Credem ha chiuso l’esercizio 2016 riportando un utile netto in calo del 20,6% a 131,9 milioni di euro.

A fine anno, si legge in una nota, il Roe risultava pari al 5,4%, mentre il rapporto tra sofferenze nette e impieghi netti è al 1,46% (media sistema 4,89%). Il margine di intermediazione si attesta a 1,107 milairdi (-1,8% a/a), con quello finanziario che raggiunge 455,8 milioni (+4% a/a).

Nell’esercizio, i prestiti alla clientela solo aumentati del 4,6% a/a a 23,7 miliardi, con i mutui residenziali in crescita del 5% a 6,7 mld. La percentuale di copertura dei crediti in sofferenza è del 59,6% (60,8% a fine 2015).

Il cost/income peggiora al 64,4% (60,6%), sia per l’incremento dell’organico con 280 nuove assunzioni sia per lo sviluppo commerciale (116.000 nuovi clienti).

Sotto il profilo patrimoniale, il Cet1 si è attestato a 13,15% (fully phased all’11,9%), mentre il Total Capital è al 14,44% (13,6% fully).

Il Cda proporrà ai soci la distribuzione di una cedola unitaria di 0,15 euro, stabile rispetto all’esercizio precedente, con pagamento previsto il 17 maggio (stacco cedola 15/5).