. Intanto per il 4% acquistato ieri l’esborso è stato di 75,6 milioni di euro a 4,15 euro per azione, con un premio del 4,3% sui 3,98 euro della chiusura (archiviata in calo dello 0,5% per una fisiologica riduzione dell’appeal speculativo, mentre Unipol ha perso il 3,83% e Bper il 4,8%).
Parte la campagna acquisti degli agenti Generali aderenti all’Anagina con un investimento di 20 milioni di euro. L’intenzione è «suggellare una partnership con la nostra mandante ma anche la fiducia nel sistema imprenditoriale e nel nostro Paese», ha scritto nei giorni scorsi il presidente dell’Anagina, Davide Nicolao, in una lettera indirizzata al group ceo di Generali, Philippe Donnet. Una missiva in cui gli agenti si congratulavano per il recente conferimento al manager francese della cittadinanza italiana e Nicolao dava notizia dell’avvio dell’investimento che avverrà tramite la cassa previdenziale agenti. Ad essere coinvolti sono in particolare gli agenti-imprenditori della compagnia che gestiscono il 40% del portafoglio complessivo di Generali Italia, con 4 miliardi di premi, 3.500 dipendenti e 9 mila intermediari. Agenti (essenzialmente ex Ina) che sono di fatto loro stessi imprenditori abituati ad investire attingendo a disponibilità personali.

La fretta e le cattive condizioni meteo possono provocare la perdita di container impilati sulle gigantesche navi capaci di trasportarne anche 15 mila alla volta sulle rotte tra Asia-Europa-Africa-Americhe. I container persi nel mare saranno presto tracciati grazie ad una tecnologia che permette di seguire questi oggetti galleggianti non identificati (ofnis) che sono causa di gravi problemi di inquinamento e di sicurezza per la navigazione marittima. Il progetto ha anche un risvolto legale perché permetterà di gestire il rapporto tra assicuratori, trasportatori e clienti. Recuperare i container persi in mare offre la possibilità alle assicurazioni di poter recuperare il loro contenuto con un beneficio anche per gli armatori. Primi test in estate.
Superbonus 110% in fase di avanzamento: forte di una dote del valore di «18 miliardi di euro», troverà (ulteriore) applicazione nella ristrutturazione degli edifici pubblici del Paese. È stato il ministro dell’economia Daniele Franco a riferire, nel corso del question time di ieri pomeriggio, nell’aula della Camera, in che modo proseguirà la sua corsa l’agevolazione introdotta lo scorso anno col decreto Rilancio per la riqualificazione energetica e la riduzione del rischio sismico nei fabbricati. Ripercorrendone la genesi, ha rammentato come la misura sia nata per permettere al comparto dell’edilizia di compiere «rapidamente» un salto, e «fare partire i cantieri, dopo la brusca frenata del «lockdown».
  • UnipolSai al 6,9% di Bps
Banca popolare di Sondrio prende atto dell’investimento di UnipolSai «come segnale di fiducia: la banca è stata sempre aperta a partnership industriali che contribuiscano a far crescere l’istituto di credito e, allo stesso tempo, è determinata a preservare l’autonomia»: lo ha affermato Mario Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale dell’istituto valtellinese, interpellato dall’agenzia MF-Dowjones sull’operazione di acquisto del 4% del capitale da parte della compagnia assicurativa, salita così al 6,9% della Sondrio. Pedranzini ha osservato che le partnership industriali sono sempre state il cavallo di battaglia dell’istituto di credito perché possono contribuire a dare ulteriore valore aggiunto, a vantaggio anche dei 160 mila soci: «Abbiamo sempre coltivato le partnership guardando principalmente all’aspetto industriale».
  • Cattolica assicurazioni.
Il gip del tribunale di Verona, accogliendo la richiesta formulata dal pubblico ministero, ha archiviato per infondatezza della notizia di reato il procedimento avviato contro alcuni esponenti aziendali cui era stata notificata un’informazione di garanzia sull’ipotesi di illecita influenza sull’assemblea della compagnia.
  • Da Enasarco 22 milioni per il welfare
Un budget di 22,5 milioni di euro per offrire servizi di welfare agli iscritti. È quanto prevede il nuovo piano delle prestazioni assistenziali approvato dal consiglio di amministrazione della Fondazione Enasarco. Un focus particolare sarà dedicato al sostegno alle donne. Infatti «oltre ai contributi per il sostegno alla maternità, a partire da quest’anno, le iscritte potranno godere di un rimborso del costo sostenuto per la fruizione di un check-up erogato dal Servizio sanitario nazionale o da una struttura privata convenzionata», come si legge nella nota diffusa ieri dalla Fondazione. «Si tratta di una misura fortemente voluta dall’Assemblea dei delegati e dal consiglio di amministrazione», ha dichiarato il vicepresidente Leonardo Catarci. «Le donne rivestono un ruolo primario nella vita, ma nel mondo del lavoro molto spesso il loro valore è poco incentivato e tutelato».

