di Anna Messia
Cattolica accelera su CattRe, la startup dedicata alla linee di rischio non tradizionali che rappresenta una novità nel mercato assicurativo italiano, sul modello dei Lloyd’s di Londra. Un progetto partito nel 2018 decisamente ambizioso, che pure ha raggiunto risultati di rilievo, nonostante il momento storico complicato per la compagnia di Verona, con l’Ivass, l’autorità di controllo del settore, che nell’ultimo anno ha chiesto un aumento di capitale per incrementare il Solvency II del gruppo e un cambio netto nella governance. Eppure nel 2020 CattRe, che ha sede in Lussemburgo, ha registrato 84 milioni di premi, il doppio di un anno prima, con un risultato tecnico positivo per 5 milioni e un combined ratio dell’88%. Anche per quest’anno si prevede un nuovo incremento di altri 30-40 milioni di premi, dice a MF-Milano Finanza, Nazareno Cerni, vicedirettore generale della compagnia e ceo di CattRe. «Grazie anche a recenti acquisizioni, CattRe conta oggi su un gruppo di Managing general agencies (Mga, in pratica agenzie con poteri rafforzati, ndr), con competenze specialistiche focalizzate in linee di business articolate con elevata capacità di creare margini e con un volume di premi in ulteriore crescita», aggiunge Cerni. Cattolica, nei giorni scorsi, è stata pronta a ricapitalizzarla con 15 milioni per finanziarne l’ulteriore sviluppo. «L’impegno preso con le autorità è di tenere il Solvency II sui livelli del 200%, continua Cerni, «e stiamo mantenendo la promessa continuando a crescere». Di CattRe fanno parte Satec Underwriting, rilevata nel 2018, attiva tra l’altro nei settori Space e Aviation, Mediterranea Underwriting, focalizzata sul business Marine; Qubo Insurance Solutions, società con esperienza nelle linee di business Logistica e Trasporti; Aladdin, neocostituita agenzia di sottoscrizione per le linee di business Travel & Mobility; All Risks Solutions, veicolo societario disponibile per nuove iniziative in fase di valutazione. Mga che a differenza dei sindacati dei Lloyd’s di Londra sono controllate direttamente da CattRe. «Il nostro è un modello flessibile e agile, tipico dei mercati anglosassoni che si rivolge a settori che le compagnie tradizionali fanno fatica ad assicurare», aggiunge Cerni, sottolineando che le Mga lavorano anche con gli stessi Lloyd’s o con altri gruppi internazionali come Chubb. L’aumento di capitale servirà a CattRe per valutare lo sviluppo di nuove Mga, per esempio nel settore dell’insurtech, sfruttando l’intelligenza artificiale, ma anche a guardare ad una crescita all’estero. «Abbiamo già una presenza a Londra ma potremmo valutare di aprire in altri mercati europei e pure in Usa, sempre con strutture molto agili», conclude Cerni, ricordando che il 40% dei premi di CattRe deriva grandi gruppi esteri. Intanto dopodomani Cattolica renderà noti al mercato i risultati del 2020, e per aprile è attesa la presentazione da parte del cda della lista per il rinnovo del consiglio, con l’assemblea fissata per il 14 maggio. Subito dopo, e comunque entro luglio come da accordi con Ivass e Consob, ripartiranno le operazioni per la seconda tranche di aumento di capitale da 200 milioni. Intanto l’amministratore delegato, Carlo Ferraresi, a inizio anno, ha definito le linee guida del nuovo piano rolling, 2021-2023, con CattRe destinata a giocare un ruolo importante per accelerare la diversificazione del business. (riproduzione riservata)

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