RISK MANAGEMENT DELLA FAMIGLIA

Come determinare e coniugare il gap di rendita necessaria con le proposte di prodotti assicurativi in forma capitale

Autore:  Alberto Cauzzi e Maria Elisa Scipioni
ASSINEWS 330 – maggio 2021

Si può pensare di fissare un prezzo alla vita umana? Ogni essere umano a questo mondo è valutabile dal punto di vista economico, suo e nella sua proiezione famigliare. Un tentativo di quantificare questo valore può apparire e sembrare alquanto ridicolo nonché umanamente poco comprensibile. Sta di fatto che questo è il compito, ingrato, che il buon consulente assicurativo si deve porre per comprendere dal punto di vista quantitativo quale è la perdita economica che il soggetto potrebbe generare con la sua scomparsa, o con la sua ridotta o quasi annullata capacità di continuare a produrre reddito. Eh sì perché, oltre al lato affettivo, devastante, ne esiste un altro che in taluni casi è ben più catastrofico.

Ci riferiamo appunto all’impatto economico che può generare, a titolo di esempio, la scomparsa di un capofamiglia. La mancanza di tale reddito impatterebbe sensibilmente sul tenore di vita del nucleo famigliare, in maniera tanto più rilevante quanto più il soggetto è effettivamente il contributore principale al reddito della famiglia. È evidente che il bisogno è determinato in prima istanza dall’età e dalle risorse autonome di ogni erede. Tanto più il singolo erede è autonomo, tanto meno la necessità risulterà elevata. L’analisi del bisogno deve indagare accuratamente le prestazioni dello stato sociale disponibili in caso di evento essendo queste ultime la componente più significativa, in Italia, di tutela oggi disponibile, come dettagliatamente trattato negli appuntamenti precedenti.

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