Per 1,48 mld. Avanti con l’offerta su Abertis
Via libera, dal cda di Atlantia, alla cessione del 10% di Autostrade per l’Italia per 1,48 miliardi di euro. L’operazione si articolerà nella vendita di una quota del 5% al consorzio formato da Allianz Capital Partners per conto di Allianz Group (74%), Edf Invest (20%) e Dif Infrastructure (6%) e di un’ulteriore 5% a Silk Road Fund.

Il consorzio composto da Allianz Capital Partners avrà inoltre una call option per l’acquisto di un ulteriore 2,5% di Autostrade per l’Italia, da esercitarsi entro il mese di ottobre. Atlantia ha precisato che sono in corso interlocuzioni con altri potenziali investitori che hanno manifestato interesse all’acquisizione di ulteriori quote.

«Con questa operazione», ha commentato l’a.d. di Atlantia, Giovanni Castellucci, «Atlantia non solamente recupera risorse per accelerare lo sviluppo internazionale, ma soprattutto instaura una solida partnership con investitori eccellenti che apprezzano il modello di business di Autostrade per l’Italia e la chiarezza delle regole concessorie italiane. Avendo potuto apprezzare nel corso della negoziazione la professionalità e la visione di lungo periodo dei nuovi soci, auspichiamo di poter ampliare la collaborazione su altri progetti di sviluppo in paesi di comune interesse».

Il prezzo riconosciuto dagli acquirenti valuta il 100% del capitale netto di Autostrade per l’Italia 14,8 miliardi di euro e genererà una plusvalenza di 736 milioni per Atlantia. La sottoscrizione dell’accordo è subordinata alla finalizzazione della documentazione contrattuale, prevista nei prossimi giorni. Il perfezionamento è atteso per la fine di luglio. Nell’operazione Atlantia è stata assistita dagli advisor finanziari Goldman Sachs, JpMorgan, Credit Suisse e Morgan Stanley, nonché dallo Studio Bonelli Erede per gli aspetti legali.

Il board di Atlantia ha anche confermato l’interesse preliminare della società a valutare una possibile «operazione societaria strutturata in forma di offerta pubblica» con Abertis. L’a.d. Castellucci continuerà «a esplorare le possibili opzioni strategiche per l’implementazione dell’operazione, sul presupposto che la stessa sia considerata amichevole e idonea a creare valore per tutti gli stakeholder».

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