IL VOSTRO QUESITO

Un’azienda che svolge più attività, ciascuna delle quali con grado tecnico di rischiosità alquanto diverso (ed esempio scavi, intermediazione e consulenza) ha in essere una polizza RCTO con tasso unico su fatturato tarato su attività più rischiosa.
L’intervento di un broker fa emergere tale stranezza e l’assicuratore in corso procede al rinnovo applicando all’attività rischiosa il tasso in corso (seppur scontato per buon andamento) e all’attività meno rischiosa un tasso appropriato e notevolmente più contenuto.
Essendo la differenza di premio alquanto rilevante in quanto rilevante è il fatturato complessivo, il cliente ritiene di dover applicare tali nuovi tassi anche alle regolazioni precedenti, ancora in sospeso, sostenendo che la tipologia di rischio era stata mal interpretata in precedenza e che l’attività di rinnovo portata a termine dal broker ha fatto emergere tali elementi di non corretta tassazione ab origine.
Ritenete che il cliente che ha subito gli effetti di una errata gestione del rischio possa veder soddisfatta la sua richiesta nonostante abbia, in totale fiducia, apposto la sua firma alla polizza precedente?
Ritenete possa configurarsi una sorta di parziale annullamento del contratto?

L’ESPERTO RISPONDE


La risposta al quesito meriterebbe un approfondimento avendo a disposizione il questionario di adeguatezza sottoscritto dal cliente e controfirmato dall’intermediario.
Ciò premesso occorre considerare che la tassazione di un rischio viene definita dall’impresa assicuratrice e non dal distributore e che il contratto, per quanto riguarda l’adeguatezza, deve rispondere ai requisiti emersi in sede di valutazione e garantire la copertura assicurativa in caso di accadimento dell’evento assicurato.
Nel caso in esame se il premio percepito non è stato conteggiato nel modo corretto per un errore di valutazione del rischio da parte dell’impresa non resta che riformulare la tassazione e applicare la stessa anche nel conteggio relativo alla regolazione del premio per i trascorsi esercizi ove ancora non pagata.
Si tratta ovviamente di un comportamento a titolo di correntezza che può servire a non perdere la fiducia del cliente.
In questi casi – ove gli importi del premio siano rilevanti – occorre fare molta attenzione in quanto il cliente, supportato dal parere del broker che è intervenuto, potrebbe comunque aprire un contenzioso nei confronti dell’intermediario per non adeguatezza del contratto.