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  • Fanghi tossici nei campi e le risate al telefono
Tonnellate di liquami sversate nei campi agricoli: 15 indagati e 12 milioni sequestrati. Per la deputata pd Chiara Braga, membro della commissione Ecomafie, quella dei vertici Wte «è una condotta inqualificabile. Va rafforzata l’azione delle agenzie di controllo ambientale». Agli atti anche il racconto delle condizioni infernali dei lavoratori: «Mi fanno male i polmoni e la testa, mi sento morire» dice il 19 giugno Kumar, un indiano che ha bisogno di soldi, «uno che non si lamenta mai» sostengono al telefono i colleghi. Per chi indaga era costretto a mescolare in modo del tutto irregolare ossido di calcio e acidi ai reflui civili e industriali che l’amministratore della Wte, Giuseppe Giustacchini, faceva arrivare nei capannoni di Calvisano, Calcinato, Quinzano d’Oglio. Un trattamento avrebbe dovuto trasformarli in gessi di defecazione e invece spesso, stando agli accertamenti, sarebbero finiti tali e quali sui campi. Le analisi di Arpa Brescia hanno rilevato concentrazioni record di metalli pesanti, idrocarburi, cianuri, cloruri. Giustacchini e i suoi sodali agli agricoltori dicevano che si trattava «di scarti della lavorazione alimentare». Sapevano di devastare i territori, quelli del Bresciano in primis.
  • Unipol cresce in PopSondrio Il mercato vede il risiko (a tre)
Si ferma per ora al 6,9% la scalata di Unipol in Popolare di Sondrio. L’acquisto del 6,6% presso investitori istituzionali lanciato martedì centra in parte l’obiettivo, portando a casa un 4% della banca valtellinese (da unire al 2,9% che la compagnia già possedeva). La mossa è stata presa in autonomia, sottolinea il ceo di PopSo, Mario Pedranzini che dice di non essere stato informato dal gruppo di Carlo Cimbri. Il risiko si è riacceso: Unipol primo socio a Sondrio potrebbe facilitare una fusione con Bper privando il Banco Bpm di un valido partner. Ma c’è chi non esclude il polo Reggio Emilia-Milano-Sondrio. Sarebbe il terzo soggetto grande da creare a servizio delle pmi.
  • Con quota 100 pensioni pubbliche salite dell’8,4%
Sempre più dipendenti pubblici scelgono la via della pensione attraverso Quota 100. Secondo i dati dell’Osservatorio dell’Inps nel 2020 le pensioni liquidate ai dipendenti pubblici sono state 179.230, con un aumento dell’8,4% rispetto al 2019. È l’effetto della misura sperimentale per tre anni introdotta dal governo Conte I a guida Lega-M5S che prevede la possibilità di andare in pensione prima dell’età di vecchiaia con almeno 62 anni di età e 38 di contributi. Quota 100 ha fatto pendere la bilancia a favore dell’uscita anticipata, scelta nel 2020 da 98.453 dipendenti (pari al 54,9% del totale pensionati e al 62% della spesa complessiva) mentre quelle liquidate con l’età di vecchiaia (67 anni) sono state 33.428, neanche due su dieci (il 18,7% sul totale). Il dato comprende le uscite con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 per le donne) a qualsiasi età. Gli assegni sono in media più bassi del 3,5% a 1.997,71 euro. In totale i pensionati statali sono più di 3 milioni.
  • Cattolica, inchiesta archiviata
Archiviato dal Tribunale di Verona per infondatezza della notizia di reato, il procedimento avviato contro alcuni esponenti aziendali di Cattolica per illecita influenza sull’assemblea.

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  • Bper e i piani su Sondrio Per chiudere una fusione deve muoversi entro il 2021
La mossa di Carlo Cimbri, che ha indirizzato il mirino della Banca popolare dell’Emilia Romagna (Bper) verso Sondrio, acquistando sul mercato il 4% del capitale e con l’intenzione di salire ancora, fino al 9,5%, è destinata a lasciare il segno nel risiko bancario. Se il Consiglio di Stato, come tutti pensano, confermerà l’obbligo per la popolare guidata da Mario Alberto Pedranzini di trasformarsi in spa entro la fine dell’anno, allora Cimbri dovrà spronare Bper ad andare ancora più avanti per non farsi sfuggire la preda. Una volta trasformata in spa, infatti, la Sondrio sarà esposta ai venti del mercato e a quel punto chi metterà più soldi nel piatto vincerà la partita. Mentre prima di quella data Cimbri potrà negoziare più agevolmente con Pedranzini e il cda di Sondrio una fusione nel miglior interesse di tutti i soci. Sempre con l’obiettivo di realizzare efficienze fino a formare un terzo polo italiano degno di questo nome.

