Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

La trasformazione delle case in uffici sta cambiando l’universo delle assicurazioni
Lo smart working ha rappresentato e rappresenta una utilissima soluzione per contemperare esigenze di continuità produttiva e aziendale con il distanziamento sociale dettato dall’emergenza epidemiologica. Confidando in una non lontana uscita dalla pandemia è verosimile immaginare come tale modalità lavorativa, opportunamente «riveduta e corretta» alla luce di una nuova normalità, manterrà la propria valenza in una rinnovata «reason why». Al di là dei profili strettamente giuslavoristici e contrattuali, va sottolineato come lo smart working comporti una modifica anche delle abitudini personali, familiari e più in generale dello stile di vita con possibili impatti su molti fronti, non ultimo anche in ambito assicurativo. Così come sosteneva Benedetto Croce, «prevedere non è che un vedere, conoscere i fatti noti e ragionarvi su con gli universali».
Per gli hedge fund sembra essere partita la ripresa. Nonostante le insidie dello short-squeeze su GameStop e del caso Archegos Capital, i fondi alternativi hanno generato una media rendimenti del 4,8% nei primi tre mesi del 2021, registrando il miglior primo trimestre dal 2006. Secondo Eurekahedge, società che ha scattato la fotografia di periodo per il comparto, nonostante rendimenti di poco inferiori all’1% in marzo, i gestori hanno incamerato una solida performance grazie soprattutto al rimbalzo dei titoli value e ad alcune aree del mercato del credito. Alcune realtà si sono distinte mettendo a segno performance a doppia cifra. È il caso ad esempio di Maverick Capital, che è riuscita a guadagnare il 36% grazie all’apertura tempestiva di una posizione su GameStop (oltre che nel gruppo di e-commerce Coupang), così come la newyorkese Senvest che ha registrato una performance del 67% grazie alla mossa concertata dei trader di Wallstreetbets.

Per una riforma organica previdenziale della p.a. maggiore incentivi ai giovani. Ma informando capillarmente i lavoratori. È emerso dall’evento «Question time dei lavoratori del pubblico impiego sul futuro della previdenza» organizzato ieri dal Fondo Perseo Sirio. «La trasparenza della previdenza complementare è fondamentale», ha dichiarato Wladimiro Boccali, presidente del Fondo. Vi è un gap culturale e generazionale verso i meccanismi di tutela previdenziale che deve essere colmato. «Con degli accorgimenti sull’informazione e la promozione si può spingere il settore complementare per la costruzione della pensione di un lavoratore in Italia», ha rimarcato Laura Castelli, viceministro all’Economia.
L’assemblea degli azionisti ha approvato il dividendo di 0,78 euro per azione e ha rinnovato il cda, confermando Ennio Doris alla presidenza.
- Generali Investments Partners
ha siglato un accordo con CheBanca! (Mediobanca) per la distribuzione delle soluzioni di investimento di Sycomore Asset Management

- Fink “Il capitalismo ci ha salvati dal virus L’Europa impari a rischiare”
Il viso allungato, il sorriso pronto, gli occhi penetranti, Larry Fink, il Ceo di BlackRock, ha creato dal nulla il gestore di risparmio più grande del mondo: da ieri, giorno di conti trimestrali, ha annunciato che la gestione è salita a quasi 9.000 miliardi di dollari. Quasi quattro volte il Pil italiano. Fink mi accoglie via Zoom nel fienile della sua proprietà trasformato in ufficio remoto a North Salem, upstate New York. Oggi BlackRock è un colosso globale con 16,000 dipendenti, 30 uffici in 70 nazioni, clienti in 100 Paesi diversi e capitalizza 120 miliardi di dollari, contro i 50 miliardi di Blackstone. Oggi Fink non è solo il più grande gestore di risparmio al mondo, è anche un “policy maker”, nel senso lato e migliore del termine. Fink è stato un precursore per l’introduzione di valori sociali nel mondo imprenditoriale e per una crescente trasparenza della “corporate governance”. Ma il suo punto di forza oggi è la richiesta di un adeguamento del mondo aziendale alle sfide ambientali. La sua lettera annuale agli amministratori delegati è la più attesa, stabilisce criteri di investimento, indica obiettivi di performance ambientale e di scelte a favore di tutti gli “stakeholder” (che includono lavoratori, impiegati, clienti, società civile) e non solo degli “shareholder” (gli azionisti).

- Croff verso la presidenza di Cattolica Assicurazioni
Nella tarda serata di ieri il consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha approvato la lista da presentare in assemblea per il rinnovo del board. Primo dell’elenco è Davide Croff. L’ex banchiere sembra quindi destinato a subentrare al posto di Paolo Bedoni nel ruolo di presidente della compagnia. Segue Camillo Candia, storico manager assicurativo, che potrebbe assumere l’incarico di vice. Quarto nome è quello dell’attuale amministratore delegato, Carlo Ferraresi, al quale dunque in un momento successivo il nuovo board dovrebbe dare le deleghe.
- Assicurazione sulla vita, al beneficiario succedono gli eredi
Se il beneficiario di un’assicurazione sulla vita premuore al contraente, la prestazione dell’assicuratore deve essere eseguita (quando il contraente muore) a favore degli eredi del beneficiario, purchè la disposizione a favore del terzo beneficiario premorto non sia stata revocata oppure il contraente abbia diversamente disposto. È il principio di diritto contenuto nella sentenza di Cassazione n. 9948 /2021, motivato con la considerazione che anche al contratto di assicurazione sulla vita si applica la norma del Codice civile sul contratto a favore di terzo, secondo cui la prestazione a favore del terzo, dopo la morte dello stipulante deve essere eseguita a favore degli eredi del terzo, se questi premuore allo stipulante (articolo 1412).