IL VOSTRO QUESITO

Un mio cliente di 77 anni ha avuto un infortunio. Ha però anche superato i limiti di età previsti dalla polizza (75), avendo continuato a pagarne il premio, in quanto la direzione della compagnia ha continuato ad emetterne quietanza. Sia alla compagnia che alla nostra agenzia è sfuggito il controllo di detto superamento del limite.
La clausola “Limiti di età” recita così: “L’assicurazione vale per le persone di età non superiore ai 75 anni.
Tuttavia per le persone che raggiungono tale età in corso di contratto, l’assicurazione mantiene la sua validità fino alla successiva scadenza annuale del premio”.
Vorrei sapere se la giurisprudenza corrente prevede che il cliente debba essere in ogni caso indennizzato avendo continuato a pagare il premio.

L’ESPERTO RISPONDE


Questo caso è normato dall’art. 47 del Reg. 35/2010 ex-ISVAP che recita esattamente così: “Nei contratti Infortuni e Malattia in cui è stabilito un limite massimo di età assicurabile le imprese non possono prevedere la cessazione automatica della copertura assicurativa ove l’assicurato compia tale età durante la vigenza del contratto. Con riguardo ai contratti in corso, che contengono clausole relative alla cessazione automatica della copertura assicurativa, le imprese considerano il rischio in copertura nel caso in cui l’assicurato abbia continuato a pagare regolarmente il premio anche oltre il limite di età assicurabile ed il premio non sia stato restituito dall’impresa”.
In sintesi, quindi, relativamente ai raggiunti limiti di età nel corso del contratto:
1. La compagnia non può prevedere la cessazione automatica della copertura durante il periodo di copertura
2. Qualora il cliente abbia regolarmente pagato il premio, anche oltre il limite, il rischio si considera in copertura.
Il suo cliente è pertanto da ritenersi assicurato fino a quando la compagnia ne emette la relativa quietanza e l’assicurato ne paga il relativo premio.