di Lorenzo Beccari
Un tempo regina degli smartphone, BlackBerry prova a tornare ai fasti del passato dedicandosi alle auto intelligenti. Ieri la compagnia canadese ha stretto un accordo con Amazon per costruire un software per aiutare i costruttori a monetizzare i dati dei veicoli. L’annuncio della collaborazione con la divisione cloud del colosso americano ha dato una spinta formidabile al titolo, da anni stagnante in borsa: a New York la società è arrivata a guadagnare quasi il 35%. In base all’intesa Amazon Web Services e BlackBerry svilupperanno insieme la piattaforma Ivy, già adottata da 175 milioni di veicoli, per trasformarla nel sistemo operativo standard dell’auto, così come Android di Google e iOS di Apple lo sono per gli smartphone. Il software dovrebbe aiutare i costruttori a utilizzare i dati di telemetria dell’auto per attivare nuove funzioni quali guida autonoma, manutenzione predittiva o assicurazioni su misura. Gli stessi dati saranno caricati sul cloud di Amazon e perciò accessibili a sviluppatori terzi che potranno così creare nuove applicazioni per l’auto connessa. Per i conducenti, infine, Ivy promette esperienze personalizzate e aggiornamenti costanti dei sistemi operativi. La piattaforma sarà installata a partire dal 2023 e compatibile con l’architettura digitale delle principali case auto, anche se le due società non hanno rivelato quale sarà la prima ad adottarla. (riproduzione riservata)

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