  • Franco: 110% prorogato al 2023 in manovra
  • Quota 100 non recupera appeal: il 57% esce con almeno 63 anni
Quota 100 sta per concludere la sua corsa. Non è gradita a Bruxelles, non è nei programmi del governo Draghi. E, in versione “secca”, non piace troppo neppure agli stessi lavoratori che stanno uscendo in anticipo. Quasi il 57% della platea che ha utilizzato il canale fortemente voluto dal governo “Conte 1” a tinte gialloverdi è andato in pensione con un’età anagrafica compresa tra i 63 e i 66 anni, optando così di fatto per Quota 101, 102, 103 e, in misura molto minore, 104. Alla Quota 100 vera è propria fin qui è ricorso, complice anche l’assegno non certo pesante, non più del 43% dei lavoratori in uscita. E a propendere per un pensionamento con requisiti più elevati rispetto alla soglia d’accesso dei 62 anni d’età e 38 anni di contribuzione sono stati soprattutto i dipendenti pubblici (il 66% delle richieste dalla Pa), mentre i lavoratori privati hanno fatto questa scelta nel 51% dei casi. Gli “autonomi” si sono collocati a metà strada (55%). Quella che emerge dai dati Inps aggiornati al 13 maggio sull’andamento della fase sperimentale di Quota 100 è un’indicazione di cui non potranno non tenere conto lo stesso ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e le parti sociali nel momento in cui ripartirà, forse a giugno, il tavolo sulla previdenza.
  • Pa, pensione anticipata o di anzianità per il 58% dei dipendenti in uscita
Con un aumento di pensionamenti dell’8,4% nel 2020 rispetto al 2019 continua la corsa all’uscita dal pubblico impiego, favorita anche da Quota 100. A fotografarla è l’Osservatorio sulle pensioni dei travet pubblicato dall’Inps, che mette in evidenza come a inizio 2021 risultino erogati ai lavoratori della Pa 3.029.451 di trattamenti, l’1,3% in più sui 2.990.412 registrati l’anno precedente (tenendo anche conto di quelli cessati). E di questa massa non trascurabile di assegni pensionistici, che ammonta a 76,7 miliardi di euro (+2,2% sul 2019), il 58% (1.757.848) è riconducibile a pensioni di anzianità o anticipate, alle quali in gran parte ricorreranno a settembre anche gli oltre 42mila lavoratori in uscita dal comparto scuola, pur senza mostrare una particolare attrazione verso il canale introdotto dal governo ”Conte 1” per i pensionamenti con almeno 62 anni d’età e 38 di contributi.
  • Smart car, il mercato tiene e premia l’interconnessione
Pneumatici dotati di chip per valutare il rischio di aquaplaning durante il passaggio su una pozzanghera e di segnalare il pericolo in tempo reale, via 5G, alle auto che seguono. Oppure soluzioni che avvertono automobilisti e ciclisti quando rischiano di entrare in collisione, o che invitano un pedone distratto a non attraversare perché un veicolo sta sopraggiungendo. Sono tutti semplici esempi di come le auto, e la mobilità in generale, presto diventeranno più sicure grazie alla connettività. Anzi, di come già potrebbero esserlo ora, perché le tecnologie già esistono. L’unico limite è la velocità della rete. Una delle chiavi di questa trasformazione sono i sistemi Adas, acronimo di Advanced Driver Assistance Systems. In Europa, quelli giudicati più maturi saranno obbligatori a partire dal 2022, mentre altri lo diventeranno a partire dal 2024.
  • Noleggio a lungo termine, Virtuo app arriva in Italia

Handelsblatt

 

  • Il settore assicurativo fa alti profitti nella pandemia, ma lotta con il problema dell’immagine
Durante la pandemia, molti assicuratori stanno beneficiando di una minore spesa per sinistri. Ma la disputa sull’assicurazione per la business interruption continua. In questo caso, sono sorte spesso delle controversie sul fatto che la compagnia di assicurazione dovesse pagare o meno. “Anche se la maggior parte della giurisprudenza è stata finora dalla parte degli assicuratori, il danno all’immagine del settore è grande”, ha detto Dennis Wittkamp, coordinatore specialista per le assicurazioni property e casualty all’agenzia di rating Assekurata, presentando un’attuale prospettiva di mercato per il settore. Secondo questo, il 2021 sarà anche dominato dalla lotta contro la pandemia. Secondo Assekurata, l’impatto economico del lockdown è di nuovo probabile che colpisca in particolare gli assicuratori industriali e commerciali, mentre sarà sentito in misura molto minore nelle attività dei clienti privati.