Ue e Usa hanno firmato un accordo bilaterale per il settore delle assicurazioni e delle riassicurazioni.

Dopo oltre 20 anni di discussioni e un anno di negoziato formale tra Commissione europea e il Dipartimento americano del Tesoro e l’Ufficio del rappresentante del commercio, l’intesa è stata finalmente raggiunta.

L’accordo rafforzerà, secondo la Commissione, la protezione dei consumatori facilitando lo scambio di informazioni tra i supervisori delle due sponde dell’Atlantico e comporterà dei benefici in termini di vigilanza prudenziale.

Assicuratori e riassicuratori europei e americani dovranno preparare solo una valutazione di rischio e solvibilità alla luce del loro profilo di rischio specifico. Tale valutazione sarà anche usata dai supervisori Usa. Parlamento europeo e Consiglio dovranno approvare l’accordo concluso.

Secondo i calcoli Ue i riassicuratori hanno circa 40 miliardi di collaterale negli Usa che potrebbe essere investito per creare posti di lavoro. L’accordo prevede un meccanismo di consultazione Ue-Usa in caso di controversie.

Il gruppo di supervisione comune e il comitato congiunto si insedieranno dopo la firma e l’accordo sarà applicato pienamente dopo 60 mesi dalla firma. Gli Usa si impegnano a incoraggiare gli Stati a eliminare i requisiti sul collaterale, che saranno rimossi dopo 60 mesi dalla firma dell’intesa e i riassicuratori dovranno rispettare una serie di condizioni sulla condotta del business. Sono interessati i contratti di riassicurazione che sono entrati in vigore, sono stati emendati o rinnovati dopo la data di eliminazione del collaterale nello Stato Usa.

I contratti di riassicurazione, indica la Commissione europea, sono di norma rinnovati su base annuale in modo che dopo un anno tutti saranno coperti. I riassicuratori europei non devono impegnarsi ad avere una presenza negli Usa per beneficiare della rimozione dei collaterali.

I supervisori Ue saranno pienamente responsabili della supervisione dei gruppi Ue attivi negli Stati Uniti. Quindi i gruppi europei devono sottoporre una sola valutazione del rischio e della solvibilità ai supervisore del gruppo nell’Unione europea. I supervisori americani lo useranno e non richiederanno una valutazione ulteriore. I gruppi Usa attivi nella Ue non saranno soggetti ai requisiti Solvency II al livello della società madfre per le loro attività svolte al di fuori della Ue. Inoltre non ci saranno altri requisiti per i riassicuratori Usa attivi nella Ue per stabilire una presenza locale nella Ue.