Il cyber risk diventerà presto il rischio maggiore per gli assicuratori, superando anche i rischi legati agli eventi naturali. È quanto ha detto il presidente e amministratore delegato di Scor, Denis Kessler, raccomandando all’industria assicurativa di costruire un modello dedicato ai rischi cyber valido a livello globale. “Sogno una specie di scala Richter per la cyber security”, ha spiegato Kessler nel corso di un incontro dedicato alla cyber security, organizzato da Bank of France. “Sarebbe molto utile poter avere a disposizione tools per la misurazione e modellazione del rischio. Senza modelli cui riferirsi è molto difficile per gli assicuratori fornire coperture efficaci. Abbiamo dati e informazioni sugli scenari possibili, ma non disponiamo di modelli.

Durante l’incontro di Parigi, Sabine Lautenschlaeger, membro del consiglio esecutivo della BCE, ha detto che sarà solo “una questione di tempo”, ma prima o poi succederà di assistere a una serie di incidenti in grado di mettere in crisi l’intero sistema.

Il prossimo mese di giugno, il Gruppo dei Sette, attualmente presieduto dalla Francia, effettuerà una simulazione di crisi transfrontaliera, per prepararsi all’eventualità di potenziali attacchi cyber. “Si tratta del primo caso al mondo e siamo certi che sarà molto utile”, ha aggiunto il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire.

Il Governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy, ha detto che le minacce alla cyber security rappresentano “il maggiore rischio sistemico” per il settore finanziario, dal momento che gli attacchi sono sempre più frequenti e che l’azione pubblica di contrasto non è ancora ottimale. Iniziative come quelle in programma a giugno dovrebbero essere ripetute nel tempo, secondo Villeroy, in modo da migliorare la resilienza del sistema finanziario.

Tutti gli esperti sono concordi nel dire che il costo dei rischi cyber è destinato ad aumentare. Kessler ha sottolineato che i danni da cyber risk potrebbero superare la soglia dei 600 miliardi di dollari all’anno “nel peggiore dei casi”. Una cifra decisamente superiore al costo annuale causato dalle catastrofi naturali che ammonta oggi a circa 230 miliardi di dollari. Attualmente, “la domanda di copertura dei rischi cyber supera abbondantemente l’offerta e questo rappresenta un problema”, ha detto Kessler, il quale auspica un rapido riequilibrio della situazione. La mancanza di dati aggregati sugli incidenti cyber è una delle principali cause responsabili della carenza di coperture. Kessler sostiene che il settore assicurativo deve coordinarsi e collaborare con le autorità, al fine di “costruire un database adeguato e condividere le informazioni”, oltre a mettere a punto una sorta di vocabolario unico di riferimento per i responsabili politici e per le aziende.